Guida ai linguaggi di programmazione – Fondamenti

linguaggi di programmazione

L'evoluzione dei linguaggi di programmazione rispecchia lo sviluppo della tecnologia informatica nel corso del tempo. I linguaggi di programmazione costituiscono l'ossatura del mondo digitale contemporaneo, essi sono infatti gli strumenti tramite i quali gli sviluppatori trasformano le loro idee in software funzionanti, alimentando tantissime applicazioni che spaziano dall'elaborazione di testi alla guida autonoma dei veicoli. In questa prima parte della serie "Guida ai linguaggi di programmazione", introdurremo i linguaggi, con uno sguardo a quelli maggiormente utilizzati, dalla loro evoluzione storica alle applicazioni più avanzate. 

Introduzione: fondamenti dei linguaggi di programmazione

I linguaggi di programmazione possono essere suddivisi in due macrocategorie principali: linguaggi ad alto livello e a basso livello. Queste due macrocategorie differiscono significativamente per quanto riguarda l'astrazione e il livello di dettaglio con cui consentono agli sviluppatori di scrivere codice. I linguaggi di programmazione ad alto livello sono progettati per essere facilmente comprensibili dagli esseri umani e per offrire un alto livello di astrazione rispetto all'hardware sottostante, sono orientati alla produttività e mirano a semplificare il processo di sviluppo software, consentendo agli sviluppatori di scrivere codice in modo più rapido ed efficiente. Esempi di linguaggi ad alto livello includono Python, Java, JavaScript, Ruby e C++. Sono quindi progettati per essere più vicini al linguaggio umano, e permettono di scrivere codice in modo più intuitivo e leggibile. Uno dei principali vantaggi dei linguaggi ad alto livello è la loro portabilità, poiché sono scritti in un modo che è indipendente dall'hardware sottostante, infatti, il codice scritto in un linguaggio ad alto livello può essere eseguito su diversi tipi di computer senza modifiche significative, il che rende i linguaggi ad alto livello ideali per lo sviluppo di software multipiattaforma. Inoltre, tali linguaggi spesso offrono una vasta gamma di librerie e framework che semplificano lo sviluppo di applicazioni complesse. Le librerie forniscono funzionalità predefinite che gli sviluppatori possono utilizzare per risolvere problemi comuni senza dover scrivere codice da zero, ad esempio, il linguaggio Python offre una vasta raccolta di librerie per l'analisi dei dati, il Machine Learning, lo sviluppo web e altro ancora. D'altra parte, i linguaggi di programmazione a basso livello sono progettati per essere più vicini all'hardware sottostante e consentono agli sviluppatori di scrivere codice che è più vicino al linguaggio macchina della CPU.

Python

Essendo i linguaggi a basso livello più vicini al linguaggio macchina, essi richiedono una conoscenza più approfondita dell'architettura del computer. Questi linguaggi offrono un controllo più granulare sul sistema e consentono agli sviluppatori di ottimizzare il codice per le prestazioni e l'efficienza. Esempi tipici di linguaggi a basso livello includono Assembly e C. L'accesso diretto all'hardware rende i linguaggi a basso livello ideali per lo sviluppo di sistemi embedded, driver di dispositivo e altre applicazioni in cui è necessario un controllo preciso sulle risorse di sistema. Tuttavia, scrivere codice in un linguaggio a basso livello è generalmente più complesso e laborioso rispetto ai linguaggi ad alto livello, poiché richiede una conoscenza più approfondita dell'architettura hardware e dei dettagli di implementazione. Inoltre, il codice scritto in linguaggi a basso livello è spesso meno portabile rispetto ai linguaggi ad alto livello, poiché dipende strettamente dall'architettura specifica del processore e del sistema operativo, circostanza, questa, che può rendere più difficile la migrazione del software su piattaforme diverse. In definitiva, sia i linguaggi di programmazione ad alto livello che quelli a basso livello hanno i loro vantaggi e le loro applicazioni specifiche. I linguaggi ad alto livello offrono un'alta produttività e portabilità, mentre quelli a basso livello offrono un controllo più preciso sull'hardware e prestazioni ottimizzate. Gli sviluppatori scelgono il linguaggio più adatto in base alle esigenze specifiche del progetto e alle proprie competenze e preferenze. I linguaggi di programmazione possono anche essere classificati in base ai paradigmi di programmazione che supportano; alcuni dei paradigmi più comuni includono la programmazione orientata agli oggetti, la programmazione funzionale e la programmazione logica.

Un pò di storia

L'evoluzione dei linguaggi di programmazione ha rappresentato un capitolo fondamentale nella storia dell'informatica, segnando una serie di passaggi chiave che hanno plasmato il modo in cui scriviamo e comprendiamo il codice. L'origine dei linguaggi di programmazione risale ai primi giorni dei computer e ha attraversato diverse ere, dalle prime macchine fino all'era moderna dell'Intelligenza Artificiale e della computazione quantistica. Il primo compilatore fu sviluppato da Grace Hopper, esso trasformava il codice scritto in linguaggio A-0 in istruzioni macchina eseguibili direttamente dal computer. Prima dell'avvento dei compilatori, i programmatori dovevano scrivere il codice direttamente in linguaggio macchina o usare linguaggi di basso livello come l'Assembly, che richiedevano però una comprensione dettagliata dell'architettura del computer. L'introduzione del compilatore ha segnato una svolta fondamentale nella storia della programmazione, consentendo agli sviluppatori di scrivere codice in linguaggi più espressivi e più vicini al linguaggio naturale, senza dover preoccuparsi delle complessità dell'implementazione a livello di macchina. Il successo del compilatore di Grace Hopper, pioniere della programmazione, che ha aperto la strada allo sviluppo di linguaggi di programmazione di alto livello e ha contribuito a gettare le basi per la moderna pratica della programmazione, è stato enorme. Questo segnò l'inizio di un lungo percorso di sviluppo che avrebbe portato a una maggiore astrazione e ad una semplificazione della scrittura del codice. Negli anni '40 i primi computer elettromeccanici, come l'ENIAC, vennero utilizzati principalmente per scopi militari e scientifici, durante questa fase primordiale la programmazione era fatta principalmente attraverso interruttori e cablaggi fisici. In seguito, negli anni '50, arrivò il concetto di linguaggi Assembly, che fornivano un'interfaccia più "umana" per scrivere codice, utilizzando mnemonici per rappresentare le istruzioni macchina. Il Fortran, sviluppato da IBM nel 1957, fu uno dei primi linguaggi di alto livello a guadagnare popolarità, è stato progettato principalmente per la computazione scientifica ed ha introdotto molte delle caratteristiche che vediamo ancora oggi nei moderni linguaggi. Negli anni '60, con l'avvento dei linguaggi di programmazione di terza generazione, la programmazione divenne più astratta e accessibile a un vasto pubblico.

Linguaggi di programmazione

Allo stesso tempo, il linguaggio C, sviluppato nei primi anni '70 da Dennis Ritchie alla Bell Labs, ha rivoluzionato il mondo della programmazione con la sua potenza e flessibilità, diventando uno dei linguaggi più influenti di tutti i tempi. Negli anni '80, con l'avvento dei personal computer, sono emersi linguaggi come Pascal e BASIC, progettati per essere più accessibili ai principianti e ai non programmatori. Questo decennio ha anche visto la nascita di linguaggi orientati agli oggetti che hanno introdotto nuovi modelli di programmazione e paradigmi di progettazione del software. Durante gli anni '90, l'esplosione di Internet portò alla creazione di linguaggi come Java e JavaScript, fondamentali per lo sviluppo di applicazioni web dinamiche e interattive. L'avvento e la crescita esponenziale del World Wide Web, unitamente alla necessità di sviluppare applicazioni web dinamiche, rese linguaggi come PHP e JavaScript fondamentali per lo sviluppo web aprendo la strada a un'era di interattività e connettività globale. Questi linguaggi hanno contribuito a definire il volto del World Wide Web come lo conosciamo oggi. Il nuovo millennio ha visto la proliferazione di linguaggi di programmazione ancora più specializzati e focalizzati su specifiche esigenze, pensiamo ad esempio all'ascesa dei linguaggi di scripting come Python e Ruby, noti per la loro semplicità e flessibilità; linguaggi, questi, che hanno guadagnato popolarità grazie alla loro facilità d'uso e alla capacità di adattarsi a una vasta gamma di applicazioni, dall'elaborazione dei dati all'Intelligenza Artificiale. Oggi, con l'ascesa dell'IA e della computazione quantistica, stiamo assistendo alla nascita di nuovi linguaggi e paradigmi di programmazione che si adattano a queste sfide emergenti, aprendo la strada a un futuro sempre più ricco di possibilità e innovazioni nel campo della programmazione. Complessivamente, l'evoluzione dei linguaggi di programmazione è stata guidata dalle esigenze degli sviluppatori e dalle innovazioni tecnologiche.

Conclusioni

Il panorama informatico odierno dispone di un ampio set di possibilità per la programmazione, che siano per lo sviluppo di app mobile, o nell'ambito della computazione distribuita e dei sistemi di alto livello, il futuro dei linguaggi di programmazione è difficile da prevedere, ma è probabile che continueremo a vedere l'evoluzione e l'innovazione in questo campo in risposta alle crescenti esigenze della tecnologia e della società. Dalla programmazione quantistica alla programmazione basata sull'Intelligenza Artificiale, i linguaggi continueranno ad adattarsi e crescere per affrontare le sfide del futuro. Nella prossima puntata analizzeremo nel dettaglio alcuni dei linguaggi di programmazione maggiormente utilizzati, insieme ad alcuni casi applicativi.

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