CSIRO: analisi delle espressioni facciali

E’ una tecnologia di analisi delle espressioni facciali messa a punto e sperimentata nei laboratori della Csiro, a Sydney: lo scopo è quello di individuare, dai movimenti dei muscoli del viso, se qualcuno è agitato o mostra uno stato d’animo riconducibile al senso di colpa e, con un po’ di ironia, il team di lavoro australiano ha invitato a testare la tecnologia di analisi delle espressioni facciali niente di meno che Babbo Natale.

Il dottor Simon Lucey, uno degli esperti del team di Csiro, ha spiegato che “ogni espressione facciale è composta da diverse componenti, legate ad esempio ai movimenti della bocca o degli occhi che a volte sono quasi impercettibili e durano solo qualche frazione di secondo”.
L’apposito programma al computer, progettato nello studio di Sydney, va proprio ad individuare una lista specifica di piccoli movimenti facciali messa a punto da psicologi.

E’ emerso da ciò che molte espressioni facciali, legate a particolari stati d’animo, ricorrono nei soggetti a prescindere dallo stato sociale e che, se qualcuno è consapevole di essere in torto o di doversi vergognare di qualcosa, è molto difficile riuscire a nascondere o minimizzare la corrispondente espressione facciale prontamente registrata dal computer.

Il dott. Lucey ha infatti osservato in proposito come alcune espressioni, legate a stati di coscienza, siano impossibili da controllare in modo razionale e sono soprattutto questi minimi dettagli che il computer è in gradi di percepire. Sicuramente chi è colpevole può ingannare altri esseri umani cercando di assumere un’espressione di innocenza ma è molto più difficile riuscire a fare lo stesso con il computer del dott. Lucey.

Una sorta di macchina della verità, rivisitata in chiave digitale, che si basa sulle espressioni facciali appunto, spesso impercettibili ad occhio nudo. Il sistema usa una tecnica chiamata “apprendimento della macchina”, che viene appunto programmata per sapere cosa ricercare e quale significato dare a certe espressioni. Il computer è quindi programmato per riconoscere a quali espressioni, e micro movimenti, corrispondono comportamenti o stati d’animo buoni o riprovevoli.

Tutte le analisi vengono poi registrate per mezzo di una webcam. Al momento la maggior parte dei test è stata fatta con il soggetto posizionato in posizione frontale rispetto al computer ma si sta perfezionando il sistema cercando di ottenere risultati attendibili anche quando la persona si trova di lato e quindi è possibile analizzare solo una parte del viso.

Una delle applicazioni di questa ricerca della CSIRO è quella di verificare quando persone che non sono in grado di comunicare, si trovano in stati di panico.

Un altro potenziale uso consiste nella tele-collaborazione tra persone, usando computer e video in ambienti diversi in modo che sia possibile registrare gesti, come ad esempio indicare un oggetto. Ironicamente in questo periodo nei laboratori della CSIRO è stato invitato proprio Babbo Natale, in modo che possa veramente capire chi è stato buono e chi no quest’anno.

Ma a parte l’aspetto scherzoso, è innegabile che una volta confermate e perfezionate, tali ricerche potranno avere applicazioni davvero notevoli.
Bisognerà ovviamente valutare con attenzioni quali siano i margini di errore.

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