L’invasione delle fotocamere e videocamere con touchscreen

Le fotocamere e videocamere con touchscreen sono sempre più numerose, anche grazie alla riduzione dei costi nel produrre questa tecnologia. Come molti di voi sapranno, un touch screen è un display elettronico che rileva la presenza e la posizione di un contatto all'interno dell'area di visualizzazione. Molti utenti, però, non apprezzano i video touchscreen, perché sono meno intuitivi e consumano molta batteria.

Touchscreen sì, touchscreen no…

Le fotocamere e videocamere con touchscreen sono sempre più diffuse. Molte opzioni, una volta erano affidare ai tasti. Oggi, invece, richiedono di interagire con lo schermo vero e proprio.

Ad esempio si devono scorrere le foto con il semplice tocco di un dito. Anche la messa a fuoco funziona con il touch. Bisogna ammettere, comunque, che non tutti gli utenti sono contenti di questo cambiamento.

Ma come funziona il touch screen? Un touch screen è un display elettronico che rileva la presenza e la posizione di un contatto all'interno dell'area di visualizzazione. Ciò significa che lo schermo reagisce toccandolo con un dito. Il touch screen può ovviamente percepire anche altri oggetti, come uno stilo. Il touchscreen permette di interagire direttamente con ciò che viene visualizzato, anziché tramite un cursore controllato da un mouse o da un touchpad.

Panasonic ha appena lanciato un nuovo modello, la Panasonic Lumix DMC-GF2. Il suo predecessore, il GF1, aveva alcune funzioni sulla parte superiore e un sacco di pulsanti sul retro. Queste caratteristiche sono ormai andate perse e sono state sostituite con un touchscreen sul GF2.

Ora, per accedere alle funzioni della telecamera, potrebbe essere necessario toccare lo schermo con un dito, ma questo è meno intuitivo di sfogliare un quadrante o premere un pulsante. Poi ci sono alcune fotocamere compatte in cui mancano completamente i tasti sul retro. Alcune di queste richiedono addirittura di fare lo zoom con il touchscreen, e questo è ancora meno intuitivo, e forse un po’ scomodo.

Gli schermi touch hanno alcuni svantaggi. Già di per sé le fotocamere con LCD sono meno precise di quelle analogiche. Questo è il motivo per cui i fotografi amano ancora fare fotografie con macchine analogiche. O anche quando usano le fotocamere con LCD, non usano mai lo zoom automatico o funzioni di questo tipi. Ma con il touch screen, le cose sono anche peggio.

Per prima cosa toccare continuamente lo schermo porta spesso a sporcarlo e a non vedere bene. Poi non bisogna dimenticare che lo schermo LCD unito alla tecnologia touch consuma tantissima batteria, costringendo a ricaricare la macchina fotografica e la videocamera molto spesso. Che poi è lo stesso problema che conosce bene chi ha un iPhone. Per risolvere questa situazione, le videocamere vengono sempre dotate di batterie a lunga durata, ma non sempre questo è sufficiente.

I motivi dell’invasione di touchscreen

Probabilmente molti produttori stanno mettendo il touchscreen nelle nuove fotocamere perché è di moda in questo momento e perché è sempre meno costoso da produrre.

Anche Kodak ha introdotto la nuova videocamera Kodak Playtouch, con uno schermo touchscreen da tre pollici e un moderno design compatto.

Canon, invece, ha lanciato Legria Hf M306, una videocamera compatta con display LCD touchscreen da 2.7 pollici e una risoluzione di 211.000 pixel, modalità Smart Auto, modalità Video Snapshot.

Come si può notare, gli schermi touchscreen sono sempre di circa 3 pollici: d’altronde, il touchscreen richiede misure adeguate per poter schiacciare i “tasti” adeguati. Inoltre, anche se lo schermo è più grande, lo spazio viene recuperato dalla mancanza di altri tasti che erano presenti nelle videocamere classiche.

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