Il corpo umano come un’antenna, pareti interattive per gestire gli apparecchi elettrici

Sfruttare i segnali esistenti da elettrodomestici potrebbe trasformare le pareti in superfici interattive. Un team di Microsoft Research ha trasformato il corpo umano in una antenna che riceve i disturbi elettromagnetici.

L'interferenza elettromagnetica è ovunque, essa provieneda dagli apparecchi e dai sistemi elettrici, dalle anenne e così via...

Recentemente un team di Microsoft Research si sta impegnando per sfruttare questo rumore ambientale in maniera conveniente per controllare tutti gli apparecchi elettronici: dal canale della TV alla temperatura dell'ambiente tramite i termostati. I loro esperimenti dimostrano che l'interazione umana con il rumore è effettivamente prevedibile.

"Il nostro obiettivo è quello di ottenere i vantaggi di una superficie di grande interazione ovunque nella vostra casa senza farvi strappare tutti i muri a secco e sostituirli con milioni di dollari di schermi sensibili al tocco", ha dichiarato Dan Morris, un ricercatore di Microsoft Research.

Morris ha lavorato alla prova di concetto con Desney Tan, un ricercatore senior di Microsoft Research, e Shwetak Patel dell'Università di Washington, assistente professore di informatica e ingegneria. I ricercatori hanno creato esperimenti controllati in 10 case che rappresentano diverse tipologie costruttive.

Il corpo umano come antenna

Nella configurazione il partecipante portava uno zaino contenente un computer portatile e un dispositivo di acquisizione dati collegati attraverso un filo conduttore ad un dispositivo di rilevamento sul retro del collo del partecipante. Il dispositivo ha misurato le tensioni raccolte dai partecipanti che hanno eseguito gesti specifici mentre giravano per la casa tra interruttori di ogni genere. Il software nel computer portatile ha invece generato delle istruzioni di posizionamento e ad ogni accensione l'ordine/gesto è stato randomizzato ad eliminare la discriminazione.

Gli esperimenti hanno dimostrato che il rumore elettromagnetico è così prevedibile che può essere usato per capire dove si trova una persona, ciò che la persona sta facendo e anche se una mano è stata posta su di una parete. Il team ha utilizzato un semplice sensore che era essenzialmente un pezzo di metallo, ma Morris ha detto in ultima analisi che un vero e proprio sensore potrebbe essere messo in mano all'utente o in qualsiasi altro luogo dove i segnali radio prelevati dal corpo possono essere raccolti.

"I nostri corpi, si scopre, sono in realtà delle antenne veramente buone e relativamente colorate", ha ribadito sempre Morris. Il team ha presentato i propri risultati all'inizio di questa settimana a Vancouver alla Conferenza di ACM CHI sui fattori umani nei sistemi informatici. I ricercatori hanno scoperto che in una casa comune il rumore elettromagnetico cambia notevolmente da una stanza all'altra a causa dei diversi apparecchi presenti. Sempre Morris: "Il rumore è abbastanza diverso in ambienti diversi e il computer può effettivamente utilizzare il "machine learning" per capire la differenza".

Questa prevedibilità potrebbe consentire agli utenti di controllare l'illuminazione domestica, il volume dello stereo e la temperatura semplicemente toccando le pareti in un certo modo. Morris si è detto entusiasta anche nel presentare l'idea di spostare le funzionalità di switching più in basso su una parete, rendendola accessibile anche ai bambini piccoli.

Sempre il ricercatore di Microsoft: "La domotica viene considerata un passo evolutivo naturale in quanto la superficie di ingresso è la casa stessa, ma se invece di andare a cercare un telecomando potessi toccare due volte sul muro per cambiare il canale della mia TV?" "Abbiamo dimostrato tutti i principi fondamentali e disponiamo anche delle tecniche necessarie per realizzarlo"

Il prossimo passo sarà la costruzione di un sistema di lavoro interattivo. Attualmente la squadra si sta occupando delle sfide di ingegneria che si verificano quando un utente si muove in un ambiente meno controllato rispetto a quello utilizzato nei loro esperimenti.

Matt Reynolds è un professore assistente di ingegneria elettrica e informatica presso la Duke University che studia l'impiego energetico dei segnali ambientali in tag di frequenza di reti radio per l'identificazione. Una sfida futura per i ricercatori secondo Reynolds sarà la formazione di un sistema interattivo di campi elettromagnetici che possa lavorare costantemente in diversi tipi di edifici.

"Nella letteratura accademica si chiama un segnale di opportunità", afferma Reynolds. "Questi campi elettromagnetici sono presenti ovunque ci sia un ambiente familiare ma anche in un ufficio.

Voi che ne pensate? L'idea di poter toccare il muro per cambiare canale alla TV o aggiustare la temperatura della stanza sembra davvero fantascienza...

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2 Commenti

  1. Avatar photo electropower 17 Giugno 2011
  2. Avatar photo Ser_gio 18 Giugno 2011

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