Tesi di Laurea sullo studio sugli effetti delle radiazioni sul corpo umano: conclusione e bibiografia

In questa tesi è stata affrontata la problematica del profondo legame, di tipo causale, che sussiste tra le onde elettromagnetiche e gli effetti dovuti alle interazioni che esse hanno con il corpo umano e, più in generale, con il materiale biologico.

Indiscutibilmente sfaccettata, variegata e certamente complessa, la materia della compatibilità elettromagnetica è ben più grande dei soli telefoni cellulari e delle apparecchiature necessarie al loro funzionamento ma, proprio in virtù di ciò, perché questo studio potesse essere compiuto ed esaustivo, è stata fatta la scelta di circoscrivere i fenomeni e le apparecchiature discusse a questo particolare ambito. Perché questa analisi potesse dirsi completa, inoltre, è stato necessario investigare quali tipi di apparecchiature, quali metodologie operative e tecniche di trasmissione, modulazione, ricezione vengono impiegate perché il sistema GSM funzioni, dato che la sua diffusione si candida ad essere sempre più globale e capillare.

Dal punto di vista biologico e dell’anatomia umana, invece, è stato, peraltro, necessario identificare con certezza quali e quanti meccanismi ed organi del corpo umano fossero completamente specificati nel loro corretto funzionamento. Ciò allo scopo di poter più facilmente dedurre, da un funzionamento anomalo dello stesso, delle possibili connessioni con l’esposizione agli stimoli qui in esame. Uno dei primi organi e sistemi che avrei desiderato poter analizzare è l’encefalo ma, visto che esso continua tuttora a celare alcuni misteri non già morfologici ma funzionali, il che lo rende parzialmente inesplorato, è stato necessario escluderlo come possibile oggetto di indagine. Mi sono, pertanto, concentrato su ciò che accade all’interno dell’organismo, in maniera del tutto generale, in merito al sistema termoregolatore, a ciò che naturalmente è causa di variazioni dell’equilibrio termoregolatorio e a quali rimedi può adottare il corpo per farvi fronte.

In seguito, ho voluto rispondere a quel dubbio di cui all’Introduzione, entrando nel merito degli apparati genitali che sono risultati decisamente versatili in relazione a questo studio, in quanto completamente noti dal punto di vista funzionale. Studiare questi organi, capire il ruolo centrale giocato dalla temperatura nel loro funzionamento, identificare i metodi di rilevazione delle variazioni della temperatura stessa sono state fasi fondamentali dell’analisi. Un ulteriore spunto di riflessione è stato fornito dai sistemi attraverso i quali i genitali sono protetti, specie nel caso di quelli maschili, da cause occasionali di variazione incontrollata della temperatura. In tutti questi aspetti, il corpo umano ha dimostrato di essere una macchina estremamente adattabile e capace di arginare e mitigare le criticità proposte da talune situazioni.

Per poter studiare situazioni “controllate”, ovvero caratterizzate in modo preciso, che prendessero spunto dalla realtà di tutti i giorni e che ne fossero, pertanto, ben rappresentative, è stato necessario creare dei modelli matematici a cui potesse, poi, corrispondere una seria e circostanziata rilevanza. In particolare, l’utilizzo delle equazioni di Maxwell, applicate al caso di interesse, ha portato alla possibilità di descrivere e caratterizzare il problema della propagazione con precisione.

Come tutti i metodi numerici, esistono, chiaramente, dei limiti che sono, però, del tutto trascurabili in quanto parliamo di gradi di precisione numerica assolutamente non indispensabili e dei quali trascuriamo l’esistenza senza che questo possa invalidare i risultati ottenuti. Il metodo FDTD ed il BEM si sono dimostrati un valido ed efficace strumento di indagine e di impostazione del problema, non già perché semplicemente precisi ma perché molto versatili.

Sebbene, infatti, questi siano utilizzati da tempo per applicazioni diverse dai problemi di elettromagnetismo e compatibilità elettromagnetica, dimostrano di adattarsi perfettamente a fenomeni di questa natura. Anche il software COMSOL Multiphysics, utilizzato per le simulazioni, è da lungo utilizzato come applicativo di supporto a studi di diversa natura ma si tratta di un programma talmente valido e robusto da candidarsi a buon diritto a supporto tecnico per tali studi.

È importante notare, e costituisce un prerequisito perché la discussione abbia un senso, che è nella natura delle cose umane che ci si accorga del potenziale danno arrecato all’universo che ci circonda solo a valle del compimento di una umana azione ed è per questo che i timori che si possa arrecare danno alla salute pubblica, ovvero effetti biologici, nasce fisiologicamente, anche visto che lo sfruttamento sfrenato delle risorse, naturali e non, ai fini del profitto, ha caratterizzato da sempre lo sviluppo economico a livello mondiale, e ciò è avvenuto, in particolare, negli ultimi 60 anni.

Evidentemente, quindi, gli apparati di cui è fatta oggetto la mia tesi sono strumenti di una società intera a ed è giusto e legittimo che l’opinione pubblica metta sempre e costantemente alla prova la comunità scientifica tutta, perché fornisca risposte in merito alla pericolosità di tutti quei dispositivi che permeano la nostra vita quotidiana e che devono essere fonte di soluzioni e non di ulteriori problemi.
Peraltro, tutti gli effetti sanitari accertati dei campi a radiofrequenza sono chiaramente legati al riscaldamento.

A livelli che sono troppo bassi per produrre un qualsiasi riscaldamento che possa risultare significativo, l’energia a RF può ancora interagire coi tessuti corporei ma nessuno studio ha dimostrato che siano possibili effetti deleteri e nocivi quando questa esposizione sia controllata e comunque al di sotto dei limiti normativi imposti ed attualmente vigenti. Quando, invece, questi limiti vengono superati, diverse sono le evidenze di danni non solo funzionali ma addirittura strutturali a cui vanno incontro i tessuti biologici e ciò deve giustamente far temere per la salute pubblica.

Che vi siano limiti imposti e che vengano fatti rispettare deve diventare una priorità giornaliera di tutti i soggetti e degli individui che appartengono alla società.
Per quanto concerne le evidenze attualmente disponibili, il ruolo cruciale della temperatura nell’attività spermatogenica e gametogenica porta a concludere che l’esposizione alle radiazioni dei cellulari comporti effettivamente una diminuzione di tali funzionalità. L’infertilità risulta effettivamente causata da un’esposizione eccessiva alle radiazioni non-ionizzanti.

Per quanto concerne gli effetti teratogeni, sebbene sia ragionevole supporne l’esistenza a seguito dell’esposizione, l’analisi citata ha dato esito negativo. L’allargamento del campione, la conseguente rilettura dei risultati ha, infatti, reso praticamente nulla l’influenza di quei casi che erano risultati positivi.
Molti sono gli studiosi che si sono occupati dell’analisi di questa tematica e tanti altri studi sono in corso. Se alcuni di questi scienziati, tra cui Henri Lay, hanno fatto notare che il limite dettato dalla FCC, pari a 1,6 W/kg è solo di poco inferiore a quello che ha dimostrato di causare l’insorgere di effetti dannosi sugli animali, ovvero 4 W/kg, è anche vero che molti studi hanno dato esito negativo. Si era ipotizzato, infatti, per esempio, che l’uomo fosse sensibile, in maniera conscia, allo stimolo elettromagnetico e che potesse essere in grado di discernerli. È da escludere la possibilità di poter utilizzare l’ipersensibilità ai campi elettromagnetici come diagnosi perché non esiste alcuna prova scientifica che sia in grado di collegare questa ai sintomi, al momento [49].

Ulteriori studi hanno investigato sulla possibilità che l’utilizzo del cellulare aumentasse la possibilità di formazione di tumori all’interno del cervello e finora, per un utilizzo anche massimo ma circoscritto a 5 anni di osservazione, tale ipotesi è da ritenersi scongiurata.

Non vi è alcuna prova che sia verosimile che l’utilizzo del cellulare porti ad una diminuzione delle capacità uditive o ad un incremento nella formazione di tumori del tratto del condotto uditivo.

Finora, considerato lo stato dell’arte attuale della ricerca, sembra che sia possibile escludere, con un ragionevole grado di certezza, che i dispositivi cellulari costituiscano un pericolo per la salute. Resta, comunque, molto difficile per gli studi epidemiologici escludere la possibilità che esistano piccoli rischi in sottogruppi della popolazione, tuttavia questi sembrano biologicamente poco plausibili.
Le ultime esperienze di cui si è parlato suggeriscono che siano tante e anche molto diverse fra loro, ancora, le possibili situazioni in cui studiare il fenomeno ed approfondire gli studi.

In conclusione, che lo studio in questa materia e in ogni suo aspetto sia sempre e comunque in espansione e sempre più approfonditi non è solo sintomo di attenzione e responsabilità. Si tratta di un indispensabile elemento di garanzia e di massima validità scientifica delle norme attuali e future. Ecco per quale motivo è fondamentale che alcuni degli aspetti della tematica qui citati e altri futuri vengano approfonditi sempre più. La ricerca è vita!

Ringraziamenti

Desidero ringraziare innanzitutto il Prof. Ing. Marco De Sario per la sua guida e la sua partecipazione e collaborazione attiva al mio lavoro di tesi.
Ringrazio l’Ing. Giovanna Calò per aver messo le sue conoscenze e la sua competenza a servizio di questo progetto.
Ringrazio, inoltre, il prof. Ing. Cataldo Guaragnella perché ritengo sia stata una fortuna e un privilegio essere stato un suo studente.
Ringrazio, inoltre, tutta la mia famiglia ed Azzurra per il sostegno e la stima di cui ho goduto da parte loro e per l’amore sconfinato che mi dimostrano ogni giorno. Senza di voi questo lavoro e, ne sono certo, il mio futuro percorso di vita non sarebbero possibili.
Ringrazio mio cugino, l’avv. Massimiliano Giannini, per l’assistenza legale e la dott.ssa Irma Scarafino per la partecipazione attiva e consulenza medica in questo progetto di tesi.
Ringrazio, infine: Fabrizio Caramia, Nicola Russo, Pierpaolo Guida, Vincenzo Circelli, Annachiara Loiacono, Fabrizia Paparella, Costanza Nicolosi e tutti i miei amici. La vostra presenza ed il vostro sostegno sono stati una luce sulla strada.

BIBLIOGRAFIA

[1] M. Bologna, C. Di Stanislao, R. Iannarelli, R. Romano, A. Rucci, L. Vaggi, “Dizionario Medico Illustrato Dorland” - Prima Edizione Italiana – Esi Stampa Medica s.p.a. - 1985
[2] Frank H. Netter – “Atlante di anatomia umana“ – Masson – 2004
[3] G. Anastasi – “Trattato di anatomia umana” – EDIzioni ERMES - quarta edizione – 2006
[4] R. V. Krstić - “ I tessuti dell’uomo e dei mammiferi” - Masson - I ed. italiana
[5] Guyton – “Trattato di fisiologia medica“– Piccin editore Padova - 1978
[6] Wikimedia Foundation Inc. – “Potenziale di azione”: http://it.wikipedia.org/wiki/Potenziale_d%27azione – 2003 - URL consultato il 2010-05-13
[7] R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton “Fisiologia quarta edizione”, Edizione italiana a cura di T. Manzoni, F. Conti
[8] E.R. Kandel, J.H. Schwartz, T.M. Jessel “Principles of Neural Science”, 4th edition, McGraw-Hill, 2000
[9] Frank Starmer - “L'equazione di Nernst-Planck ": http://frank.itlab.us/datamodel/node95.html -  2002 - URL consultato 2010-05-16
[10] Biomedical Communications at the The University of Arizona – “Nernst-Goldman Equation Simulator”:  http://www.nernstgoldman.physiology.arizona.edu/ - 2010 -
URL consultato 2010-05-24
[11] GSM Association – “GSM World statistics”: http://www.gsmworld.com/ , 2008, URL consultato il 2010-05-13
[12] 3G Americas – “Two Billion GSM Customers Worldwide”: http://www.prnewswire.com/cgi-bin/stories.pl?ACCT=109&STORY=/www/story/06-13-2006/0004379206&EDATE= , 2006, URL consultato il 2010-05-04
[13] Mondo3 – “Antenna BTS”: http://www.indonesiamatters.com/images/bts.jpg, URL consultato 2010-05-05
[14] Istituto Tecnico Nautico Statale “Artiglio” - “Tipi di antenne”: http://www.nauticoartiglio.lu.it/didattica/elettronica/tipi_di_antenne.pdf,
URL consultato il 2010-05-10
[15] Wikimedia foundation Inc. – “GSM”: http://it.wikipedia.org/wiki/Global_System_for_Mobile_Communications,
URL consultato 2010-05-24
[16] AmbienteDiritto.it – “La localizzazione di antenne radio base e la salvaguardia di aree sensibili”: http://www.ambientediritto.it/dottrina/Dottrina_2005/Antenne_localizazzione.pdf, URL consultato 2010-05-24
[17] Scuola elettrica, “Telefono cellulare GSM”: http://www.scuolaelettrica.it/elettronica/itis5/industriale8.shtml, URL consultato 2010-05-24
[18] Q. Balzano, A. Faraone – “Human Exposure to cellular base station antennas” – Proc. IEEE EMC Int. Symposium, Seattle, USA, 1999
[19] IEEE USA, www.ieeeusa.org
[20] Q. Balzano, A. Faraone – “Estimation of the average power density in the assessment of the human exposure to cellular base station antennas”, 2000
[21] Elettra 2000 – “Domande e risposte sull'elettromagnetismo curate da J. Moulder,
Traduzione a cura di Elettra 2000”: http://www.elettra2000.it/didattica/faq_moulder.htm, URL consultato il 2010-05-24
[22] “Direttiva Bassa Tensione CEE 73/23 e CEE93/68”: http http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2006:374:0010:0019:it:PDF, URL consultato 2010-06-02
[23] Università degli Studi di Firenze – “Direttiva Bassa Tensione CEE 73/23 e CEE93/68”: www.cirlab.unifi.it/vitesa/Spinelli/SP_LEZ_07.pdf, URL consultato 2010-05-18
[24] “Direttiva 2006/95/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio”: http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm, URL consultato 2010-05-02
[25] “Direttiva sulla Compatibilità Elettromagnetica (CEE 89/336 +92/31 + 93/68)”: http://corsi.ir3ip.net/compatibilita.pdf, URL consultato 2010-05-02
[26] Elettra s.r.l. – “Direttiva sulla Compatibilità Elettromagnetica (CEE 89/336 +92/31 + 93/68)”: www.ingspinelli.it/File_Download/EMC%20Macchine.ppt - URL consultato 2010-05-18
[27] Internek Italy – “Prove EMC”: http://italy.intertek-etlsemko.com/servizi/prove-emc/?gclid=CKy1pbGw_J8CFRqHzAodqmnxjw - URL consultato 2010-05-24
[28] International Non-ionizing Radiation Committee of the International Radiation Protection Association – “Guidelines for limiting exposure to time-varying electric, magnetic, and electromagnetic fields”, 1998
[29] Environemental Working Group, “Limit of exposure”: http://www.ewg.org/cellphone-radiation, 2007, URL consultato il 2010-05-24
[30] D. M. Sullivan, “Electromagnetic Simulation Using the FDTD Method”, IEEE MIcrowave Theory and Techniques Society, 2000
[31] M. N. O. Sadiku, “Numerical techniques in electromagnetic”, 2nd Edition, Florida 2001
[32] Giuseppe Giuliani, “La teoria della radiazione di corpo nero: il percorso di Planck”, Dipartimento di Fisica “Volta”, Università di Pavia, URL consultato il 2010-05-10
[33] M. Jammer, “The conceptual development of quantum mechanincs”, McGraw-Hill, 1966
[34] J. Mehra, H. Rechenberg, “The historical development of quantum theory”, Springer-Verlag, 1982
[35] G. Tagliaferri, “Storia della fisica quantistica”, Angeli, 1985
[36] O.Biro, K. Preis, R. Dyczij-Edlinger, K.R. Richter, Z. Badics, H. Riedler, “Coupled electric, thermal and elastic simulation of BaTiO3 PTC thermistor” Int. J. Appl. Electromagn. Mater., 1992
[37] H.H.J.M. Jansen,E.J.W. ter Maten, D. van Houwelinger “Simulation on electromagnetic and heat dissipation problems”, IEEE Trans., 1994
[38] K.Preis, O.Biro, R. Dyczij-Edlinger, K.R. Richter, Z. Badics, H. Riedler, H. Stoegner, “Application of FEM to coupled electric, thermal and mechanical problems”, IEEE Trans., 1994
[39] J.C.S. Fagundes, A.J. Batista, P. Viarouge “Thermal modeling of pot core magnetic components used in high frequency static converters”, IEEE, 1997
[40] A. Kost “Numerische Methoden in der Berechnung elektromagnetischer Felder”, Berlin, Germany: Springer Verlag, 1994
[41] C.A. Brebbia, P. Skerget, “Non-linear time dependent potential problems using BEM” in Boundary Elements VI, C.A. Brebbia, Ed. Berlin, Germany: Springer Verlag, 1984
[42] W.M.Rucker, Ch. Magele, E. Schlemmer, K.R. Richter, “Boundary element analysis of 3D magnetostatic problems using scalar potential”, IEEE, 1992
[43] C.A. Brebbia, J.C. Telles, L.C. Wrobel, “Boundary Element Techniques, Theory and Applications in Engineering”, Berlin, Germany, 1984
[44] E. Kurgan, “Accuracy of the BEM solution for the current density field problems”, in Proc 7th Int. IGTE Symp. “On Numerical Field Calculation in Electrical Engineering”, Berlin, Germany, 1984
[45] J. Tesar, N. Semmar, “Thermal Effusivity of metallic thin films: comparison between 1D Multilayer analytical model and 2D numerical model using COMSOL”, 5th European Thermal-Sciences Conference, 2008
[46] Jon K. Moon, Warmed blankets are safe, Enthermics, 2006
[47] Volodymyr Nahirnyak, T. Douglas Mast, C. K. Holland, Ultrasound-induced thermal elevation in clotted blood and cranial bone, Ultrasound Med Biol., 2007
[48] Paolo Vecchia, Istituto Superiore di Sanità, “Effetti sanitari”: http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/cem/generale_52.asp, URL consultato 2010-05-14
[49] Istituto Superiore di Sanità, “Effetti biologici dei campi elettromagnetici”: http://www.iss.it/elet/effe/cont.php?id=79&lang=1&tipo=5, URL consultato 2010-05-02
[50] D.Andreuccetti, M.Bini, A.Checcucci, A.Ignesti, L.Millanta, R.Olmi e N.Rubino, “Protezione dai campi elettromagnetici non ionizzanti”,  Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche "Nello Carrara", Firenze,  Terza edizione, Finito di stampare nel giugno 2001
[51] Paolo Vecchia, “I rischi da campi elettromagnetici: valutazione, percezione, protezione”: http://www.epicentro.iss.it/problemi/campi/Rassegna%20CEM.pdf, URL consultato 2010-05-13
[52] International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP), " Exposure to high frequency electromagnetic fields, biological effects and health consequences (100 kHz-300 GHz)”, EPIDEMIOLOGIC EVIDENCE ON MOBILE PHONES AND TUMOR RISK: A REVIEW.ICNIRP 16/2009
[53] International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP), "Guidelines for Limiting Exposure to Time-varying Electric, Magnetic, and Electromagnetic Fields (Up to 300 GHz)”, Health Physics 74: 494-520, 1998
[54] Federal Communication Commission (FCC), Office of Engineering and Technology, “Questions and Answers about Biological Effects and Potential Hazards of Radiofrequency Electromagnetic Fields”. OET BULLETIN 56, Fourth Edition, August 1999 
[55] Hardell L, Nasman A, Pahlson A, Hallquist A, Hansson Mild K., “Use of cellular telephones and the risk for brain tumours: A case-control study”, Int J Oncol 15(1):113-6, 1999
[56] Hardell L, Mild KH, Pahlson A, Hallquist A., “Ionizing radiation, cellular telephones and the risk for brain tumours”, Eur J Cancer Prev 10(6):523-9, 2001
[57] Hardell L, Hallquist A, Mild KH, Carlberg M, Pahlson A, Lilja A., “Cellular and cordless telephones and the risk for brain tumours” Eur J Cancer Prev 11(4):377-86; 2002a
[58] Hardell L, Mild KH, Carlberg M., “Case-control study on the use of cellular and cordless phones and the risk for malignant brain tumours”, Int J Radiat Biol 78(10):931-6; 2002b 
[59] Hardell L, Hallquist A, Hansson Mild K, Carlberg M, Gertzen H, Schildt EB, Dahlqvist A., “No association between the use of cellular or cordless telephones and salivary gland tumours”, Occup Environ Med 61(8):675-9, 2004
[60] Hardell L, Carlberg M, Hansson Mild K., “Case-control study on cellular and cordless telephones and the risk for acoustic  neuroma  or  meningioma  in  patients  diagnosed  2000-2003”, Neuroepidemiology  25(3):120-8, 2005a. 
[61]Hardell L, Eriksson M, Carlberg M, Sundstrom C, Mild KH. Use of cellular or cordless telephones and the risk for non-Hodgkin's lymphoma. Int Arch Occup Environ Health 78(8):625-32; 2005b. 
[62] Hardell L, Carlberg M, Mild KH., “Case-control study of the association between the use of cellular and  cordless telephones and malignant brain tumors diagnosed during 2000-2003”, Environ Res 100(2):232-41, 2006a.
[63] Hardell L, Carlberg M, Hansson Mild K., “Pooled analysis of two case-control studies on use of cellular and cordless telephones and the risk for malignant brain tumours diagnosed in 1997-2003”, Int Arch Occup Environ Health 79(8):630-9, 2006b. 
[64] Hardell L, Carlberg M, Hansson Mild K., “Pooled analysis of two case-control studies on the use of cellular  and cordless  telephones  and  the  risk  of  benign  brain  tumours  diagnosed  during  1997-2003”,  Int  J  Oncol 28(2):509-18, 2006c. 
[65] Hardell  L, Carlberg  M, Ohlson  CG,  Westberg  H, Eriksson  M, Hansson  Mild K., “Use  of cellular  and  cordless telephones and risk of testicular cancer”, Int J Androl 30(2):115-22, 2007
[66] Schuz J, Bohler E, Berg G, Schlehofer B, Hettinger I, Schlaefer K, Wahrendorf J, Kunna-Grass K, Blettner  M., “Cellular  phones,  cordless  phones,  and  the  risks  of  glioma  and  meningioma (Interphone  study  group, Germany)”, Am J Epidemiol 163(6):512-520, 2006a.
[67] Schuz J, Jacobsen R, Olsen JH, Boice JD, Jr., McLaughlin JK, Johansen C., “Cellular telephone use and cancer risk: update of a nationwide Danish cohort”, J Natl Cancer Inst 98(23):1707-1713, 2006b
[68] Schuz J, Bohler E, Schlehofer B, Berg G, Schlaefer K, Hettinger I, Kunna-Grass K, Wahrendorf J, Blettner  M., “Radiofrequency electromagnetic fields emitted from base stations of DECT cordless phones and the risk of glioma and meningioma (Interphone Study Group, Germany)”, Radiat Res 166(1 Pt 1):116-9, 2006c
[69] Ospedale Mauriziano Umberto I, “Radioterapia”: http://www.mauriziano.it/sanita/ospedali/torino/FS_Radiazioni_non_ionizzanti.htm, URL consultato 2010-06-20
[70] World Health Organization, www.who.ch
[71] Bernabò N, Tettamanti E, Pistilli MG, Nardinocchi D, Berardinelli P, Mattioli M, Barboni B., “Effects of 50 Hz extremely low frequency magnetic field on the morphology and function of boar spermatozoa capacitated in vitro.”:http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17196643?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=7, Institute of Physiology, Department of Biomedical Science, 2007
[72] M.E. O’Connor, “Mammalian teratogenesis and radiofrequency fields”, IEEE, 1980.
[73] Luigia Trabace, M. Grazia Morgese, Stefania Schiavone, “Effetti dell’esposizione a microonde: studi neurochimici e comportamentali nel ratto”
[74] G. Cibelli, M. Soccio, F. Quagliano, R. Zefferino, C. Di Benedetta, L. Ambrosi, “Effetti Biologici dell’Esposizione a Campi Elettromagnetici (900 MHz) in una linea cellulare di neuroblastoma umano”
[75] Ana 0. Rodrigues, Juliano J. Viana, Luiz O.C. Rodrigues, Joao A. Vasconcelos, Jaime A. Ramirez Tim Green, Ernest M. Freeman, “3D Visualization of Temperature Distributions Induced by a Cellular Telephone in a Model of the Human Head”, 2003
[76] Toshihiro Fujino', Akimasa Hirata, and Toshiyuki Shiozawa, “Evaluation of Induced SAR in the Human Body due to EM Waves' Emitted from a Dipole  Antenna at 400 MHz Band”, 2003
[77] E.H. Ooi, W.T. Ang_, E.Y.K. Ng, “Bioheat transfer in the human eye: A boundary element approach”, 2006
[78] Yutaka TANAKA1,2, Soichi WATANABE',', Yukio YAMANAKA', Masao TAD3 and Masahm TAKAHASHI', “Study on Effective Area of Ankle Cross-Section for Estimation of Ankle SAR with Induced Foot-Current of a Human Body Standing on Ground Plane”, 2003
[79] Jianqing Wang, Osamu Fujiwara, Soichi Watanabe, and Yukio Yamanaka, “Computation With a Parallel FDTD System of Human-Body Effect on Electromagnetic Absorption for Portable Telephones”, IEEE, 2004
[80] World Health Organization, “Laboratory Manual for the Examination of Human Semen and sperm cervical mucous Interaction”, 3rd Ed. Cambridge University Press. Cambridge, 1992
[81] S. Tas, R. Lauwerys, D. Lison, “Occupational hazards for the male reproductive system. Critical Reviews in Toxicology”, 1996
[82] F. Ahmadi, S.H. Rohani, “Biological effects and potential hazards of microwaves used in cellular phone system on infertility”
[83] Hsing-Yi Chen* and Jen-Cheng Tseng, “Studies on Clothing Materials for Reducing SAR in A Human Body”, 2003
[84] Hsing-Yi Chen* and Jen-Cheng Tseng, “Studies on Clothing Materials for Reducing SAR in A Human Body”, 2003
[85] Gabriel Anzaldi, Ferran Silva, Mireya Fernández, Marcos Quílez, Pere J. Riu*, “Initial Analysis of SAR From a Cell Phone Inside a Vehicle by Numerical Computation”, IEEE, 2007

Tutte le immagini, i dati ed i contenuti facenti parte di libri, articoli e pubblicazioni scientifiche qui riportati e/o citati, sono trattati ai sensi dell’articolo 70, comma 1, della legge 22 Aprile 1941, n.633 “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”.

L'indice completo degli articoli relativi alla tesi di laurea sulla interazioni e sugli effetti delle radiazioni sul corpo umano, è disponibile qui

Scarica subito una copia gratis
Tags:

Scrivi un commento

Seguici anche sul tuo Social Network preferito!

Send this to a friend