Nuove speranze per il cuore con la valvola aortica TAVI

La valvola aortica TAVI viene utilizzata per i pazienti che soffrono di una grave stenosi aortica e che sono troppo anziani o troppo gravi per poter subire l’intervento a cuore aperto, che viene normalmente prescritto in questi casi. L’uso della valvola aortica TAVI ha prodotto una riduzione della mortalità del 20 per cento nel campione che si è sottoposto alla sperimentazione, condotta all’Università di Stanford.

Come funziona la valvola aortica TAVI

L'impianto della valvola aortica TAVI (Transcatheter aortic-valve implantation) si effettua nei cuori dei pazienti che hanno una grave stenosi aortica e sono troppo malati o troppo anziani per la chirurgia a cuore aperto. La valvola è stata oggetto di uno studio che sarà pubblicato nel New England Journal of Medicine.

Il procedimento utilizza la valvola Edwards SAPIEN, che costa circa 20.000 $ ma non è ancora disponibile in commercio negli Stati Uniti e non ha l'approvazione della Food and Drug Administration. La valvola è fatta di uno stent in acciaio inossidabile e di un pericardio di mucca.

La procedura, che dura circa due ore, prevede l'inserimento di un catetere attraverso l'arteria femorale dall'inguine. Il catetere viaggia attraverso l'aorta fino al cuore e attraversa la valvola aortica, in cui viene inserita la nuova valvola.

L'intero processo, a partire dalla selezione dei pazienti, è un lavoro di squadra importante che coinvolge il cardiologo, i chirurghi cardiovascolari, gli anestesisti. Si utilizza l'ecocardiografia transesofagea e la fluoroscopia per guidare il posizionamento della valvola e l’impianto, senza dover effettuare un taglio sul petto.

La valvola cardiaca è fatta scivolare sopra un palloncino sul catetere. Dopo che la valvola è stata posizionata attraverso la valvola aortica malata, il palloncino viene gonfiato con soluzione salina e la valvola aortica TAVI si espande, schiacciando la valvola malata per consentire al cuore di pompare sangue al corpo molto più efficace.

"Questa innovazione è emozionante perché non solo salva le vite ma è anche un importante cambiamento di paradigma medico," hanno detto Craig D. Miller, e Thelma e Henry Doelger Professore di Chirurgia Cardiovascolare presso la School of Medicine dell'Università di Stanford e uno degli autori principali dello studio.

La sperimentazione sulla valvola aortica TAVI

Lo Stanford University Medical Center è stato uno dei 21 enti a partecipare allo studio, noto come il Trial Partner. Lo studio è stato sponsorizzato dalla Edwards Lifesciences Corp., con sede a Irvine, in California, che progetta, produce e commercializza valvole cardiache e tessuti.

Hanno partecipato alla sperimentazione sulla valvola aortica TAVI un totale di 358 pazienti con grave stenosi aortica, una patologia cardiaca caratterizzata da ostruzione della valvola aortica a causa di calcificazioni. I pazienti a cui è stata diagnosticata la malattia, soffrono di fiato corto, fatica e insufficienza cardiaca. La cura per molti pazienti con questa condizione sarebbe la chirurgia a cuore aperto per sostituire le valvole del cuore malato. Ma questa non è un'opzione realistica per i pazienti selezionati per questo studio, che erano troppo malati o troppo anziani per sottoporsi all'operazione. Per loro, lo standard di cura sarebbe stato la terapia medica.

Ad un anno dalla sperimentazione, era morto “solo” il 30,7 per cento dei pazienti che avevano ricevuto la sostituzione della valvola con una valvola TAVI, contro il 50,7 per cento di coloro che avevano ricevuto terapia medica standard.

"Il risultato più impressionante dello studio sulla valvola Tavi è la riduzione del 20 per cento della mortalità", ha detto William Fearon, professore associato di medicina cardiovascolare a Stanford, che ha partecipato allo studio. "Ma al di là del solo beneficio di sopravvivenza, il miglioramento della qualità della vita dei pazienti in base al loro sintomi e la loro capacità di recupero è enorme".

Lo studio ha mostrato però che i pazienti hanno pagato un prezzo alto per la procedura, ha detto Miller. I pazienti che hanno il dispositivo impiantato hanno subito più alti tassi di ictus: 5 per cento contro l'1 per cento. Avevano anche complicazioni vascolari più gravi, 16 per cento contro l'1 per cento, e sanguinamenti a causa delle dimensioni del catetere.

Studi futuri sono previsti per determinare la durata delle valvole TAVI, e per stabilire se questa procedura può essere utile in altre modalità a minor rischio e con pazienti più giovani per i quali la chirurgia a cuore aperto è di solito un'opzione a basso rischio e durevole.

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Una risposta

  1. Avatar photo @Facebook 6 Ottobre 2010

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