Blue energy. Energia dall’acqua, attraverso l’elettrodialisi inversa

La blue energy è sviluppata dall’incontro dell’acquasalata con l’acqua dolce ottenuta con un processo chiamato di elettrodialisi inversa. Uno scienziato olandese mostra come raddoppiare la produzione

Che cos’è la blue energy

La blue energy, l’energia blu, è l’energia generata,attraverso l’elettrodialisi inversa, nei posti dove l’acqua dolce el’acqua salata si incontrano. Anche se è questo processo rappresenta un concetto relativamente recente, la blue energy viene indicata come una sorgente di energie rinnovabili molto promettente. Piotr Długołęcki,dell’università di Twente e del centro Wetsus di eccellenza per le tecnologie idroelettriche sostenibili, ha migliorato in Olanda il metodo più comune per generare energia blu. Questo metodo produce tre o quattro volte più energia dei processi precedenti.

La blue energy è generata in quei posti dovel’acqua dolce incontra l’aqua salata come per esempio dove I fiumi sfocia nelmare. L’energia è generata dalla differenza tra il contenuto salino dell’acquadolce da quella marina. Quando il sale viene dissolto nell’acqua si scinde in particelle cariche (ioni). Metà di questi ioni porta una carica positiva,mentre l’altra metà sono caricate negativamente.

L’acqua marina quindi contiene più particelle cariche rispetto all’acqua dolce, ed è possibile usare questa differenza per generare energia. Uno dei metodo comporta l’utilizzo di speciali membrane, che permettono in modo selettivo sia alle particelle positive che a quelle negative di passare. Questo sistema ha come risultato la differenza di carica attraverso le membrane che può essere convertita in elettricità.

Questo processo è conosciuto come elettrodialisi inversa. Fino a 5000 membrane, ognuna con un’area di diversi metri quadrati,possono essere impiantate in matrici sequenziali. Nel corso della ricerca su questo modo di produzione di energia blu, Piotr Długołęcki ha tentato di ottimizzare la produzione di energia soffermandosi in modo particolare sul trasporto di ioni.I miglioramenti hanno almeno doppiato, se non triplicato, la produzione di energia. Piotr ha svolto la sua ricerca al Wetsus, un centro di eccellenza perla tecnologie idriche sostenibili.

L’effetto ombra nella produzione di blue energy

L’acqua dolce el’acqua marina fluiscono attraverso lo spazio tra le membrane. All’incontro tral’acqua salata e la membrane, le particelle carice, gli ioni, passanodall’acqua alle membrane. Sono poi trasportate attraverso le membrane dall’altra parte, verso l’acqua dolce. Tutto questo avviene nella zona conosciuta come strato limite di diffusione. Per massimizzare la produzione di energia, è necessario che l’acqua sia ben miscelata e che attraversi senza problemi le membrane. A tal fine, e per creare turbolenze nello strato limite di diffusione, degli spaziatori simili a maglie vengono inseriti nello spazio tra le due membrane. Uno svantaggio legato all’utilizzo degli spaziatori standard attualmente disponibili è che sono incapaci di trasportare le particelle cariche.

Di conseguenza, la parte della membrana che è coperta dagli spaziatori non può essere usata nel processo, e comporta una perdita nella risultnate produzione di energia. Il risultato di questo effetto ombra è che l’effettiva area di superficie per la produzione di energia non è l’area intera delle membrane. Piotr Długołęcki har icercato un modo per ridurre al minimo questo effetto, e per cercare di generare la massima quantità di energia possibile dall’incontro di acqua salata e dolce. Ha sviluppato uno degli spaziatori con capacità di conduzione, che quindi possono raddoppiare la produzione di blueenergy nello stesso lasso di tempo. 

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