SSD 64 GB, confronto tra le unità a stato solido più recenti Parte 2/2

Nella prima parte dell’articolo abbiamo presentato 5 diversi tipi di SSD da 64 GB di marchi diversi (Intel, Kingston, Mushkin, OCZ and Patriot) cercando di evidenziare le singole potenzialità in un sistema dove tutti gli altri parametri, ad eccezione dunque delle unità a stato solido, sono costanti: il test presenta tre prospettive differenti usando tre software di benchmark CrystalDiskMark 2.2 0p, DiskSpeed32 3.0.0.5 e HD Tune 2.55.

La prima analisi ha usato il programma benchmark CrystalDiskMark ed ha messo in evidenza in quasi tutte le applicazioni una efficacia maggiore dell’unità Intel, tranne che per la funzione di scrittura sequenziale.

Analisi delle SSD con DiskSpeed32

La prospettiva utilizzata da questo programma è diversa rispetto a quello precedente: in una valutazione media tuttavia la prestazione più veloce è comunque quella di X25-M, seppure in percentuale più bassa (rispetto ad esempio a Vertex siamo solo al 9% di differenza).

Analisi delle SSD con HD Tune

Usando questo programma l’unità di spicco nella velocità media di trasferimento è senza dubbio V+Series di Kingston che raggiunge una velocità del 10% in più rispetto a X25-M di Intel e del 20% in più rispetto alle altre SSD testate.

Il tempo di accesso

Un altro parametro da considerare per un confronto completo tra le diverse SSD è l’Access time, ovvero il tempo di accesso.
Questo elemento corrisponde in sostanza al tempo che passa dall’istante in cui un dispositivo periferico (nel nostro caso appunto l’unità a stato solido) riceve l’input a scrivere o leggere uno specifico dato ed il momento in cui questa operazione viene di fatto eseguita.

Nei dispositivi di memoria di massa, quindi non solo nelle SSD ma anche negli hard disk e nei CD-ROM, questo tempo è misurato in millisecondi (ms, 1 ms corrisponde a 0,001 s). Ovviamente minore sarà il tempo di accesso e migliore sarà di conseguenza la prestazione del dispositivo in esame. Gli hard disk più veloci registrano in media un tempo di accesso di 10 millisecondi mentre le unità a stato solido, non richiedendo componenti meccaniche, arrivano a risultati molto più bassi che si attestano intorno a 0 ms. Tutte le unità in analisi, con i programmi HD Tune e DiskSpeed32, hanno realizzato un tempo di accesso pari a 0, 0,1 o 0,2 ms.

Conclusioni

Come è intuibile in via generale l’unità a stato solido che ha realizzato i risultati migliori in questo tipo di test è stata X25-M di Intel. Prevedibilmente questo prodotto è, tra quelli analizzati, anche il più costoso. Se quindi si fa una valutazione che tenga conto anche del rapporto qualità/prezzo la soluzione migliore è probabilmente V+ Series di Kingston che, oltre a raggiunger buoni risultati (specialmente nei test con HD Tune con cui si piazza al primo posto), è la SSD più economica (circa il 33% più economica rispetto a X25-M).

Tutte le altre unità analizzate si collocano comunque ad un buon livello per quanto riguarda qualità e prestazioni per 64 GB ma il prodotto di Kingston ha sicuramente dalla sua la convenienza economica che potrebbe essere una spinta fondamentale all’acquisto.

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