Traffico aereo meno inquinante entro il 2020

Acare(Advisory Council for Aeronautics Research in Europe) si è prefissata l’impegno di ridurre l’impatto ambientale causato dal traffico aereo. Da ridurre sono in particolare il livello di rumore, la produzione di anidride carbonica da abbattare di almeno il 50% e così anche gli ossidi di azoto (-80%) rilasciati dalla combustione entro il 2020. Come? Il progetto è stato avviato in Europa con il nome di “Clean Sky” e vede la partecipazione congiunta di Unione Europea, enti per l’aviazione e governi statali.
Secondo gli studi per raggiungere questo traguardo sarà fondamentale apportare modifiche costruttive ai prossimi velivoli partendo dai motori, passando per la carlinga più affusolata, strumenti di bordo e così via.

Le ali dei velivoli dovranno essere profilate in modo migliore rispetto a quelle attuali, il consumo di cherosene ridotto grazie a miglioramenti tecnici per quanto riguarda la meccanica dei motori, l’uso di materiali riciclabili sarà d’obbligo per garantire che anche una volta terminata la vita materiale degli aerei questi incidano meno nel tasso di inquinamento ambientale. Anche le vernici saranno perfezionate per diminuire l’attrito con l’aria. Altri parametri da tenere sottocontrollo grazie a strumenti tecnici avanzati saranno le vibrazioni, soprattutto in fase di atterraggio e decollo, così come i cambi di pressione e temperatura.

Maggior cura verrà posta anche circa aspetti di compatibilità dei materiali con persone affette da problemi di salute, escludendo quelle sostanze che possono causare allergie , irritazioni e altri problemi di salute.
Modifiche strutturali che necessiteranno di una seria collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti e ingenti investimenti ma che garantiranno il perseguimento degli obiettivi del progetto “Cielo Pulito”. (Tratto da Alternative Energy News)

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