Shuttle Discovery: il lancio del Discovery non avverrà prima del 3 Dicembre

L’ultimo lancio dello Shuttle Discovery è stato ritardato a non prima del 3 dicembre, stando al comunicato della Nasa, c’è bisogno di tempo per riparare la perdita di idrogeno. Sempre l’agenzia spaziale americana ha dichiarato che effettuerà al revisione e provvederà alle analisi e alla riparazione entro i prossimi cinque giorni e spera di poter ottenere un meeting decisivo per il lancio il lunedì 29 novembre. A questo punto il countdown per il lancio dal Kennedy Space Center non potrà iniziare prima del 30 novembre e di conseguenza il primo tentativo di lancio non potrà avvenire prima del 3 dicembre.

Il lancio del Discovery ritardato a causa di nuovi problemi

Gli ispettori della Nasa hanno scoperto questa settimana una quarta crepa sulle fasce di supporto del serbatoio di benzina esterno dello Shuttle Discovery.

Questa ultima crepa è stata trovata mentre i tecnici stavano rimuovendo della schiuma mentre ispezionavano le fasce di supporto dopo che era avvenuta la perdita di idrogeno. Insomma un guaio tira l’altro. Le crepe misurano circa 21 centimetri e si trovano con esattezza di fianco alla fascia di supporto e come se non bastasse si è scoperta anche una fessura di circa 7.5 centimetri.
Al fine di raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale entro l’ anno, il Discovery dovrebbe partire non oltre il 6 Dicembre, altrimenti dovrà aspettare fino a Febbraio, lo stesso mese previsto per l’ultimo viaggio in assoluto dello Shuttle (l’Endeavour questa volta). Dopo queste ultime missioni, la flotta sarà messa a riposo per sempre.

La missione del Discovery trasporterà un robot ed un modulo logistico

La missione di 11 giorni del Discovery che porterà 6 astronauti, è quella di portare sulla ISS un modulo di logistica pressurizzato chiamato Leonardo, che resterà attaccato in modo permanente alla stazione per offrire più spazio di magazzino. Con il suo ultimo lancio lo shuttle trasporterà anche il Robonaut 2, il primo robot simile ad un uomo che resterà sempre sulla stazione orbitante.

Qualche notizia sul Discovery

Lo Shuttle è stato mandato nello spazio per 38 missioni e la Nasa lo manderà in pensione dopo questo ultimo 39simo viaggio. Il Discovery si ritira come il più vecchio degli Shuttle ancora in attività, ma questa missione è stata finora flagellata da ritardi continui causati da maltempo e problemi tecnici di ogni tipo. Il Discovery, insieme agli altri due Shuttle (Atlantis e Endeavour), è destinato a finire in un museo e diventare un cimelio per le future generazioni. L’ultimo baluardo delle missioni spaziali resterà allora il solo Soyuz, la navetta spaziale russa che si occuperà di trasportare anche gli astronauti degli Stati Uniti sulla ISS per diversi anni. Il Soyuz è stato aggiornato di recente per aumentare la sua capienza interna da tre a sei posti.

L’ultimo sussulto, però, la Nasa potrebbe darlo nel giugno del 2011, visto che è stato appena approvato il budget per un’ eventuale ultimo volo dello Shuttle.
Con la Russia e soprattutto la Cina agguerrite verso una campagna spaziale, gli Stati Uniti svolgeranno, almeno ufficialmente, un ruolo da comprimari nei prossimi anni. Ma chissà cosa bolle in pentola.

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