La tecnologia dei nuovi segnalatori anti-incendio è ispirata ai cellulari

Come in molti sanno negli ultimi tempi l’Australia è stata teatro di molti incendi, alcuni dovuti alle altissime temperature e altri probabilmente di origine dolosa: proprio dall’Australia, e più di preciso dall’Università di Adelaide, arriva una nuova ricerca mirante alla realizzazione di nuovi dispositivi low-cost che fungano da segnalatori anti-incendio sfruttando la tecnologia che è alla base di alcune funzioni dei telefonini.

Vediamo più da vicino gli elementi fondamentali di questa interessante ricerca che potrebbe avere notevole potenziale, specialmente nelle zone maggiormente colpite dagli incendi.

Come funzionano i nuovi segnalatori anti-incendio

Le basi tecniche della ricerca sono spiegate in un articolo di due pagine pubblicato sull’ “International Journal of Computer Aided Engineering and Technology” nel quale viene appunto messo in evidenza come fattori quali l’umidità e la temperatura possano essere registrati da appositi sensori che, a loro volta, sono collegati tramite un micro circuito ad un ricevitore GPS per creare lo stato di allerta nel caso di nuovi incendi e per poter monitorare al meglio quelli già in corso.

Come si vede quindi il meccanismo richiama quello che si usa ad esempio per inviare e ricevere sms con i cellulari. Il Dr. Said Al-Sarawi, a capo della ricerca, si è mostrato notevolmente fiducioso sulla possibilità, tramite questa integrazione al sistema tradizionale di monitoraggio, di riuscire quantomeno a ridurre al minimo l’impatto degli incendi.

Egli fa notare come l’obiettivo sia quello di superare limiti e difetti dei dispositivi anti-incendio già esistenti sul mercato che si basano su pc, satelliti e forze umane per creare un segnalatore efficiente e a basso costo.
Questo tipo di tecnologia per segnalare e monitorare incendi può essere usata senza problemi in tutte le zone dove c’è copertura per il cellulare: ad ogni allarme un sms verrà inviato al server automaticamente, senza necessità di intervento umano.

Il requisito della copertura, se da un lato è dovuto ad esigenze logiche e intuibili, dall’altro, come ha ammesso anche il team impegnato nella ricerca, rappresenta l’unico vero grande limite all’efficienza del segnalatore soprattutto considerando che, almeno in Australia, molti sono i casi in cui gli incendi avvengono nell’outback, dove non ci sono ripetitori per assicurare copertura telefonica, almeno al momento.

Da questa prospettiva va segnalato un altro progetto dello stesso team di ricerca rivolto a monitorare gli incendi a distanza tramite wireless piuttosto che via sms, in modo da superare anche questo inconveniente per le zone più remote. L’idea è appunto quella di coordinare le due tecnologie per poter ottimizzare al massimo i risultati, in ogni area d’interesse.

Prezzi della nuova tecnologia anti-incendio

Uno dei punti di forza maggiore di questa tecnologia è sicuramente il prezzo: si parla infatti di un segnalatore low-cost e tutto il progetto è improntato alla riduzione dei costi. Il segnalatore anti-incendio in sé dovrebbe essere messo in commercio a circa 500$ (questi sono i costi di produzione approssimativamente calcolati per il momento).
Per quanto concerne invece i costi di manutenzione il Dr. Al-Sarawi assicura che il dispositivo è in grado di funzionare per diversi anni, semplicemente alimenta dosi tramite l’energia solare e quindi i costi legati al funzionamento sono davvero bassi.

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