Arriva Banana Pi, la scheda che trasforma Raspberry Pi

Il mondo delle schede di prototipazione ormai conta nuovi e più interessanti esponenti ogni giorno. Facciamo estremamente fatica a capire quale scheda sia più interessante e per quale progetto ma proprio per questo motivo ci siamo noi che vi proponiamo il meglio di quello che c'è sul mercato, commentato ed analizzato. Oggi ci occupiamo di Banana Pi, una vera sorpresa.

Come dicevamo in apertura, scegliere la scheda giusta per il proprio progetto può essere una vera e propria sfida, della quale troppo spesso, anche se abbiamo buone competenze, potremmo non essere all'altezza. Magari non siamo sufficientemente aggiornati, oppure la nuova scheda risulta inadeguata dopo aver provato a renderla il cuore pulsante della nostra applicazione.

In questo panorama è sicuramente più semplice orientarsi se la scheda che stiamo decidendo di utilizzare è completamente documentata, magari Open Source e personalizzabile. Ecco per quale motivo oggi vi facciamo una proposta, parlandovi di Allnet Banana Pi.
Questo nome sicuramente vi sta facendo pensare al ben più noto Raspberry, giusto? L'intuizione non è immotivata, soprattutto perchè il pin header (GPIO) è esattamente sovrapponibile a quello del Raspberry Pi per cui potete certamente pensare ad adattare i vostri progetti.

Quando un progetto è Open è facile che venga modificato, adattato, personalizzato, migliorato e trasformato, anche in più modi diversi e quella che stiamo per vedere è a tutti gli effetti una scheda che da Raspberry Pi trae ben più di un semplice spunto o un'ispirazione.

Di Raspberry Pi abbiamo già parlato diverse volte, soprattutto abbinandola a progetti open e di grande interesse, vedendolo anche all'opera su qualche applicazione realizzata dai nostri utenti più affezionati.
Di Banana Pi, invece, iniziamo a parlare oggi, consapevoli che le applicazioni all'interno delle quali la vedremo impiegata saranno sempre di più.

Caratteristiche

Dal punto di vista tecnico, Banana Pi è una scheda estremamente interessante soprattutto a partire dal processore, un Cortex-A7 Dual-Core da 1 GHz. Come tutte le schede che sono ormai in giro, anche questa è molto ben dotata in termini di memoria ed in particolare è equipaggiata con 1 GB di RAM e supporta memorie esterne di tipo SD ed MMC. La grafica è affidata ad un processore Mali400MP2 ed in termini di interfacce non le manca davvero niente visto che supporta USB 2.0 (ne supporta 2), RCA (Video), HDMI ™, Audio stereo (con jack da 3,5 mm), connessione LAN Ethernet (10/100/1000 Mbit /s), interfaccia SATA ed Infrarosso.
Tutto questo per una scheda che è grande appena 92 mm x 60 mm.

È evidente che stiamo parlando di una scheda  un po' più performante, in termini assoluti, di Raspberry Pi e questo lo si vede anche quando parliamo dei sistemi operativi supportati; a questo proposito, infatti, va detto che Banana Pi supporta pienamente Android ed Ubuntu (il che naturalmente implica anche qualsiasi altra derivata di Debian per cui avrete solo l'imbarazzo della scelta). La differenza non sta tanto nel riuscire ad eseguire il sistema operativo di Google, perché questo è un esperimento che è riuscito in passato anche su Raspberry Pi, ma più che altro nella velocità di esecuzione che avendo a disposizione una scheda più performante, consentirà sicuramente agli utenti di lavorare meglio.

E visto che abbiamo parlato di caratteristiche, adesso vediamo un po' a chi può servire questa scheda. Dal momento che si qualifica a pieno titolo come una scheda di sviluppo, chiunque abbia voglia di fare un prototipo oppure utilizzarla all'interno di un progetto potrà sicuramente farlo con profitto.

Il supporto per le distribuzioni Linux e quello per Android consentono un notevole aumento delle possibilità, dal momento che questo apre allo sviluppo software in maniera piuttosto importante. Si può pensare di lavorare con questa scheda impiegata come base per un sistema isolato (oltre alla più "banale" applicazione da pc domestico standalone) ma è nella connessione Internet che si guadagna ulteriore margine e valore aggiunto.

In ogni caso, è bene che sappiate che la scheda viene venduta senza sistema operativo; in questo modo, avrete la libertà di sceglierlo prima di cominciare. Il nostro personale consiglio è comunque quello di acquistare schede di memoria diverse in maniera tale da provare più sistemi operativi così da imparare a distinguere quello più adatto alle proprie esigenze. E sicuramente questa esperienza vi sarà estremamente utile e vi servirà anche per le altre schede, oltre che per conoscere meglio ciascun Sistema Operativo.

C'è da dire che per poterla utilizzare al meglio e connetterla ad Internet con facilità avrete comunque bisogno di un dongle Wi-Fi esterno, certamente disponibile con facilità sulla rete.

Dal momento che si tratta di una scheda di grande fascino, estremamente versatile e performante, siamo sicuri che ne vorrete sapere di più e dato che si tratta di un progetto Open Source, eccovi la documentazione completa.

Niente male non vi pare? Inoltre la sovrapponibilità dell'header con quello di Raspberry Pi vi consentirà di adattare facilmente i vostri progetti.
Ma ora diteci, che cosa vorreste farci con questa Banana Pi?

Banana Pi è disponibile a catalogo CONRAD con spedizione in 24h.

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3 Commenti

  1. Avatar photo mikelin 12 Aprile 2015
  2. Avatar photo Andrea Iacobacci 3 Maggio 2015

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