La prova pratica “rimanda” le auto elettriche

C'era molta attesa per la pubblicazione dei test condotti dai guidatori sulle auto elettriche, le cosiddette e-car. I test sono stati effettuati sul lungo periodo in modo da valutare in modo preciso le prestazioni.

Ci aspettavano risultati del tutto diversi da quelli emersi: infatti, per quanto riguarda la variazione nella guida e i consumi energetici ci sono state brutte notizie. La colpa delle basse prestazioni delle e-car auto elettriche sembrano derivare dalla batteria dell'auto, la parte debole di queste macchine. Niente di nuovo sotto il sole: già le case produttrici delle batterie non hanno mai nascosto questo fatto: la tecnologia necessaria a far muovere una macchina ecologica è ai primi passi, non si po' chiedere anche che li compia velocemente. Ci vorrà almeno un periodo di dieci anni perché la batteria dell'auto ecologica permetta di raggiungere prestazioni paragonabili a quelle delle vetture a carburanti convenzionali.

Gli automobilisti bocciano le e-car

I conducenti che hanno partecipato ai test dichiarano che le prestazioni delle macchine ad alimentazione a batteria si riducono in modo netto se la vettura deve viaggiare in condizioni di carico pesante. Qui, la prima sorpresa: i valori rilevati sono di gran lunga distanti da quelli dichiarati dal produttore della e-car. Un esempio su tutti: la e-Mini, prodotta da BMW, non raggiunge i 160 km/h quando la casa dichiara che possa raggiungere i 250 km/h.

Altro problema: la batteria dell'auto sembra risentire delle temperature rigide. Infatti, secondo quanto riportano i guidatori, nelle giornate fredde, utilizzando la e-car con il riscaldamento in funzione, la batteria perde potenza e la vettura elettrica non raggiunge neppure i 100 km/h.
Con il caldo non va meglio: infatti, il sofisticato sistema di pompe e di ventilatori necessario per tenere le componenti elettriche alla giusta temperatura riducono notevolmente le prestazioni oltre ad aumentare il consumo.

Quanto tempo per ricaricare la batteria!

Se avete una macchina con il motore a scoppio, come quelle che tutti noi abbiamo, nel momento in cui finite il carburante non vi rimane altro che fermarvi al primo distributore e in pochi minuti fare il pieno e ripartire.
Per chi, invece, possiede una e-car, dimenticatevi tempi stretti per ripartire: prendendo ad esempio sempre i dati relativi alla e-Mini, il tempo necessario per ricaricare completamente la batteria è stato di circa 12 ore con una normale presa di corrente standard!! Con una presa di corrente trifase il tempo è sceso di circa 5 ore, comunque impensabile e impraticabile per un uso domestico e quotidiano.

Il costo medio di energia elettrica calcolato per ruota non è inferiore a quello di una vettura alimentata a diesel. L'esempio è sempre quello della e-Mini, ormai campione del nostro post. Questo ulteriore dato negativo sembra costringere a ripensare la e-car che non è, per il momento, più economica di una macchina che viaggia con carburanti convenzionali.

Ma la domanda è la seguente: se fossimo stati a fare i conti delle spese, saremmo mai andati sulla luna? Certo, la e-car per adesso non è particolarmente accessibile ma vale la pena investire nel futuro e nel minore inquinamento. Nonostante le delusioni dei primi dati dei test condotti su lungo periodi è sempre un bene proseguire nello sviluppo, ricerca e realizzazione di azionamento alternative.

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Una risposta

  1. Avatar photo Agutu 11 Dicembre 2009

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