Esiste davvero un segreto scientifico per vivere fino a 100 anni?

“Cento di questi giorni” era un tempo un augurio un po’ utopistico, oggi invece può essere una speranza reale: le aspettative di vita si sono infatti senza dubbio progressivamente allungate negli ultimi tempi tanto che la notizia di una persona centenaria non è più una particolare rarità e la scienza sta cominciando a scoprire i segreti per una vita longeva. Ma esiste davvero un segreto scientifico per vivere fino a 100 anni?

Il programma Long Life Family Study (LLFS) ha selezionato alcune famiglie all’interno delle quali molti esponenti godevano di una vita longeva ed erano vicini ai 100 anni. Data la necessità di raccogliere un gran numero di dati è stata richiesta una gran partecipazione volontaria: ad oggi 840 famiglie sono state coinvolte nel progetto e tutte hanno accettato di sottoporsi a lunghi questionari e di fornire campioni di sangue.

Lo scopo è quello di individuare i fattori che concorrono a consentire a queste famiglie di avere numerosi esponenti intorno alla settantina, ottantina, novantina o addirittura ai 100 anni. Lo studio, sponsorizzato dall’Istituto Nazionale americano per l’invecchiamento (parte dell’Istituto Nazionale per la Salute), coinvolge 4 centri di ricerca americani ed uno danese.
L’idea, stando alle parole del Dr. Thomas Perl dell’Università di Boston, è quello di evidenziare i fattori ambientali, genetici e comportamentali che contribuiscono alla longevità.

Gli studi precedenti sulla longevità

Fino ad oggi altre decine di studi hanno cercato di scoprire questi segreti da soggetti centenari. Tutti gli approcci scientifici precedenti hanno seguito una di due possibili vie alternative e parallele: l’approccio tradizionale si è concentrato soprattutto sulle buone e salutari abitudini fisiche e alimentari dei soggetti in esame (così ad esempio il New England Centenarian Study che ha coinvolto ben 850 persone alla soglia dei 100 anni).

Biologi e genetisti hanno invece sostenuto un approccio di tipo più fisico che cercava in qualche cellula o molecola il segreto della longevità tramite esperimenti rivolti prima agli animali e poi agli uomini. Anzi recenti e interessanti studi da questa prospettiva hanno riguardato addirittura i lieviti.
Ma i progressi della tecnologia genomica, che hanno reso possibile la scansione di più geni in un unico campione, hanno in un certo senso avvicinato questi due approcci.

Alcuni esperimenti sugli animali sembrano dimostrare che solo il 30% dei fattori legati ad una lunga durata della vita sarebbero genetici mentre la maggior parte delle variabili resterebbe quindi nelle nostre mani e sarebbe controllabile e gestibile dall’essere umano. Ovviamente questo rapporto percentuale non è esattamente lo stesso per ogni individuo e i “più anziani” tra i soggetti dello studio LLFS hanno in realtà dimostrato di avere una fortunata predisposizione genetica alla longevità.

A livello genetico poi l’obiettivo è quello di individuare soprattutto i geni che favorirebbero una vecchiaia in salute: la ricerca riguarda l’intera mappa dei geni, anche se alcuni studiosi si stanno concentrando in particolare sul cervello. Un elemento comune a molti soggetti analizzati è la voglia di “vivereuna seconda gioventù”: molti dei protagonisti dell’esame erano iscritti all’università o coltivano hobby artistici e una di loro aveva perfino imparato a guidare dopo i 60 anni. Certo per il momento si tratta di studi sperimentali e non possiamo aspettarci una “pillola di eterne giovinezza” nell’immediato futuro ma l’idea è quella di rintracciare delle linee guida comune.

Scarica subito una copia gratis

Scrivi un commento

Seguici anche sul tuo Social Network preferito!

Send this to a friend