La tecnologia al servizio delle operazioni militari

Ormai la guerra si è spostata dal campo di battaglia al campo digitale, per cui si rende necessario un utilizzo sempre più massiccio di informazioni tecnologiche sicure e affidabili e l’ accesso in tempo reale ad informazioni critiche per le missioni.
Grandi quantitativi di dati sono oggi tanto importanti quanto proiettili e bombe, se non addirittura di più, durante un conflitto. Molte organizzazioni di difesa, di fatto, stanno cominciando a capire bene il vantaggio competitivo ottenuto attraverso un efficiente scambio di dati critici di una missione.
Seguendo questa direzione, il DOD (U.S. Department of Defense, il Dipartimento per la Difesa degli Stati Uniti) sta facendo da pioniere nel campo delle operazioni network centric e della guerra network centric: tutto basato, appunto, sulla centralizzazione informatica. Nello stesso tempo, il Ministero della Difesa del Regno Unito si sta adoperando per raggiungere una soluzione analoga, chiamata network enabled capability (NEC), mentre Le forze Armate della Svezia hanno iniziato ad adottare un sistema di difesa basato su un network, denominato NBD (Network based defense). Come ha scritto Brian D. Berkowitz in ‘La nuova faccia della guerra: come verrà combattuta la guerra nel 21simo secolo’: “l’ information technology è così importante nella guerra odierna che supera ogni altra cosa”. E tutto ciò si sta avverando: le guerre stanno diventando sempre più digitali, i campi di battaglia si stanno trasformando in solidi network di personale militare informatizzato e geograficamente distante, e in questo scenario il ruolo dell’ elettronica e dell’ information technology sta crescendo molto rapidamente.

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