La nuova frontiera dell’energia da biomasse

L’utilizzazione delle biomasse a fini energetici risulta essere uno dei principali strumenti per lo sviluppo ecosostenibile e per il rispetto del Protocollo di Kyoto.

La biomassa utilizzabile ai fini energetici è l’insieme dei materiali organici di origine vegetale e animale che possono essere utilizzati direttamente come combustibili ovvero trasformati in combustibili solidi, liquidi o gassosi.
Nelle biomasse rientrano:

    - essenze coltivate espressamente per scopi energetici;
    - prodotti delle coltivazioni agricole e della forestazione, compresi i residui delle lavorazioni agricole e della silvicoltura;
    - gli scarti dei prodotti agro-alimentari destinati all’alimentazione umana o alla zootecnia;
    - i residui non trattati chimicamente dell’industria della lavorazione del legno e della carta;
    - i prodotti organici derivanti dall’attività biologica degli animali e dell’uomo, come quelli contenuti nella “frazione organica” dei rifiuti urbani.

Poiché la quantità di anidride carbonica rilasciata in atmosfera dalle reazioni chimiche alla base della creazione di energia è pari a quella immagazzinata nel corso della vita dalla biomassa vegetale mediante la fotosintesi, la biomassa rappresenta una fonte energetica rinnovabile e a zero emissioni di CO2 e la creazione di energia da biomassa costituisce quindi uno strumento validissimo per il rispetto del protocollo di Kyoto e la riduzione dei “gas serra”
I processi di valorizzazione della biomassa sono numerosi ma i più utilizzati sono:

  • Combustione: è una tecnologia ovviamente consolidata ma è limitata ad alcune categorie di biomasse e produce in prima istanza calore che può solo in piccola frazione essere trasformato in energia elettrica
  • Biodigestione: consiste nella trasformazione controllata di parte della biomassa ad opera di batteri in gas combustibile (metano); può essre applicata solo a tipi particolari di biomassa e comunque lascia a valle il problema di smaltimento della biomassa trasformata (circa il 60%)
  • Gassificazione: trasformazione in assenza o carenza di ossigeno ad opera del calore della biomassa in gas (detto syngas) che può essere utilizzato a fini energetici; la gassificazione consente di aumentare la frazione di energia elettrica prodotta rispetto all’energia termica e soprattutto opera con processi più “puliti” che riducono drasticamente le emissioni dannose in atmosfera

Le attività di ricerca e sviluppo Del Consorzio Conaipe sulla gassificazione hanno portato a risultati molto incoraggianti soprattutto negli impianti di taglia medio piccola che portano ad una generazione energetica distribuita nel territorio evitando gli macro impianti che tanto impattano sul territorio stesso.

Negli impianti realizzati, e commercializzati dal Gruppo Quality Biomass, da un lato si è ottimizzata la gassificazione di biomasse di origine vegetale riuscendo a produrre in cogenerazione energia elettrica e termica con la massima frazione di energia elettrica (la più “pregiata”) e dall’altro è arrivati alla possibilità di gassificare biomasse di origine quanto più diversa, dalla sansa esausta alle deiezioni animali, dalla pollina alla parte umida del rifiuto solido urbano ……; la nuova frontiera della gassificazione è arrivare al trattamento del rifiuto solido urbano indifferenziato con processi energeticamente ed economicamente validi ma soprattutto senza emissioni nocive in atmosfera.

La remunerazione per 15 anni da parte del Gestore dei Servizi Elettrici dell’energia elettrica prodotta da biomasse con la tariffa incentivante di 0,28 eurocent a kwh conferma l’intenzione di incoraggiare la produzione di energia elettrica in rispetto de protocollo di Kyoto e rende anche economicamente molto remunerativa la realizzazione di questi impianti.

Per informazioni:
quality sun energie rinnovabili

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