Il futuro della tecnologia: dalla soft robotica all’IoT

Ogni anno al World Economic Forum che si svolge a Davos in Svizzera, i leader della politica e dell’economia si incontrano per discutere di economia, ambiente, salute e tecnologia. Quest’anno, il tema principale scelto ha riguardato l’innovazione e le nuove tecnologie che stanno rivoluzionando gli equilibri di tutta l’economia. Basti pensare al fenomeno Uber, l’applicazione che consente di noleggiare un’auto con conducente ed effettuare transazioni online senza mai pagare in contanti e che tanto ha fatto discutere. Klaus Schawab che ha fondato il World Economic Forum ed è stato al centro degli affari globali per quarant'anni, é convinto che noi stiamo vivendo un periodo di cambiamento tecnologico così importante da parlare di quarta rivoluzione industriale. Ma quale futuro ci riserva la tecnologia e cosa dobbiamo aspettarci da qui a 10 o 20 anni? Stiamo davvero assistendo ad un cambiamento così rivoluzionario? Un viaggio tra soft robotica, IoT, machine type communication e connettività ed un’intervista ad un esperto per capire come la nostra vita cambierà.

Introduzione

Da una recente indagine fatta in America e pubblicata dal Pew Research Center è emerso che gli americani sono ben consapevoli che la presenza sul mercato di sempre maggiore tecnologia sta producendo e continuerà a produrre negli anni, un radicale cambiamento della loro vita. La maggior parte di loro prevede che entro 50 anni, robot e computer faranno gran parte del lavoro attualmente svolto da esseri umani. Mentre, le preoccupazioni maggiori emerse sono legate al timore di essere sostituiti e di conseguenza, di perdere il lavoro e dal timore di non essere al passo con l’innovazione e con ciò che la tecnologia propone. In Europa una delle sfide più importanti è legata al futuro delle nostre città. Lo sviluppo e la progettazione delle città intelligenti fortemente legato ai temi sociali, ambientali e della sostenibilità rappresentano un tassello fondamentale per il futuro tecnologico nostro e delle generazioni a venire. Una maggiore sensibilizzazione è sempre più avvertita ed è fondamentale per lo sviluppo futuro soprattutto se si tiene conto che il nostro tessuto sociale si svolge e sempre più si svolgerà, all’interno delle città (nella figura 1 un'immagine emblematica).

immagine di Londra

Figura 1: immagine della città di Londra

LA ROBOTICA DEL FUTURO E' MORBIDA

Il fatto che il nostro futuro sarà condiviso con i robot é innegabile e non è solamente il frutto della fantasia di cinema e letteratura anche se, oggi, nonostante i numerosi studi a riguardo, la robotica riesce a fornire solo soluzioni parziali. Questo perché esistono molti fattori legati ad un sempre maggiore utilizzo ed ad una maggiore autonomia dei robot, fattori non sempre legati al progresso della scienza o dall’ingegneria. Un esempio, molto semplice, è il volume dei robot costituiti da una base mobile ma anche da batterie e da un braccio meccanico che ne rendono molto più complesso l’utilizzo in ambienti chiusi o con spazi ridotti.

Ma quali sono i fattori principali che influenzeranno il nostro futuro e quello dei robot? Il primo è la capacità di interazione con l’ambiente e con le persone. Robot intelligenti, autonomi nel controllo dei movimenti, nella capacità di localizzazione, nel controllo dei gesti e della forza e nella presa. Robot domestici in grado di svolgere compiti in perfetta autonomia ma anche, robot utilizzati sempre in maniera più massiccia e precisa nella medicina. Ad esempio, nelle patologie neurologiche. Robot utilizzati nei servizi ai cittadini come la raccolta porta a porta. Tutto grazie ai sistemi micro elettromeccanici i così detti MEMS e soprattutto, nella medicina i NEMS e la nanotecnologia ad essi applicata (vedi anche la microrobotica). Altro fattore importante sarà la struttura morbida dei robot. Il futuro dei robot per la maggior parte di scienziati ed ingegneri va ricercato nella struttura corporea flessibile che si avvicina sempre più alla nostra. Parti rigide che lasciano spazio a materiali flessibili e morbidi in grado di riprodurre i [...]

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Una risposta

  1. Avatar photo Maurizio Di Paolo Emilio 10 Gennaio 2017

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