Freescale MC9S08QE8: realizzazione di un badge elettronico da parte di Ninja Networks per Defcon 17

Freescale MC9S08QE8 è stato utilizzato in occasione del Defcon 17 (Defcon è il più grande raduno di hacking del pianeta) da Ninja Networks per progettare e costruire un badge elettronico da consegnare come invito per l’evento. Il badge si ispirava alla storia del film WarGames, dove il computer WOPR tentava di forzare il codice di lancio dei missili nucleari. Basandosi su questo, il team di Ninja Networks ha creato un badge elettronico costruito attorno ad un processore Freescale MC9S08QE8 e ricco di riferimenti al film. Ma vediamo come si è evoluta la storia di questa ideazione.

Progettazione del badge elettronico da parte di Ninja Netwotks sulla base del processore Freescale MC9S08QE8

La leggenda narra che tutto cominciò in un Irish Pub a Toorcon nel 2006, quando su un foglio di carta un gruppo di ‘Ninja’ cominciò ad abbozzare quella che poteva essere la carta di invito per il prossimo Defcon: un badge elettronico. Il tutto avvenne dopo 5 ore e 50 drink.

All’inizio il badge doveva presentare delle funzionalità che poi non risulteranno presenti nel modello finale. Ogni badge aveva uno storage USB ed un ricevitore radio che si sarebbe sincronizzato con l’Orologio Atomico, in modo da garantire che tutti i badge avrebbero lavorato perfettamente in sincrono.

L’inizio dei lavori per i badge elettronici e l'adozione del processore Freescale MC9S08QE8

Durante i primi mesi i ragazzi si dedicarono al reperimento dei componenti e cominciarono le sperimentazioni. Una delle prime cose che ebbero sotto mano furono dei display a LED chiamati YETDA, comprati a buon prezzo dalla Cina. Intorno ad Aprile entrarono in possesso di un processore Freescale MC9S08QE8 e di un Termic U422B per la sincronizzazione con l’orologio atomico. Restavano alcune opzioni per i rimanenti IC.

Assemblaggio del badge elettronico basato sul processore Freescale MC9S08QE8: le cose iniziano ad andare male

Tutto sembra procedere con ordine e addirittura stavano rientrando nel budget, quando dalla Cina cominciarono a cambiare i prezzi e a spedire i componenti, già pagati, con ampio ritardo. La maggior parte dei ritardi era dovuta ai chip flash per lo storage USB. Come se non bastasse parte dei programmatori, alcuni erano a Los Angeles altri a Boston, apportarono alcune modifiche al badge senza comunicarle al resto del gruppo, causando così una notevole perdita di tempo e di soldi.

Uno dei problemi era dovuto all’inserimento dei LED YETDA nei badge, un’operazione complicata e lunga, che richiedeva una estrema precisione a causa dell’identica misura dei fori della PCB (printed circuit board, il circuito stampato) e i connettori degli YETDA. Insomma, mancavano solo un paio di giorni a Defcon 17 e i badge assemblati erano solo 150 su 500, degli altri c’erano ancora tutti i componenti da saldare, per un totale di 61.250 saldature e circa 45 minuti per badge elettronico: mission impossibile. L'unica sicurezza era rappresentata dal processore Freescale MC9S08QE8.

La grande risposta della comunità hacker alla richiesta di aiuto di Ninja Networks per completare i badge elettronici

Grazie ai messaggi su Twitter e su vari cellulari, oltre che al passaparola, il team di Ninja Network ottenne una risposta incredibile alla richiesta di aiuto: non solo gli amici, ma anche hacker e appassionati di elettronica del tutto estranei si erano presentati per dare una mano e saldare tutti i restanti componenti.

Alla fine sono riusciti a completare tutti e 500 i badge elettronici da consegnare come invito per Defcon 17, grazie all’apporto fondamentale di tutte le persone che, per amore della tecnologia, avevano dato gratuitamente una mano.

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