L’Egitto e gli Emirati Arabi impegnati nel solare

L’Egitto aprirà il suo primo impianto di energia solare entro la fine di quest'anno per produrre energia elettrica a dirlo è stato il ministro Hassan Younis in un rapporto pubblicato pubblicato direttamente sul sito web del Ministero per le energie del Paese.

L'impianto sarà tra i quattro più potenti al mondo con una capacità di 140 megawatt, dice il rapporto.

Younis aveva detto in precedenza che l'impianto gestito dal governo a sud del Cairo sarebbe stato collegato alla rete nazionale visto che l'Egitto vuole tentare di raggiungere l’ obiettivo di produrre il 20 per cento del fabbisogno energetico grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili entro la fine del 2020 mentre le riserve petrolifere del paese e le riserve di gas dovrebbero garantire energia non rinnovabile f per tre anni in più secondo le stime.

La scorsa settimana un altro paese del Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti, ha dichiarato che sta costruendo "il più grande impianto del mondo" ad energia solare concentrata.

Masdar di proprietà dello Stato negli Emirati Arabi Uniti ha detto che la compagnia petrolifera francese Total e la spagnola Abengoa Solar sarebbero soci in un progetto per costruire l'impianto da 100 megawatt in questione. Gli impianti di energia solare concentrata utilizzano specchi per riscaldare l'acqua per alimentare un generatore di vapore che produce energia elettrica, un metodo abbastanza semplice da dire, ma che ha sotto un’elevata tecnologia. Non è semplice infatti garantire la minor dispersione possibile di calore da convogliare per la produzione di energia. Qualcosa si muove anche nei Paesi ricchi del mondo Arabo a favore dell’energia “Verde” dimostrando che il problema energetico è di tutti, nessuno escluso. (da Physorg)

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