Come i veicoli elettrici possono scambiare energia con la rete elettrica?

Il tutto nasce dalla constatazione di fatto che per la maggior parte del tempo le persone stanno sedute in macchina e per lo più tengono le mani in mano mentre stanno ore nei parcheggi affollati o nei garage alla ricerca di un posto. Il tutto nasce dalla necessità di dare una risposta alla domanda “Cosa si può fare mentre si è in macchina con la rete elettrica?”

Come i veicoli elettrici possono scambiare energia con la rete elettrica?

Jeff Stein, un professore di ingegneria meccanica presso l'Università del Michigan, ha tentato di dare una risposta alla provocatoria domanda cercando un modo diverso di pensare ad un veicolo, un diverso modo di pensare una rete elettrica, un diverso modo di pensare un veicolo e una rete elettrica insieme. Si è partiti dal pensare a cosa una macchina potrebbe fare oltre a permetterci di spostarci, andare a lavoro e fare tutte quelle cose che richiedono uno spostamento.
Stein conduce una National Science Foundation- team finanziato per esplorare le potenzialità dei veicoli elettrici ibridi (PHEV) per sviluppare non solo l'uso di energia elettrica della rete per soddisfare le loro esigenze di potenza, ma anche il potenziale della vettura nell'immagazzinare elettricità dal vento o dal sole, oppure sfruttando un mutuo scambio con la rete elettrica, facendo, così, guadagnare denaro per il proprietario.

L'equipe di Stein sta cercando di immaginare, progettare, sviluppare una macchina che possa diventare essa stessa un distributore di energia migliorando alcune componenti, come il raddoppio dei serbatoi mobili di energia: il concetto che sta alla base dell'idea è il seguente: se si avessero molti veicoli ibridi elettrici collegati tutti in una rete diffusa, questo porterebbe ad un accumulo non indifferente di energia elettrica che funzionerebbe da enorme serbatoio per l'intera rete elettrica. Si sono già compiuti passi in avanti per quel che concerne la durata del ciclo vitale della batteria, nodo cruciale perché questo tipo di vettura pensato dal gruppo di ricercatori dipende da grandi e costose batterie che si possano caricare o scaricare su richiesta dell'utente.
Il problema deve essere risolto perché le ricerche ed i test effettuati fino a questo momento hanno dimostrato che quel che era funzionale e utile per la batteria non lo era per la rete elettrica a cui doveva essere allacciata.

Il concetto si lega ad un progetto chiamato vehicle – to - grid integration (V2G). Stein ha partecipato il 19 febbraio al convegno "Verso la Mobilità Verde: Integrare Veicoli Elettrici e Smart Grid Technology" presso l'Associazione americana per l'avanzamento della società Annual Meeting a San Diego, California.
Alla sessione ha discusso dello sforzo da compiere per abbracciare i cambiamenti su larga scala che sono necessarie per migliorare la sostenibilità e la flessibilità del trasporto e delle infrastrutture per le automobili ad energia elettrica. Si preannuncia una nuova era in cui i veicoli elettrici e di le infrastrutture di "carburante elettrico" diventeranno un sistema importante nel settore automobilistico.
I veicoli ibridi elettrici possono essere un modo completamente differente di utilizzare la macchina e gli scenari che potrebbero aprirsi sono affascinanti.

Altre questioni su cui si sta lavorando includono la progettazione di nuove generazioni di motori per i veicoli ibridi elettrici, sistemi di rete e di controller intelligenti e sistemi per massimizzare il beneficio di integrazione del concetto vehicle – to – grid. Non solo. Si sta studiando l'impatto che uno sviluppo dei veicoli elettrici potrebbe avere sulla rete elettrica e sulle infrastrutture di trasporto e quale influenza possano avere sulla affidabilità e sulla stabilità della rete elettrica.

Repost: 9 Mar 2010

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