DIY – Fotocamera a foro stenopeico 1/2

Scattare immagini con una fotocamera a foro stenopeico rappresenta un modo diverso di concepire la fotografia; nella stenoscopia le immagini sfocate prendono il posto di tratti nitidi, invece delle lenti c’è solo un foro stenopeico e i raggi luminosi che passano attraverso di esso divergono e creano piccoli cerchi. La grandezza del foro è fondamentale, perché se troppo piccolo aumenta la nitidezza, ma sorgono problemi di rifrazione; viceversa, si ha più luminosità e un’immagine più sfocata. Con questo tutorial costruiremo una fotocamera a foro stenopeico DIY.

Materiali utili alla costruzione della fotocamera a foro stenopeico

La sezione materiali questa volta è molto scarna, infatti per questo progetto DIY si richiedono solo tre cose:
- Un tappo per il corpo della macchina fotografica.
- Un sottile strato di metallo come la carta di alluminio o una lattina
- Del nastro adesivo.
Gli strumenti si riducono ad un trapano e delle forbici o un taglierino.
Il tappo sarà fondamentale in questo progetto perché rappresenta il supporto ideale per il foro stenopeico; non permette l’ingresso della luce, è facile da inserire e rimuovere (senza possibilità di danneggiare la fotocamera) ed essendo di plastica è facile da modellare. Il metallo verrà invece usato per creare il foro.

Praticare il foro sul tappo

Con il trapano praticare un piccolo foro di circa 5mm al centro del tappo. La plastica è abbastanza morbida quindi non ci dovrebbero essere problemi anche con un trapano per legno. Ponete massima attenzione alle misure perché il foro deve essere esattamente al centro.
Il buco può anche essere fatto con un temperino ma bisogna prestare molta attenzione a non danneggiare il tappo.

Con il trapano praticare un piccolo foro di circa 5mm al centro del tappo. La plastica è abbastanza morbida quindi non ci dovrebbero essere problemi anche con un trapano per legno. Ponete massima attenzione alle misure perché il foro deve essere esattamente al centro.  Il buco può anche essere fatto con un temperino ma bisogna prestare molta attenzione a non danneggiare il tappo.

La preparazione del foro stenopeico

La qualità del foro stenopeico dipenderà molto dal tipo di materiale che verrà usato per la sua costruzione. Per qualche cosa di molto fino (come un foglio di carta di alluminio), una puntura di spillo dovrebbe andare bene, mentre per materiali un po’ più spessi è opportuno prima assottigliare il metallo con della carta abrasiva, poi praticare il foro vero e proprio con uno spillo. Il diametro adatto dovrebbe essere compreso tra 0.2 mm e 0.5 mm; più largo è il foro, più luminosa sarà l’immagine, ma al tempo stesso aumenterà l’effetto di sfocatura. Inoltre è del tutto inutile andare sotto gli 0.2 mm perché in quel caso gli effetti di diffrazione saranno tali da cominciare a sfocare l’immagine. Il foro, insomma, deve essere piccolo ed è possibile calcolarsi la dimensione in maniera ottimale, seguendo il metodo ideato da Jozef Petzval e ripreso da Lord Rayleigh, riportato su Wikipedia. Si basa sulla seguente formula: d=1,9 √ƒλ, con d= diametro focale, f= lunghezza focale e λ=lunghezza d’onda della luce. Un consiglio per la foratura, parte fondamentale del progetto: utilizzare uno spillo arrotondato e girarlo leggermente mentre si preme contro il metallo. Ovviamente, più il foro ha una forma circolare, migliore è l’immagine. Anche dei piccoli rimasugli di plastica sui bordi del foro potrebbero influenzare la qualità dell’immagine, quindi è meglio limarli per renderli lisci.

 

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