La realtà digitale è molto più reale tramite i dispositivi DataBot

Siamo ancora troppo distanti dal mondo digitale con cui giornalmente interagiamo e la nostra percezione della realtà digitale è limitata ad una decodifica grafica prodotta dallo schermo del computer. Ma grazie ai dispositivi DataBot il mondo di Matrix avrà un peso ed una dimensione anche nel nostro, scopriamo come.

Siamo ancora molto lontani dall'essere i prescelti in grado di vedere il vero aspetto di Matrix come nella immagine sopra, ma grazie ai dispositivi che stiamo per presentare avremo un modo per percepire il peso e la dimensione di oggetti digitali tramite peso e dimensioni fisiche reali.

Il modello del dispositivo mostrato nella figura sottostante realizza una idea molto originale dovuta a Jan Barth e Roman Grasy,

in pratica tramite un servomotore che agisce sulla sfera del mouse lo spostamento dello stesso viene reso più o meno agevole in base alla dimensione in byte del file o dei dati che trasciniamo con il mouse. Un prototipo del suddetto dispositivo è mostrato nella figura sottostante.

Come si vede è necessario portare un ulteriore cavo per i segnali di controllo del servomotore.

Un altro modo per rendere più fisica la percezione dei dati digitali consiste nella realizzazione di una chiavetta USB le cui dimensioni crescono fisicamente (la chiavetta si allunga) in base alla quantità di dati contenuti in essa. Un modello di tale dispositivo, sempre dovuto agli autori citati sopra è mostrato nella figura sottostante.

Ancora una volta tramite servomotore due parti scorrevoli dell'involucro vengono spostate in base alla quantità di dati contenuti sul dispositivo di memoria ed utilizzando dei LED si può rendere più percepibile la velocità di trasferimento dei dati variando la frequenza di intermittenza del LED. Un prototipo è mostrato nella figura sottostante.

I modelli ed i prototipi mostrati sopra sono stai progettati e testi tramite il software VVVV ed Arduino.

L'idea alla base è carina, simpatica, da far bella figura con gli amici, ci giochi qualche volta e poi... ti rendi conto che non serve a molto, anzi, a ben pensarci più essere più un male che un bene.

Tanto per cominciare oggi tutti i mouse sono ottici, quindi l'idea del mouse con il servomotore che rallenta la sfera per il movimento non è molto felice.

Per quanto riguarda la chiavetta l'aggiunta di un servomotore aumenterebbe dimesioni, costi e fragilità del dispositivo. L'aggiunta di parti meccaniche è sempre un problema nei dispositivi elettronici a meno che non si tratti di dispositivi integrati (MEMS) ma non è questo il caso.

Quindi, dopo un iniziale entusiasmo, che si evince anche dalla prima parte dell'articolo, ad una più attenta riflessione questi dispositivi sono sicuramente di grande impatto ma di scarsa praticità. Con le dovute modifiche tali idee potrebbero trovare qualche applicazione nel sottore videoludico ma in ogni caso si dovrebbe ridurre al minimo l'uso di parti meccaniche, pensate a che utilità avrebbe il controller della Wii se invece dei sensori integrati MEMS fosse basato su giroscopi ed accelerometri meccanici  l'immagine sottostante rende l'idea...

nes_coffee_table.jpg

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2 Commenti

  1. Avatar photo Ionela 1 Settembre 2011
  2. Avatar photo mr.bovetti 27 Marzo 2013

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