Display multitouch interattivo fatto in casa grazie a Touchlib

Display multitouch ad infrarossi: pochi materiali economici, facilmente reperibili, per trasformare un proiettore lcd in uno schermo multitouch. Un lavoro tranquillamente eseguibile in casa.

Teoria alla base del display multitouch

Un display multitouch è costituito da un pannello di acrilico con il bordo illuminato da led infrarossi. Quando le dita entrano in contatto con l’acrilico, questo propaga la luce ad infrarossi fuori dal pannello in modo che venga letta da una videocamera ad infrarossi. Sullo schermo possono essere letti più tocchi di dita contemporaneamente anche da utenti diversi.

L’elemento principale da costruire è lo schermo formato da un pannello di acrilico e una cornice che mantiene il diffusore e i led infrarossi. I led sono montati in un canaletto a C di alluminio estruso, inseriti nella fessure. Il canale serve sia a tenere i led che a direzione la luce sul bordo dell’acrilico. L’aggiunta di blocchi spaziatori ritagliati dall’acrilico impedisce al pannello di muoversi e di conseguenza di spingere i led fuori dalle loro fessure.

E’ importante ripulire il bordo dell’acrilico per massimizzare l’entrata delle luce dai diodi. Per questa operazione utilizzare della carta vetro. Una volta che la cornice, l’acrilico e le traversine con i led sono pronti, si può procedere con l’assemblaggio finale del display multitouch. Prima si uniscono gli strati con l’aiuto di una morsa in modo da rendere più semplice la perforazione e fissarli con bulloni. Dopo aver assemblato i pezzi a sandwich (quindi con strati sovrapposti), è necessario coibentare il bordo esterno d’alluminio per bloccare la luce che potrebbe fuoriuscire attraverso le fessure, mentre nella parte interna dell’acrilico si crea un condotto in cui va inserito un diffusore per permetter al proiettore di visualizzare sulla superficie. All’interno del sandwich porre uno strato di sottili fogli da disegno supportato da una seconda sottile lastra di plexiglass.

Webcam ad infrarossi

Per catturare la luce infrarossa c’è bisogno di una videocamera ad infrarossi, che si può ottenere anche da una comune webcam (di solito abbandonata in un cassetto in casa) grazie alla sostituzione del filtro per l’infrarosso posto sul CCD, con un filtro per lo spettro del visibile (un pezzetto di pellicola fotografica). Quasi tutti i CCD in circolazione sono sensibili allo spettro dell’infrarosso quindi per rilevare le radiazioni infrarosse è sufficiente filtrare la luce naturale.

Il lavoro è quasi pronto, ma manca ancora un supporto per lo schermo,la tipologia di costruzione dipende molto dall’ottica del proiettore: l’angolazione della superficie di visualizzazione deve coincidere con quella del proiettore (angolo di incidenza uguale ad angolo di riflessione).

Cosa fa funzionare il multitouch: Touchlib

La chiave per far funzionare tutto questo sta nel convertire i punti di luce individuati al passaggio delle dita in comandi, come fa ad esempio Touchlib, una libreria gratuita che genera appunto input per interfacce multitouch. La libreria deve essere calibrata per ogni interfaccia che viene costruita e, anche se non offre prestazioni professionali, garantisce comunque uno standard elevato, considerando anche che tutto ciò era impensabile fino a poco fa.

Dal punto di vista economico, il costo si aggira intorno ai 100-200 euro, escludendo il proiettore, anche se molto dipende dalla quantità di pezzi disponibili in casa... o in ufficio.

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