Evoluzione dei processori Atom per dispositivi mobili

Come si stanno evolvendo i processori Atom per dispositivi mobili? Secondo Jen-Hsun Huang, co-fondatore di Nvidia, si può mettere a dieta un elefante, ma resterà sempre un elefante: stava parlando della versione di Moorestown di Intel con processore SoC (System on a Chip). Il rischio è che in futuro determinate tecnologie costino sempre di più, rivolgendosi solo a consumatori di fascia alta a causa dei prezzi elevati.

Processori per dispositivi mobili sempre più costosi

Jen-Hsun Huang, co-fondatore di Nvidia, ha parlato recentemente delle prospettive del processore Atom per l'uso nei dispositivi mobili. Come riportato in Laptop Magazine, Jen-Hsun ha detto: "Si può mettere un elefante a dieta, ma è ancora un elefante." Jen-Hsun stava commentando le prospettive della versione Moorestown di Intel di Atom in SOC mobile, ma le stesse osservazioni si applicano alla maggior parte delle applicazioni embedded. Paul Otellini, amministratore delegato di Intel, ha recentemente dichiarato che Moorestown giocherà proprio su questo.

Moorestown è il nome della seconda generazione della piattaforma Atom sviluppata da Intel proprio per il settore dei dispositivi portatili UMPC e MID come variante della piattaforma Centrino progettata agli inizi del 2003 e poi aggiornata nel corso degli anni grazie anche alle successive Centrino Duo e Centrino 2.

Dopo i cambiamenti introdotti con la generazione precedente, quando il processore era stato sviluppato per l'integrazione nei sistemi UMPC, Moorestown ha portato una novità grazie ad una nuova tipologia di processore detto System on a Chip (SoC), che consentirà un passo avanti nell'ottimizzazione dell'efficienza di tali sistemi.
Il processore Atom Lincroft viene considerato un SoC in quanto integrerà anche tutti gli altri sistemi, come il chipset, il sottosistema grafico e il controller di memoria RAM, in un unico chip a 45 nm. I consumi saranno fino a 20 volte inferiori rispetto alle soluzioni attualmente in commercio e 10 volte inferiori rispetto ai sistemi mobili. Si dovrebbero quindi ottenere autonomie di circa 12 ore, utilizzando normalmente un comune sistema operativo come quelli Microsoft. Oltre a questo il sistema ha anche un chipset, un Communications Hub che si occuperà della gestione dell'input e output. La scheda wireless sarà in grado di offrire connettività agli standard l'802.11 b/g, Bluetooth 2.0, WiMax e GPS e potrà collegarsi ad ulteriori chip sviluppati da produttori di terze parti che potranno offrire comunicazioni UMTS e 3G.

I processori Atom: SOC vs MIPS

Considerate per esempio i televisori intelligenti, dove Intel sta spingendo la CE4100 basata su Atom come il futuro del televisore collegato in rete. Anche se propagandato come potenza economica e bassa, la CPU Atom utilizzata nel 4100 è tre volte più grande in termini reali rispetto al MIPS silicio, ultimo completamente sintetizzabile core di fascia alta, il 1074K Coherent Processing System (CPS). E il 1074K offre quasi 2,5 volte le prestazioni di Atom. Forse la cosa più interessante è che per questa applicazione, Intel, il processore 'King', fornisce in realtà meno prestazioni per millimetro quadrato di silicio, o per miliwatt di potere, rispetto a MIPS.

L'overhead extra associato all'uso del processore Atom in un televisore collegato con memoria extra, costi di raffreddamento superiore, e, naturalmente, il temuto fiscale margine lordo di Intel, lo rende in ogni caso proibitivo, ma tra i dispositivi di fascia più alta per i consumatori, cioè tra i più costosi. Probabilmente il grande mercato di TV collegate continuerà ad essere guidato dai MIPS che stanno sviluppando SOC basati su MIPS specificamente mirati alle necessità di questo mercato.

Anche se c’è grande fiducia nel design di Intel e nelle abilità di produzione dei processori Atom, probabilmente i SOC più efficienti, più convenienti per il consumatore continueranno ad arrivare dai concessionari MIPS.

Repost del 1 novembre 2010

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