Il ruolo della tecnologia ad Haiti

Tutti abbiamo purtroppo in mente le immagini del disastroso e maestoso terremoto che ha colpito Haiti il 12 Gennaio scorso che ha raso al suolo la capitale, Port-au-Prince: in questo terribile scenario la tecnologia ha contribuito grazie all’intervento delle più note aziende del settore che, mettendo da parte rivalità e concorrenza, hanno organizzato servizi di donazioni tramite sms, mappe telematiche, siti web, wiki e quanto altro.

Vediamo allora in che modo si configura esattamente l’aiuto della tecnologia ad Haiti.
Akhtar Badshah, Senior Director Global Community Affairs-Microsoft Corporation, ha confermato che la tecnologia è alla base dell’organizzazione degli aiuti indirizzati ad Haiti, a seguito del terremoto, e del coordinamento del personale sul posto.

Lo scopo primario è quello di mettere la tecnologia al servizio delle organizzazioni umanitarie, oltre ovviamente al contributo economico (Microsoft ha donato 1,25 milioni di dollari).

Anche Cisco e Intel stanno collaborando in questo progetto, perché in queste situazioni, come è giusto e naturale che sia, non può esistere concorrenza.
Per il coordinamento degli aiuti sul posto è fondamentale ristabilire i collegamenti internet tra le diverse agenzie operanti ad Haiti.
Google, oltre ad una donazione di un milione di dollari, ha messo a disposizione il suo sistema di mappe on line per permettere ai tecnici di usufruire degli strumenti tecnici più raffinati e garantire così una miglior valutazione dell’entità dei danni a livello generale e un ottimale coordinamento degli interventi.

Le informazioni dal satellite possono ad esempio evitare intasamenti delle strade in caso di emergenza. Anche Ushahidi, un altro strumento on line ideato per monitorare la situazione violenta post elezioni in Kenya nel 2008, sta usando mappe per coordinare gli aiuti. Quest’ultimo sta inoltre raccogliendo informazioni tramite sms e email.

Il gigante di Internet ha inoltre creato un sito web per mettere in comunicazione potenziali volontari con organizzazioni impegnate in via diretta, come la Croce Rossa Umanitaria e Medici Senza Frontiere. Google ha inoltre collaborato con Yahoo e Microsoft per realizzare un wiki chiamato CrisisCommons.org. Apple, ha dato la possibilità agli utenti di effettuare donazioni tramite iTunes per un minimo di 5 dollari. Anche le compagnie telefoniche, non solo americane ma a livello internazionale, hanno reso possibile la donazione tramite sms (in Italia per donare 2 euro il numero è 48541).

Le maggiori compagnie telefoniche americane inoltre, quali AT&T e Verizon, hanno annunciato la raccolta di fondi per ricostruire le infrastrutture necessarie per le comunicazioni per poter garantire telefonate gratuite verso Haiti.
“Yele” e “Help Haiti” sono tra i topic più seguiti su Twitter. Julius Genachowski, a capo della Commissione Federale USA delle Comunicazioni, ha sottolineato come sia fondamentale mantenere alto il livello del sistema comunicativo nel Paese colpito dal terremoto.

Telecom Senza Frontiere sta per lanciare un nuovo network per permettere telefonate gratuite di due minuti da Haiti verso i parenti in ogni parte del mondo. In internet inoltre diversi siti stanno pubblicando immagini e foto utili per poter riunire parenti delle vittime e famiglie disperse. Foto a questo scopo sono state pubblicate anche sul New York Times. Una tecnologia che ha davvero un ruolo attivo.

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