Fusione nucleare fai da te (DIY) – 2

Fusor.net

Fusor.net è un consorzio open-source di ricerca sul fusor, il cui sito internet (visibile nell'immagine qui sotto) è disponibile a questo indirizzo. Il progetto si incentra sul reattore (o meglio fusore) di Farnsworth e Hirsch (Farnsworth, negli anni '20, fu un pionere della televisione), ed aggrega un consistente numero di fusioneer sparsi in tutto il mondo: alcuni di essi stanno attualmente costruendo, o hanno già costruito con successo, un reattore nel garage o nella cantina della propria abitazione.

 

Considerazioni sul combustibile

La fusione nucleare viene ottenuta impiegando il deuterio ed il trizio come combustibili. Il deuterio è presente nell'acqua del mare, mentre il trizio è derivato dal litio, ed i cristalli di litio sono presenti negli oceani. Il trizio è utilizzato anche per la fabbricazione di alcune armi, per cui un adegauto livello di sicurezza dovrebbe essere previsto quando si lavora con esso; tuttavia, sarebbe comunque più semplice che tenere sotto controllo gli stoccaggi di uranio attuali. Ancora, il trizio comporta un minor numero di problemi rispetto all'uranio, dal momento che esso è caratterizzato da un tempo di decadimento relativamente breve (circa 12 anni), per cui le scorie prodotte dalla fusione possono essere trattate in modo meno complesso. Il problema è che oggi, in tutto il mondo, sono disponibili solo pochi chilogrammi di trizio (la stima più accreditata parla di meno di 100 Kg); ciò a causa del tempo di decadimento molto rapido, che ne consiglia la fabbricazione solo per le quantità strettamente necessarie. Il trizio viene infatti prodotto tramite reattori nucleari ad acqua pesante, e questo processo oggi è molto costoso. Sorge a questo punto spontanea una domanda: tenendo conto dei costi relativi alla fabbricazione del combustibile utilizzato, può la fusione nucleare essere considerata vantaggiosa? Beh, gli scienziati auspicano che in un prossimo futuro i reattori utilizzati per la fusione nucleare siano in grado di auto-sostenersi, producendo essi stessi il combustibile necessario per alimentarsi.
Oltre al trizio ed al deuterio, potrebbe tra non molto essere disponibile una forma di combustibile alternativa: l'energia prodotta da un laser (leggete anche QUESTO POST). Il National Ignition Facility (NIF), in California, conta di dimostrare la fattibilità della fusione nucleare, riproducendo sulla terra ciò che avviene sul sole, fornendo così una sorgente di energia pulita per tutto il pianeta. I 192 raggi laser del NIF (l'immagine seguente mostra una fase della preparazione di questo esperimento) sono in grado di focalizzare una potenza pari a 500 trilioni di watt su una pallina di idrogeno delle dimensioni di un cuscinetto a sfera, raggiungendo così temperature al di sopra di 100 milioni di gradi Celsius. Occorre far notare che sul sole la fusione nucleare si innesca a temperature più basse (circa 10 milioni di gradi Celsius), poichè su di esso sono presenti delle enormi pressioni di natura gravitazionale (la stessa condizione non può essere riscontrata sulla terra).

Conclusioni

Tutti noi auspichiamo che la fusione nucleare, essendo una fonte di energia "pulita", possa un giorno diventare una valida alternativa alle tradizionali forme di combustibile energetico (idrocarburi): chissà, magari tra la nutrita schiera di lettori di questo blog si cela un fusioneer potenzialmente in grado di contribuire a questa causa.

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