Energia solare nel continente africano

L'energia solare arriva anche in Africa con progetti innovativi che puntano sulle piccole dimensioni per crescere nel tempo. Sono fondamentali gli investimenti esteri per far crescere l'utilizzo di energie alternative, ma il futuro è promettente nell'utilizzo delle energie verdi.

L'energia solare e Africa

L'Africa necessita di cambiamento. A risentire di questa necessità è anche il comparto energetico e l'elettrificazione che non può più basarsi su progetti rurali con investimenti limitati. Serve un cambio di rotta verso energie alternative come il solare. Questa spinta al solare è stata ben accolta dagli investitori internazionali desiderosi di spingere verso nuovi mercati coinvolgendo anche i governi e le industrie locali.
Il piano di crescita ed espansione punta a tempi nell'ordine dei 10 anni con la nascita di 20 mila impianti solari con vendite di energia di almeno 1 Mw.

Attualmente il mercato è stagnante in quanto basato su sistemi piccoli e poco efficienti che difficilmente possono essere messi in rete.

Per il futuro ci sarà bisogno di creare nuovi sistemi all'avanguardia e puntare anche su altri settori trainanti come telecomunicazioni, turismo, affari, internet e quanto serve per creare mercato utile per la crescita.

Perchè gli investimenti vadano a buon termine sarà necessario che nel lungo termine si vengano a creare gruppi commerciali che asseconderanno le richieste del settore pubblico (indispensabile che i governi siano in grado di sostenere la spesa pubblica) ma anche i gruppi umanitari impegnati nel continente.
L'Africa non è solo un continente povero che necessita di sostentamento, è anche una terra ricca di risorse e il sole certo non manca.

Il sole in particolare potrebbe essere impiegato per migliorare il settore agricolo che già di per sè è in crescita, così come le esportazioni minerarie. In futuro con la creazione di infrastrutture anche la vendita di automobili è destinata a crescere e la carenza di energia disponibile si ripercuoterà sulla crescita se non si sarà in grado di fronteggiare in tempo tale necessità. Se da un lato questa appare come una minaccia, dall'altro incentiverà il mercato dell'energia solare pronto ad "esplodere".
Per realizzare progetti su larga scala occorrerà concentrarsi su dimensioni intermedie che garantiscano potenze tra i 50 e i 200 kW, inutile esagerare con dimensioni maggiori (ricordiamo che attualmente la centrale più grande è situata in Rwanda e genera 250 kW).

Puntare su centrali di piccole e medie dimensioni permette di acquisire esperienza e aumentare le possibilità di crescita in modo congruo, sfruttandone i benefici.
Nonostante le parti politiche e gli investitori siano concordi negli investimenti necessari, attualmente il solare in Africa viene visto ancora troppo spesso come una soluzione per coprire quelle aree che non sono economicamente avanzate. Il passo fondamentale è rendere chiaro che in realtà l'alternativa solare è preferibile perchè pulita e sicura, ovvero puntando sulle stesse ragioni che rendono tale soluzione energetica preferibile per i il "nord" del mondo. Le rinnovabili hanno quindi una speranza anche nelle regioni povere del mondo, per spingerle servono però leggi che favoriscano la nascita di energie rinnovabili, per lo più investendo in biomassa e solare, partendo con piccole centrali, fino ad estenderne le dimensioni in futuro.

Nel frattempo il prezzo dell'energia sta salendo, di conseguenza è necessario che l'Africa preveda la nascita di organismi di controllo e tutela, a man mano che il comparto dell'energia cresce, così da evitare problemi finanziari e crisi di qualsiasi tipo. Altro problema che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote ci sono naturalmente gli interessi delle lobby petrolifere che vedono nell'Africa una ricchezza da sfruttare e non sono disposti a perdere importanti percentuali di guadagno.

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