Satellite Glory: il team del satellite Glory ha superato gli ostacoli ingegneristici

Il satellite Glory ha procurato agli ingegneri non pochi problemi, visto che hanno dovuto affrontare e superare una serie, unica negli anni recenti, di difficoltà mentre preparavano il lancio della nuova missione della Nasa per il monitoraggio del clima. Ora che l’ingegneristica ha cominciato a prendere forma, il team sta per raggiungere le fasi finali di uno sforzo non previsto, ma che alla fine porterà al lancio del satellite Glory.

I lavori per ultimare il lancio del satellite Glory

Perle poche dozzine di ingegneri che lavorano alla missione, il compito comincia ogni mattina con una e-mail dell’ingegnere meccanico della Nasa Michael Bruckner. Questa arriva sempre tra le 9 e le 10 e l’oggetto non cambia mai: "Glory I&T Daily Status." L’espressione I&T, in questo caso, non sta per Information and technology; Bruckner infatti si riferisce a Integration and Test (Integrazione e test), un termine che gli ingegneri utilizzano per descrivere il lavoro di dadi e bulloni per preparare il satellite Glory alle condizioni estreme dello spazio. Il nome della missione, Glory, non viene da una esplosione di vanteria, ma è piuttosto il nome di un particolare arcobaleno.

Sin dal giorno dei programmi mercurio e Apollo, generazioni di bambini degli Stati Uniti hanno sognato di costruire razzi e di spedirli nello spazio . Decenni dopo, ingegneri esperti hanno trovato il modo di farlo regolarmente, nonostante il compito resti ancora estremamente complicato.

Bruckner parla del lancio del satellite Glory

Bruckner parla della missione: ‘Di solito si sente parlare di noi solo se ci sono stati degli errori. Per i voli spaziali con equipaggio sono gli astronauti che si prendono il merito delle operazioni, mentre per i satelliti, che non hanno equipaggio, come Glory, sono di solito gli scienziati che compaiono sulle prime pagine delle riviste e dei quotidiani. Ma la realtà è che ogni missione spaziale inizia, o finisce, con l’ingegneristica.

Il satellite Glory e i retroscena

Per capire meglio cosa si cela dietro la preparazione della missione del satellite Glory, sono stati estrapolati, dalle e-mail di Bruckner, alcuni esempi di quello che in inglese viene detto Alphabet soup (cioè minestra di lettere, una metafora per l’abbondanza di abbreviazioni e di acronimi). Vediamoli.
"Moved APS to TVAC."
"Completed TIM EMI testing."
"Performed PIP troubleshooting."
"Conducted SADA deployment Test #1."
APS è lo strumento scientifico principale di Glory, l’Aerosol Polarimetry Sensor, un dispositivo che dovrà misurare la forma e la composizione dei gas trasportati dall’aria. TVAC, invece, sta per Thermal Vacuum, uno dei più importanti tra i vari tipi di test ambientali che gli ingegneri usano per essere sicuri che il loro hardware sia pronto per lo spazio. Di solito, questo comporta un ripetuto riscaldamento e raffreddamento di un componente del satellite Glory (o in alcuni casi l’intero satellite) in una camera a vuoto che simula il rapido cambiamento di temperature che si verifica nello spazio tra il giorno e la notte.

TIM è la Total Irradiance Monitor, un altro importante strumento di Glory, che osserverà i cambiamenti nel sole che potrebbero influenzare il clima della Terra.
EMI, infine, sta per una serie di test i quali assicurano che una componente può resistere ad un ambiente elettromagnetico.

Leggi la seconda parte: Il team del satellite Glory supera gli ostacoli ingegneristici

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