Satellite CryoSat pronto per la missione Esa sullo studio dei ghiacci

Dopo la conclusione della riprogettazione del satellite CryoSat, la missione sullo studio dei ghiacci è stata ufficialmente trasferita alle squadre operative. Questa pietra miliare segna l’inizio della vita operativa del satellite, che dovrà fornire dati sullo spessore del ghiaccio per capire l’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente polare. La cerimonia per la consegna del testimone è avvenuta il 19 novembre presso lo European Space Research and Technology Centre (ESTEC) in Olanda ed ha sancito il passaggio della responsabilità della missione dal Project Manager del satellite CryoSat, Richard Francis, al Mission Manager Tommaso Parrinello.

Inizia una nuova era del satellite CryoSat

Il satellite CryoSat è stato ricostruito dopo la perdita del primo CryoSat durante il lancio nel 2006. La nuova missione, iniziata con il lancio in Aprile, ha da poco completato la fase di commissioning (cioè quella iniziale), grazie alla quale si è potuto testare che il satellite, gli strumenti, il recupero dei dati e la procedura di elaborazione dei dati fossero in perfetto stato.

Il satellite CryoSat si trova in orbita polare, raggiungendo la latitudine di 88°. Questa orbita lo porta più vicino ai poli rispetto ai precedenti satelliti di osservazione della Terra, coprendo ulteriori 4.6 milioni di Kmq (un’area più vasta di tutti e 27 i paesi dell’Unione europea messi insieme).

Finito il periodo iniziale, la missione è entrata nella sua fase cruciale e comincerà ad inviare dati vitali alla comunità scientifica riguardo lo spessore dei ghiacci.

Il controllo del satellite CryoSat passa a Tommaso Parrinello

Con l’incarico assunto Tommaso Parrinello si occuperà delle operazioni di manutenzione e di invio ed elaborazione dei dati. Il satellite CryoSat continuerà ad essere monitorato, operato e controllato dal Flight Operations Segment presso lo European Space Operations Centre (ESOC) dell’ESA di Darmstadt, in Germania.

L’importanza della missione del satellite CryoSat

Il satellite CryoSat rappresenta la prima missione europea dedicata allo studio dei ghiacci della Terra. Il satellite porta un sofisticato radar altimetro che può misurare lo spessore del mare di ghiaccio fino ai centimetri ed è anche in grado di monitorare i cambiamenti negli strati di ghiaccio, in particolar modo intorno ai bordi dove gli iceberg prendono vita partendo dai vasti strati di ghiaccio che coprono la Groenlandia e l’Antartide. Insieme alle informazioni sull’estensione dei ghiacci, queste misurazioni sul cambiamento dello spessore mostreranno come il ghiaccio della Terra sta mutando e alla fine porterà ad una migliore comprensione del rapporto tra ghiaccio e cambiamento climatico.

Questa missione non rappresenta un traguardo solo per il satellite CryoSat, ma anche per il programma dell’ESA per l’osservazione della Terra. Dopo la missione di gravità di GOCE e quella dell’acqua di SMOS, CryoSat rappresenta la terza missione di esplorazione della Terra a diventare operativa in orbita.

Il futuro delle missioni di esplorazione terrestre

Dando uno sguardo al futuro, ci sono una serie di missioni, incluse la SWARM che esplorerà il campo magnetico terrestre e la famiglia di satelliti sentinelle che verranno utilizzati per il programma di monitoraggio globale per la sicurezza dell’ambiente, che sono in vari stati di sviluppo e che verranno lanciate nei prossimi anni a venire.

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