Un robot che scrive basato su microcontrollore PIC

Costruire un robot che scrive non è difficile. Certo, siamo ancora lontani dai risultati ottenuti da un essere umano, soprattutto quando si realizzano dei robot fai da te. Ma non per questo la soddisfazione è minore nel vedere un robot costruito con le proprie mani che inizia lentamente a scrivere una parola, una lettera dopo l’altra. E’ necessario procurarsi pochi semplici strumenti e si può cominciare con il lavoro, aggiungendo un po’ di creatività.

Qualche esempio di robot fai da te

Come costruire un robot che scrive? In queste righe si spiegherà uno dei modi più semplici per ottenere questo risultato. Il robot che scrive basato su un microcontrollore PIC può ad esempio disegnare con una penna. Scrivere per un robot è molto difficile, anche se i bambini imparare molto presto a scuola. Ma si sa che il cervello umano è molto complesso, e che la mano è uno “strumento” assai raffinato.

Si tratta di un robot che trasporta un disco di carta. Il programma è scritto intorno al bordo del disco con un pennarello nero, come un codice a barre.
Il disco viene portato dal robot un po’ come la musica sta su un leggio. Viene portato su uno degli assi del robot, che lo fa ruotare in modo che il codice passi davanti a una semplice penna luminosa.

Questo meccanismo funziona tramite un relè che inverte il motore e guida gli altri assi. Nel mezzo c’è un pennarello, che traccia un disegno semplice secondo il programma. Un disco di circa 3 centimetri di diametro è abbastanza grande.

Si può anche creare qualcosa di più complesso, come un robot che scrive che utilizza una memoria elettronica per memorizzare il programma che esegue la scansione ruotando una volta sul disco di carta, e vi è una penna che punta verso il basso la luce alla fine. Viene poi premuto un interruttore di lettura e scrittura e un pennarello posto nel portapenne situato tra i due assi viene attivato dal robot che lo usa a seconda del programma che ha memorizzato dal disco di carta. Come per il robot precedente, solo uno dei motori inverte.

Un terzo robot può essere costruito in modo che utilizzi la scansione del codice per attivare un trasmettitore di una radio a canale singolo preso da un’auto economica. In questo caso non c’è un supporto della penna e c’è solo una ruota che va da sola in tondo. Il terzo punto è il bilanciamento fornito dalla penna ottica. Il segnale può essere ricevuto da una semplice scritta in codice morse o da un robot simile ai primi due ma che lavora con un ricevitore radio.

Cosa muove il robot che scrive

Tutti questi tipi di robot possono essere costruiti utilizzando i motori walkman o motori Mabuchi solari; questi ultimi sono molto buoni e molto più semplici da usare. Se sono guidati da una singola batteria AA l'effetto della fluttuazione di tensione è ridotto al minimo. I migliori risultati sono ottenuti utilizzando un singolo ingranaggio a vite senza fine. Questi robot che scrivono sono controllati da un microcontrollore PIC, i cavi sono delle alternative per il collegamento ad un PC.

Infine, si può costruire un robot che scrive che utilizzi due canali di controllo per guidare a sinistra o a destra, ma anche avanti e indietro e che possa alzare o abbassare la sua penna. Lo fa usando la penna come la punta di un compasso. La penna è montata su un braccio oscillante che può essere sollevato in modo che la penna possa scrivere, tenendo entrambe le ruote del robot sul terreno. Questo permette di tenere la penna ferma quando il robot si muove, o anche di scrivere in maiuscolo, staccando la penna dal foglio dopo ogni lettera. Anche se questi robot possono avere una grafia abbastanza leggibile, è consigliabile farli procedere con una bussola elettronica. Questo elimina tutti i problemi di progettazione e alza il limite di velocità in modo che il costo aggiuntivo ne valga la pena.

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