Intima tecnologia: le mutande elettroniche

Dopo un periodo di sperimentazione ritenuto evidentemente conclusosi con successo sono state messe ufficialmente in commercio a partire dal New South Wales, lo Stato più popoloso del continente australiano, le SIMsystem, ovvero le prime mutande elettroniche: vediamo allora più da vicino come funziona il sistema di questo strumento e quali sono le concrete potenzialità di applicazione a livello medico e di assistenza agli anziani.

Dalla prima comparsa televisiva del prototipo di questo pannolone tecnologico durante il programma New Inventor nella rete televisiva Abc sono passati circa 2 anni ed ora l’Australia si dice pronta ad utilizzarlo veramente in alcune case di cura. Ma come funzioneranno esattamente queste mutande moderne?
In pratica manderanno un messaggio in caso di bisogno: vediamo più da vicino come questo sarà possibile.

Il funzionamento delle mutande elettroniche

Esteriormente può sembrare un comune pannolone per anziani ma in realtà SIMsystem ha un funzionamento interno di tipo elettronico. Il meccanismo alla base di queste mutande elettroniche gli permetterà in sostanza di inviare un sms e di monitorare l’incontinenza del paziente: in pratica un sensore a striscia inserito nell’indumento intimo rileva il grado di umidità, e dunque l’imminente rischio di continenza, ed invia subito un messaggio di testo ad infermieri e assistenti sul cellulare, sul cercapersone o direttamente, in maniera forse più imbarazzante, su un pagina del sistema nel pc.

Più nel dettaglio l’operazione è possibile perchè nelle mutande è inserita un Simbox che invia in tempo reale le informazioni rivelate e registrate dal sensore tramite sistema wireless (usando Zigbee) lasciando poi al server il compito di registrarle e decidere, a seguito della valutazione di determinati parametri, se il livello di gravità richieda o meno l’intervento di assistenti o infermieri.

Lo sviluppo tecnologico dunque riguarda solamente la prima parte dell’intervento, ovvero quella di allerta, mentre l’assistenza resta del tutto manuale e “all’antica”. I dati resteranno salvati sul pc in una cartella personale che gli addetti potranno stampare direttamente se necessario.

SIMsystem: pareri favorevoli e contrari

Philippa Lewis, direttrice della Simavita, detiene il brevetto dell’invenzione e conta grazie al suo utilizzo di ridurre i tempi necessari per occuparsi di casi di incontinenza nelle cliniche per anziani. Stando alle sue parole il lavoro nelle case di cura sarà snellito e ridotto fino alla metà grazie all’uso di questa tecnologia wireless. Alcune associazioni di consumatori puntano però il dito contro il prodotto ritenendo che violi la privacy dei pazienti e soprattutto che li metta in situazioni di possibile imbarazzo.

In molti hanno poi notato che in realtà lo sforzo della tecnologia dovrebbe essere mirato ad individuare un sistema per fermare l’incontinenza sul nascere e non solo ad allertare una volta che il problema si è verificato. Sta di fatto che durante il periodo di prova il pannolone elettronico ha convinto in molti e superato diverse critiche e che ora è un fatto sul mercato e non più un bizzarro progetto australiano. Vedremo se, oltre a far parlare di sé, si dimostrerà anche di qualche utilità.

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