Scoperte scientifiche del 2009 Parte 1/2

La scienza è come una macchina in movimento continuo e si presenta come un’attività in costante evoluzione proponendo di volta in volta studi ed invenzioni più o meno interessanti e convincenti: anche l’anno appena trascorso ha portato diverse novità in campo tecnologico e scientifico, ecco dunque di seguito una lista di quelle che potrebbero essere selezionate come le 10 scoperte scientifiche del 2009 più all’avanguardia.

Scienza vuol dire guardare avanti ma il 2010 è iniziato da poco ed è inevitabilmente anche tempo di bilanci.
Ovviamente, come per ogni classifica, le posizioni sono opinabili e discutibili: questa valutazione cerca di tener conto dei diversi settori in cui la scienza opera.

Decimo posto: conferma dell’elemento 114

Per la seconda volta nella storia dell’uomo nel 2009 un team di scienziati in un laboratorio degli USA è riuscito a riprodurre un esperimento per creare l’elemento 114. Il primo tentativo riuscito 10 anni prima è stato attribuito al Joint Institute for Nuclear Research, in Russia, anche se il risultato finale in quel caso era rimasto in dubbio. Sebbene infatti gli sforzi del team russo erano stati soddisfacenti, i risultati avevano un grande limite: ogni atomo durava infatti solo decimi di secondo.

L’augurio era che in futuro si sarebbe riusciti a ricreare questo elemento superpesante, facendolo però durare più a lungo e la sfida è stata accolta dagli USA, nel laboratorio Lawrence Berkeley National Laboratory.

Sappiamo infatti che gli elementi superpesanti non si trovano in natura e la loro caratteristica principale è proprio la breve durata. 114 è il numero dell’elemento sulla tavola periodica e corrisponde al numero di protoni nel nucleo. L’importanza di questo elemento per i fisici nucleari sta nella possibilità di sfruttarlo per ricreare la cosiddetta “Isola della Stabilità”, ovvero isotopi di elementi artificiali di lunga durata.

Nono posto: Vaccino per la febbre di Dengue

Non tutti la conoscono, ma la febbre di Dengue è una piaga che ogni anno uccide 230 milioni di persone. Alcuni ne avranno sentito parlare come della “febbre spacca ossa”: si tratta di un’infezione acuta, ad alta mortalità, trasmessa tramite la puntura di una zanzara. Nel 2009 sono stati sviluppati diversi studi, la cui vera efficienza sarà nota per il 2012.
L’esperimento apparentemente più promettente è quello che utilizza per il vaccino delle proteine prodotte da tutti e 4 i tipi di febbre Dengue.
Quattromila bambini in Thailandia sono stati vaccinati.

Ottavo posto: Il sensore che riconosce l’odore del cancro

I ricercatori dell’Istituto di Tecnologia di Israele di Haifa hanno messo a punto un sensore che dovrebbe essere in grado di riconoscere in maniera precoce il cancro ai polmoni. L’esperimento scientifico sfrutta nano particelle d’oro per individuare composti volatili organici presenti nel respiro delle persone e che sono emesse dalle cellule maligne.

L’obiettivo è quindi quello di individuare, attraverso lo studio del respiro del paziente, in maniera precoce il carcinoma, quindi prima che questo risulti visibile dai raggi X. Il funzionamento del dispositivo è semplice e ricorda quello del test del palloncino per misurare il grado alcolico.

L’analisi del respiro per individuare il cancro ai polmoni era stata oggetto di studi precedenti ma gli strumenti presentati non funzionavano bene a livelli alti di umidità, il che rappresenta un grande limite perché il respiro umano stesso crea umidità.

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