Wi fi gratuito al servizio del cittadino: il nuovo volto delle città moderne

L’informazione libera, gratuita e sempre accessibile dovrebbe rappresentare la base di ogni democrazia; per questo motivo il dibattito circa l’apertura di punti wi fi gratuiti nella città (non solo italiane) è giunto ormai ad un punto critico. Le persone hanno il diritto, e in alcuni casi anche il dovere, di essere informate e di informarsi su ciò che accade a pochi passi da loro così come nel resto del mondo.

La possibilità di accedere ad internet, e quindi ad una pluralità di punti di vista informativi in tempo reale, tramite un servizio di wi fi gratuito, sarebbe la soluzione ideale. Purtroppo tutto questo è ad oggi, in particolare in Italia, è ancora un’utopia, nonostante alcune eccellenze in merito, come Trieste, dove dal 2012 è attiva la copertura di rete sulla città.

TriestefreeSpoTS raggiunge quasi tutto il centro e permette a chiunque sia in possesso di un dispositivo dotato di scheda wireless di accedere ad internet gratuitamente, previa una rapida iscrizione.

Internet Wi fi gratuito: la cittadinanza digitale

Questo servizio è uno dei pilastri fondanti della cosiddetta cittadinanza digitale, immaginata in futuro come la possibilità di avere accesso alla rete in qualsiasi momento, ovunque ci si trovi.

Uno degli scogli più difficili da superare è però la burocrazia che, con il decreto Pisanu del 2005, rende molto complicato e farraginoso il processo di rilascio dei permessi per mettere a disposizione del pubblico connessione wi fi gratuite.

In questo modo, gli utenti sono costretti a servirsi del traffico dati della rete mobile per accedere ad internet, definendo quindi un vero e proprio monopolio, a tal punto che ormai il wireless viene praticamente snobbato perché ci si collega sempre tramite smartphone, utilizzando la rete di telefonia mobile.

Ciò ha portato ad un incremento enorme nella vendita di smartphone, soprattutto con la modalità di acquisto basata su un contratto biennale che prevede un costo iniziale minimo oppure pari a zero ed un fisso mensile (che include un tot traffico dati, messaggi e chiamate).

Un buone fetta dei nuovi utenti posseggono uno smartphone solo per navigare in internet e utilizzare social network ovunque, anche mentre svolgono esercizi in palestra (non è ironia...). Alcuni comuni si sono comunque attivati e hanno ottenuto la possibilità di offrire gratuitamente reti wi fi per la città, ma sempre con forti limitazioni, come il numero massimo di utenti collegati contemporaneamente (a Milano, ad esempio, 2.500), la stabilità della connessione e la velocità.

Le iniziative però non mancano, non solo a nord e non solo nei grandi comuni, perché anche la Sicilia, l’Umbria e il Trentino cercano di promuovere i propri servizi turistici allargando la diffusione delle reti wireless in diverse città. Apriamo ora una parentesi sugli Stati Uniti, il paese considerato più all’avanguardia per quanto riguarda la diffusione di internet e di reti wireless gratuite.

Città come Raleigh, Denver, Houston e Seattle sono equipaggiate con un’impressionante rete wireless pubblica gratuita, che permette ai cittadini di connettersi sia nei locali sia nei mezzi pubblici o anche semplicemente per strada. Gli hotpost di questo tipo si aggirano intorno al centinaio di unità e si dimostrano particolarmente affidabili. Un esempio di grande modernità e lungimiranza per quanto riguarda l’offerta di wi fi gratuito giunge dalla Silicon Valley, per l’esattezza dalla città di Santa Clara.

Qui il wi fi gratuito funziona attraverso la conversione dei contatori elettrici in contatori intelligenti, in grado di fornire una connessione wireless estesa a tutti i residenti di Santa Clara.

È un caso che farà da apripista, perché si tratta della prima città negli Stati Uniti, in quella Silicon Valley che è orgoglio e fiore all’occhiello dell’elettronica statunitense. La città californiana ha debuttato con la sua offerta di Wi Fi gratuito dopo aver installato quasi 600 trasmettitori per tutta l’area urbana; il nome della rete, non si sa mai stiate leggendo mentre vi trovate a Santa Clara, è "SVPMeterConnectWifi." Finora il servizio si è rivelato un successo, perché permette la connessione ad una media di 3.000 cittadini al giorno e si è dimostrato molto affidabile.

 

Come installare un hotspot Wi-fi

Ma tecnicamente come si crea un accesso ad Internet pubblico? Questo aspetto pratico potrebbe interessare soprattutto chi gestisce un bar o un locale ma volendo anche chi volesse offrire un hot-spot wifi dal router di casa.

Prima di tutto bisogna installare un firmware ottimizzato sul proprio router wireless andando a sostituire  quello originale previsto nel dispositivo. Va detto che non tutti i router sono compatibili con il software scelto quindi è consigliabile valutarlo preventivamente. Sul sito del software si trovano le istruzioni per scaricarlo in base al tipo di router.

Ci sono poi siti gratuiti ai quali registrarsi per creare una schermata di benvenuto per chi si connette all’hotspot wifi a cui questa è associata. Alcuni di questi siti prevedono come passaggio obbligato la segnalazione del servizio sul proprio profilo Social diventando fan.

L’ultimo passaggio consiste nel collegare il firmware del tuo router al sito prescelto digitando l’indirizzo browser.

Dal punto di vista tecnico, quindi, non si tratta certo di una missione impossibile ma, come spesso accade in Italia, è la burocrazia a complicare le cose. Chiunque offre una connessione aperta ha infatti dal punto di vista normativo gli stessi obblighi degli Internet Service Provider come ad esempio Telecom, Vodafone, Tiscali o Fastweb. Il riferimento è all’articolo 107 del Codice delle comunicazioni elettroniche.

 

WiMAX,  come portare il wifi anche in montagna o nelle aree meno accessibili

Perché il wireless raggiunga veramente tutti è necessaria la tecnologia WiMAX, in grado di coprire anche le aree geograficamente complicate e difficilmente raggiungibili tramite infrastrutture tradizionali. In altre parole, dunque, WiMAX (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access) è un’alternativa all’ADSL.

WiMAX sfrutta trasmissioni a onde radio in una frequenza esclusiva implementando tecniche di crittografia e autenticazione contro l’accesso non autorizzato di terzi, per una connettività più sicura.

Lo standard su cui si basano i sistemi WiMAX è IEEE 802.16e, noto anche come WirelessMAN (Wireless Metropolitan Area Network). Questo schema di modulazione permette di trasferire una grande quantità di traffico, indipendentemente dal tipo di apparato o dal provider, fino a 120 km/h.
 

Si tratta di una connessione flessibile (in grado di supportare sistemi punto-multipunto, P-MP, e multipunto-multipunto ovvero MP-MP o MESH) e sicura.

La fase di installazione non richiede dotazioni specifiche, basta infatti un’antenna per equipaggiare la stazione base ricevente.

 

E in Italia? A Roma la più grande rete wi fi d’Europa

Ovviamente gratuita, si chiama ‘Provincia Wi Fi’ e garantisce un rete wireless in oltre 1100 aree di Roma; un progetto davvero importante e funzionale, creato dalla Provincia di Roma, per fare in modo che tutti, ovunque, possano accedere al web.

Gli iscritti sono giunti a quasi 300 mila unità, e per usufruire del servizio basta registrarsi online al sito https://wasp.provinciawifi.it/owums/account/signup o recarsi presso uno dei punti di accesso della Provincia con un qualsiasi dispositivo portatile configurato per l’accesso ad internet.

L’offerta del Wi Fi gratuito si intende limitata a 300 MB di traffico al giorno, complessivo in upload ed in download. L’idea alla base di Provincia Wi Fi è quella di realizzare un collegamento tra le varie reti wi fi messe a disposizione dagli enti pubblici (ma possono aderire anche i privati), come biblioteche, scuole, uffici e creare quindi un sistema di copertura totale.

Se parliamo in numeri riusciamo meglio a capire la portata di questo fenomeno italiano: Provincia Wi Fi coinvolge in tutto 121 comuni ed ha un potenziale bacino d’utenza pari a 4 milioni di persone: cifre davvero importanti, che di fatto ci fanno scalare le vette europee in ambito di fornitura del wi fi. Internet diventa quindi un bene primario, come l’acqua, gratuito ed imprescindibile; certo, i problemi legati al digital divide restano, perché è comunque necessario possedere un dispositivo portatile adatto alla connessione wireless.

E, solitamente, le due cose sono presenti o assenti allo stesso tempo. In ogni modo, un ottimo punto di partenza! L’obiettivo è quello di allargare la rete wireless per creare una continuità di connessione tale da garantire la stabilità del wi fi anche in movimento; per cominciare, a Firenze il comune sta pensando alla realizzazione di una zona Wi fi gratuita lungo tutto il percorso della linea 1 del tram.

Estendere un concetto simile prima a tutta la città e successivamente alla provincia e alla regione potrebbe portare in tempi neanche troppo lunghi ad un disegno considerato utopia solo pochi anni fa: internet gratuito ovunque, in movimento e finalmente stabile! Le infrastrutture ci sono, il bacino di utenza pure, manca solo la volontà.

 

Noi siamo tutti pronti vero? O forse non siamo ancora in grado di usare la rete in un modo costruttivo?

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Una risposta

  1. Avatar photo Piero Boccadoro 8 Luglio 2013

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