USB Attack – dobbiamo temere anche che i cari e innocui cavetti USB ci attacchino?

Ci manca solo che i cavetti USB diventino delle potenti armi e ci attacchino come nei peggiori film splatter: non bastano presunti terroristi a spaventarci, adesso ci si mettono anche gli iPod con i loro cavi USB!Mi riferisco ad una notizia piuttosto strana che riporta un fatto di cronaca senza precedenti: una bimba di 16 mesi ha riportato ustioni di terzo grado e un arresto cardiaco dopo essersi infilata in bocca un cavo USB per la ricarica dell’iPod. Questo post non è tecnico, ma la notizia di un attacco dei cavetti USB contro una persona non può non suscitare interesse.

Il fatto: bimba attaccata da un cavetto USB

La vicenda si svolge a Denver, negli Stati Uniti. Una bambina di 16 mesi, di nome Trinity, è stata portata in ospedale d’urgenza con ustioni di terzo grado alla bocca e alle labbra e il colpevole pare essere un cavetto USB per la ricarica dell’iPod. La madre, Rihanna Anderson, ha dichiarato di essersi allontanata solo per un minuto, o meno, dalla bambina e in quegli attimi la figlia deve essersi infilata in bocca il cavo USB inserito nel laptop attaccato alla corrente. Al suo ritorno Trinity era riversa con la faccia sul pavimento senza presenza di battito cardiaco. Fortunatamente è stata trasportata in un vicino ospedale e rianimata e medicata; ora è grave ma stabile, sotto osservazione e, pare, in ripresa. Questa dunque la vicenda in cui ci sono almeno un paio di elementi ambigui che dovrebbero essere esaminati separatamente.

Episodi da esaminare

Partiamo dal fatto che la madre, che sta studiando infermeria, non avrebbe dovuto lasciare la figlia piccola in compagnia di materiale che i bambini adorano mettere in bocca (come un cavetto USB pendente) e arriviamo alle due questioni centrali. Il cuore di Trinity si è fermato e lei ha subito ustioni molto serie all’interno della bocca e sulle dita. Anche se ammettiamo che il piccolo quantitativo di tensione e di corrente (di circa 5 Volt per un cavo USB, ma comunque inferiore ai 9 Volt prodotti da una batteria) generato da una porta USB possa aver in qualche modo attaccato e danneggiato il suo cuore, ci vorrebbe davvero molto tempo affinché una simile tensione riesca da sola a provocare delle simili ustioni. Tra l’altro se pensiamo ad una tecnica ora forse in disuso, ci rendiamo meglio conto di come questo attacco da parte di un cavo USB sia sempre più difficile da spiegare: vi ricordate come si faceva a verificare se c’era ancora della carica in una batteria a 9Volt?ci si appoggiava la lingua e se si avvertiva una piccola scarica significava che era presente. Non mi sembra che nessuno si sia mai ustionato e qui parliamo di una tensione quasi doppia rispetto a quella di un cavo USB. Qualcuno ha anche parlato di una lampada metallica che si trovava nelle vicinanze e che potrebbe essere razionalmente considerato più colpevole di un cavo USB. Ma anche se questa ipotesi pare avere più senso, resta il fatto che, seppure la lampada avesse interagito in qualche oscuro modo con il cavo USB, non sarebbe stato attaccato e quindi bruciato anche il laptop?Sembra uno scenario fanta-horror in cui i dispositivi elettronici si ribellano all’uomo attaccandoli nelle maniere più impensabili, o forse c’è solo qualcosa che non quadra nel racconto di questa storia. Da qualche anno l’acqua è diventata un “potente esplosivo”, tanto da non poter essere imbarcata sugli aerei, ora ci diranno pure che i cavetti USB si potrebbero rivelare dei micidiali lanciafiamme?

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2 Commenti

  1. Avatar photo Celsius 16 Gennaio 2010
  2. Avatar photo Alettronic 16 Gennaio 2010

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