Memoria organica e memorie flash

L'università di Tokyo ha recentemente annunciato lo sviluppo di una "organic flash memory", una memoria che ha la stuttura base simile a quella di una flash memory ma ha la peculiarità di essere invece costituita da materia organica. Su questa innovativa e particolarissima memoria i dati potranno essere riscritti oltre 1.000 volte, i voltaggi di cancellazione e scrittura saranno di 6V e 1V.

Questa memoria organica con la sua flessibilità potrà essere utilizzata per molteplici funzioni, i suoi sviluppi sono innumerevoli e straordinari. La memoria organica è stata sviluppata da un team di ricerca guidato da Takeo Someya e Tsuyoshi Sekitani, professori e ricercatori al dipartimento Electrical Engineering and Information Systems dell'Università di Tokyo.

Il gruppo di ricerca ha utilizzato un foglio di resina di poliestere molto particolare chiamato (PEN), il foglio è flessibile e l'università a confermato che puo essere curvato fino a che il raggio di curvatura raggiunga i 6mm senza subire danni meccanici o elettrici. Alla memoria è stato applicato uno speciale sensore di pressione in modo tale da imprimere la configurazione del foglio e far si che tenda sempre a ritrovarla. Una tecnologia non cosiì recente come si potrebbe pensare dato che lo scienziato Americano Jacque Fresco, visionario profeta di un futuro non troppo lontano con il suo Venus Project in Florida, la propose già qulche anno fa, proponendone l'applicazione su grande scala e in vari ambiti.

Perchè memoria organica

La nuova memoria è chiamata organica perchè equipaggiata con un "floating-gate" transistor usato anche nelle memorie flash a base di silicio. In particolare il substrato del PEN è costituito da elettrodi di alluminio (Al) e d'oro (Au). Il nastro che isola è fatto usando un auto assemblato strato (SAM), fatto di una specie di acido fosforico con una catena del gruppo alcalino (CH2-CH2-CH2-...), con aggiunta di AIOx. Il SAM è sottile 2nm. Gli scienziati sono riusciti a superare i problemi delle memorie flessibili precedenti basate su materiali ferroelettrici e che richiedevano consumi alti, il cui voltaggio era di 20V e non di 6V e avevano inoltre problemi e divenivano instabili a contatto con l'aria, ora sono al lavoro per cercare di aumentare il limite maggiore di questa nuova invenzione ossia la sua incapacità di mantenere i dati per più di un giorno.

Applicazioni delle memorie organiche

Innumerevoli risulteranno le possibili applicazioni alle quali questo straordinario materiale potrebbe essere applicato una volta risolti i problemi. Molte porte si aprirebbero anche nel mondo comune e non solo in quello della scienza pura: come per esempio la telemetria della pressione delle gomme o i dati immagazzinati nella scarpe per sapere esattamente il percorso che si è effettuato e mille impieghi, sia pratici nella vita di ogni giorno che applicabili a realtà scientifiche molto più complesse.

Le memorie flash, che grazie alla loro solidità data l'assenza di parti in movimento, infatti tutto è elettronico al contrario per esempio invece degli hard drive, e in futuro quelle organiche sono una grossa fonte di guadagno per molte grandi corporation come Sandisk, Toshiba o Samsung, le vendite di prodotti legati a questa tecnologia sono salite vertiginosamente e continueranno a farlo. Questo garantisce un continuo investimento, da parte di molte aziende, nello sviluppo di questa tecnologia destinata a cambiare, speriamo in meglio molte nostre abitudini.

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