DIY – Allarme per porta

Quello che segue è un tutorial molto semplice, ma al tempo stesso il risultato può essere davvero pratico: non occorrono conoscenze particolarmente approfondite di elettronica e in breve tempo sarà possibile anche ai principianti ottenere un piccolo ma al tempo stesso funzionante e funzionale allarme per porta DIY usando peraltro un numero esiguo di materiali facilmente riciclabili in casa e quindi è realizzabile praticamente a costo zero.
Il design di questo allarme per porta DIY è molto semplice e i passaggi per la realizzazione sono semplici di seguire. L’idea di base è quella di sfruttare un contatto della porta, solitamente usato nei dispositivi di allarme, e collegarlo ad un rivelatore per il fumo: è inoltre possibile prevedere la presenza di un interruttore che accenda e spenga il dispositivo regolandone il funzionamento.

elenco dei materiali per l’allarme per porta DIY

- Un contatto magnetico per gli allarmi alle porte
- Un sensore per il fumo
- Un interruttore on/off
- 2 cavi elettrici
- Una batteria 9V per il rivelatore di fumo (o ovviamente quella richiesta dallo specifico modello di rivelatore di fumo).

E’ importante acquistare il tipo giusto di contatto reed (interruttore a lamina che si chiude in presenza di un campo magnetico): normalmente infatti gli allarmi usano il tipo NC, “normalmente chiuso”, ma per questo progetto è adeguato un NO, ovvero normalmente aperto. (prestare molta attenzione perché a volte anche l’indicazione sulla scatola può essere fuorviante).

Il rivelatore di fumo dovrebbe avere un pulsante per il test: questo è il punto fondamentale perché è qui che andremo a montare il dispositivo.

Per quanto riguarda l’interruttore è importante che non sia troppo grande: deve entrare nel rivelatore di fumo e va tenuto presente che non c’è molto spazio disponibile in quest’ultimo.

Tutti i passaggi per realizzare l’allarme fai da te

Il modello di rivelatore di fumo usato in questo progetto DIY, come in generale molti altri, ha 4 pezzetti di plastica che tengono fissata la base con il coperchio. Bisogna innanzitutto forzare questi piccoli ganci e quindi aprire il dispositivo. Rimuovere quindi il circuito stampato dalla base (da adesso ci riferiremo a questo con la sigla PCB ovvero acronimo di “printed circuit board”).

Il pezzo che ci interessa in particolare è la piccola striscia di metallo vicino al LED: questo è il pulsante test di cui parlavamo sopra. Saldare quindi un cavo elettrico di circa 10 cm con uno dei contatti del pulsante test. Ripetere l’operazione con l’altro contatto. In questo modo ovviamente si avranno le estremità opposte dei cavi scoperte: queste andranno collegate all’interruttore.
Fare un buco sul coperchio della scatola del rivelatore di fumo, facendo attenzione che ci sia abbastanza spazio in corrispondenza all’interno per l’interruttore (come visto sopra dentro non c’è in realtà molto spazio libero ed è probabile che bisognerà smontare qualche piccolo pezzettino di plastica vicino alla batteria).

Legare quindi in modo sufficientemente stabile l’interruttore al coperchio in corrispondenza del buco. Rimontare il PCB. Collegare il cavo con il contatto della porta: posizionare l’interruttore su “on”. Installare il dispositivo così ottenuto su una porta. L’interruttore permetterà di disabilitare l’allarme per la porta senza problemi quando lo si desidera.

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