Aumentare le tariffe può combattere la crescita degli sprechi

In California si sta studiando un nuovo incentivo che potrebbe favorire la crescita di energie rinnovabili. La crescita della tariffa feed-in (FIT) ha portato ad un aumento delle energie rinnovabili in ogni luogo in cui è stata attuata e un nuovo studio dalla UC Berkeley dice che succederà lo stesso anche in California. Ma la gestione della crescita esplosiva non è facile. La FIT è una tassa imposta alla vendita al dettaglio ("tariffa") da pagare per l'energia elettrica rinnovabile generata da colore che si inseriscono nella rete di produttori.
La prima volta è stata usata in California nel 1970 e all'inizio del 1980, ma in quel momento a causa di difetti di progettazione e la mancanza di sostegno non ha avuto successo. Viene riproposta in Germania con un successo sbalorditivo nei primi anni 2000, e il concetto di FIT è stato successivamente utilizzato con successo, secondo il professor Dan Kammen, l'autore principale dello studio UC Berkeley e uno dei più importanti autorità statunitense nel settore dell'energia rinnovabile, in almeno quindici paesi. Decine di altri paesi stanno prendendo in considerazione l'attuazione. La proposta del FIT in California è stata accuratamente progettata per pilotare la crescita di progetti nella gamma da uno a venti megawatt. Questo spettro comprende sia i piccoli sistemi solari sotto la tutela statale sia i progetti guidati dal Renewable Electric Standard (RES), che richiede di regolare i consumi per ottenere il 20% di energia da fonti rinnovabili entro la fine di questo anno e 33% da fonti rinnovabili entro il 2020.

Al Southern California Edison (SCE), un distaccamento dello Stato dedicato alle politiche energetiche, è stato pianificato un sistema capillare che coinvolge diversi progetti per incentivare l’espansione delle energie rinnovabili sul territorio statale, comprendendo sia il progetto di applicare il sistema fotovoltaico alle abitazioni private, sia quello di standardizzare i contratti di utilizzo delle energie rinnovabili da parte degli utenti. I progetti finora messi in opera hanno dato buoni risultati e questo fa ben sperare che anche una progettazione attenta dei FIT e delle tariffe di alimentazione possa portare benefici simili.
Secondo lo studio i vantaggi economici del progetto FIT porterà 2 miliardi di dollari di entrate fiscali supplementari in California e 50 miliardi di dollari di nuovi investimenti, a cui aggiungere una media di 50.000 nuovi posti di lavoro ogni anno per un decennio e favorire la mega crescita nelle fonti rinnovabili che porteranno la California a soddisfare il suo nuovo standard da raggiungere, pari al 33% di elettricità rinnovabile entro il 2020.
Esistono comunque della lacune: le questioni fondamentali nel settore delle energie rinnovabili è promuovere questi progetti in maniera adeguata. Manca poi una valutazione sui costi di trasporto e accesso al servizio.

Il conto dell’energia non si occupa dell’interconnessione che deriva dall’espansione delle tecnologie rinnovabili.
Alcuni progetti che riguardano forniture della portata tra 1 e 20 megawatt già presenti nella rete, sono molto più facili da gestire e finanziare rispetto ai grandi progetti che richiedono una stazione centrale di trasmissione e che quindi e subiscono le inefficienze legate al trasporto di energia su lunghe distanze. Il progresso tecnologico ha sempre visto l’elettricità distribuita tramite stazioni centrali e diffusione capillare, tuttavia, ora con la necessità di integrare più risorse rinnovabili, l'industria si trova a dover adattarsi a soluzioni di minor dimensione e autogestite che si deve accompagnare ad un adattamento delle . politiche e delle procedure. L’industria energetica dimostra però le capacità necessarie per adattarsi a questo contesto di mercato mutevole, perché ci sono segnali positivi che arrivano dal piccolo contributo di singole realtà. (Da Greentechmedia)

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