Un sensore per il fiato per combattere il diabete

Un nuovo sensore per il fiato potrebbe aiutare i malati a tenere sotto controllo la propria malattia e permetterebbe di riscontrare delle anomalie nelle persone che non sanno di essere affette dal diabete o da altre malattie. Questo sensore, inventato da Perena Gouma della Stony Brook University, riconosce alcune particolari famiglie di gas, efficaci indicatori di malattie come il diabete e il tumore ai polmoni.

Un sensore per il fiato aiutarà nella diagnosi delle malattie

Un nuovo sensore per il fiato progettato da Perena Gouma potrà dare moltissime informazioni sullo stato di salute di un paziente. Si tratta di un nuovo dispositivo di nanomedicina che è stato costruito per monitorare i gas nell'aria espirata. Questa invenzione potrebbe aiutare le persone a controllare le proprie malattie di cui è a conoscenza, così come a individuare immediatamente quelle nuove. Questo almeno è il parere dei ricercatori della Stony Brook University.

"Questo è uno strumento diagnostico di analisi del fiato per il monitoraggio della malattia o delle funzioni metaboliche che possono essere usate per controllare i livelli di colesterolo, diabete e anche il cancro ai polmoni", ha detto il ricercatore Pereña Gouma, il cui lavoro “Nanosensor Device for Breath Acetone Detection,” appare nel numero di ottobre 2010 di Sensor Letters, rivista dell’American Scientific Publishers.

"Il cancro polmonare è un killer silenzioso che può essere rilevato solo quando è progredito enormemente. Ma nel respiro, possono essere identificati dei marcatori, che sono un segnale precoce".

Il dispositivo più conosciuto di analisi del fiato è naturalmente l'etilometro. Ma un unico respiro, che contiene diverse centinaia di composti, alcuni dei quali sono noti e spesso precoci indicatori di malattia, può dire molto di più sullo stato della nostra salute.

Come funzione il sensore per il fiato

Secondo Gouma, la svolta di questo nuovo sensore nanotecnologico per il fiato consiste nel fatto che è che è diventato abbastanza sensibile per target specifici di gas o di famiglie di gas. La sua ultima ricerca esplora l'individuazione di acetone, un gas importante per il monitoraggio del diabete. Attualmente, per controllare la malattia a questi livelli è necessario un esame del sangue, ma questo nuovo processo consentirà ai singoli individui di mettersi alla prova con una semplice respirazione nel dispositivo.

Ci sono oltre 300 composti nel fiato, alcuni dei quali sono riconosciuti come indicatori della malattia. L'unico modo per essere in grado di utilizzare tali indicatori è impostare i sensori per rilevare un gas particolare. "È qui che c’è stata la svolta nella tecnologia", spiega Gouma. "Siamo stati in grado per costruire sensori a basso costo che caratterizzano un gas particolare o di una particolare famiglia di gas e di riconoscerla rispetto a un’altra".

Questo significa che al fine di individuare una particolare malattia, devono essere identificati dei sensori specifici. "Per esempio, se l'ossido di azoto è importante per l'asma, siamo in grado di rilevare l'ossido di azoto. Se l’acetone è importante per il diabete, siamo in grado di rilevare l’acetone", osserva Gouma. "L’analizzatore di alcol nel respiro, che le persone conoscono molto di più, è invece non-selettivo."

Il progetto di ricerca di Gouma è stato finanziato dalla National Science Foundation ed è attualmente in fase di studio preclinico per l'utilizzo con pazienti affetti da diabete.

Questi risultati sul sensore di fiato sono il proseguimento del lavoro di Gouma sulla rilevazione di ammoniaca nell'aria espirata, che era stato pubblicato in IEEE nel gennaio 2010. In quello stesso numero, una squadra della University of Florida ha presentato un sensore in grado di rilevare il glucosio nel respiro e poi trasmettere i dati in modalità wireless.

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