Hai fatto la tua donazione per aiutare un Bambino, per la Ricerca oppure per l’Amministratore Delegato?

Sarà che a Natale siamo tutti più buoni, sarà che, a fronte delle spese e del consumismo sfrenato siamo tutti più propensi a “ripulire la coscienza” facendo una donazione, ma sta di fatto che statisticamente i versamenti per beneficenza fanno registrare dei picchi sotto le feste. Si organizzano raccolte nelle piazze, maratone, concerti ed eventi, si cercano finanziatori via email, al telefono, porta o porta o davanti agli ingressi dei negozi. In tv poi le pubblicità di bambini poveri che sorridono vendono più dei panettoni farciti. Ad essere cinici, o anche semplicemente accorti o diffidenti, si viene additati automaticamente come insensibili e ci si sente come chi entra in una stanza piena di bambini urlando che Babbo Natale non esiste.

Attenti allo spirito natalizio!

Ma l’ipocrisia, la demagogia e il buonismo dilagante sono pericolosi e lo sanno bene i male intenzionati: non è un caso che sotto Natale a far registrare numeri pericolosamente alti sono anche le truffe che sfruttano proprio iniziative apparentemente benefiche. Smascherare il delinquente di turno che si avvicina con la faccia poco raccomandabile e l’andatura instabile per strada non è difficile: ma attenzione perché le frodi molto spesso indossano il completo e la cravatta e si nascondo dietro nomi insospettabili che istintivamente interpretiamo come sinonimi di garanzia. L’opinione del cittadino medio è quella di fare beneficenza solo affidandosi ad enti riconosciuti e di comprovata professionalità. Ma abbiamo veramente idea di quanti interessi si nascondano dietro tutto questo? Il volontariato può facilmente divenire un business, sia economico che politico, soprattutto se improntato a relazioni internazionali. Troppe ombre pesano su questi enti “illuminati” che non sempre operano come Robin Hood ma spesso purtroppo somigliano più al Gatto e la Volpe.

Beneficenza: regole di sopravvivenza

Dunque stiamo dicendo di non fare beneficenza a Natale? No. Ma fatelo in maniera sentita.
Se date dei soldi in beneficenza non avete fatto del bene: non finché non vi siate accertati in prima persona di che fine faccia ogni singolo centesimo versato. Solo in questo modo il vostro gesto acquisisce senso. Iniziate quindi con la realtà locale o richiedete sempre delle certificazioni relative alla destinazione del denaro versato. Non lasciatevi convincere dal viso pulito, magari di qualche personaggio famoso, che vi invita a non pensare solo a voi stessi.

Pretendete di sapere a CHI state pensando, dettagli concreti e prove. E’ un vostro diritto ma anche un vostro dovere. La beneficenza internazionale che diventa politica!
Gestire un’organizzazione di beneficenza e cooperazione internazionale è molto ambizioso perché ci si impegna a portare aiuto dove molte persone non possono arrivare in prima persona. Ma significa necessariamente anche scendere al compromesso.

Sono di fatto le forze politiche a decidere chi e in quali condizioni può operare in un determinato territorio. Ma se essere diplomatici significa cedere al ricatto si perde il valore della propria missione. Se per ottenere il permesso di inviare personale medico e farmaci in un Paese in guerra si accetta di far salire a bordo del proprio mezzo anche colletti bianchi e manager intenzionati a far valere i propri interessi politici ed economici, si diventa schiavi e complici di un sistema di sfruttamento internazionale.

Perché il vero modo per aiutare i Paesi in guerra o gli Stati del terzo mondo non è portare loro generi alimentari o beni di prima necessità (questo è solo il tamponamento d’emergenza) è renderli autosufficienti, insegnare loro ad ottenere autonomamente certi beni e servizi. Ma a questo punto a cosa servirebbero più le organizzazioni di beneficenza?

Beneficenza a caro prezzo

Affidarsi agli enti no profit più conosciuti può per molti rappresentare una garanzia. Ma vi siete mai chiesti chi paga le cartoline, i gadget, i testimonial famosi o le maratone di raccolta fondi in tv? E se tutto fosse finanziato proprio con i soldi dati in beneficenza? Alcune associazioni internazionali per trasparenza pubblicano nel loro sito i bilanci annuali: si presume quindi che queste siano le più oneste visto che operano pubblicamente.

Se fate una ricerca online vi renderete conto che mediamente il 20-30% delle donazioni viene destinato all’attività di promozione e amministrazione. Il fatto che questi enti si autofinanziano del resto non è necessariamente uno scandalo (chi vi lavora dovrà pur certo sopravvivere!) ma lo diventa quando essere conosciute diventa una questione di prestigio, quando lavorare all’interno di certi enti diventa un privilegio e un posto di lavoro ambito. Quando si legge di stipendi di 133 mila sterline l’anno e di buonuscite di 600 mila euro non si può non provare ribrezzo per chi specula sulla solidarietà e sulle difficoltà dei meno abbienti. Ci si indigna tanto per gli stipendi dei parlamentari ma che dire in questi casi?

Trasparenza significa anche non chiedere genericamente fondi ma mostrare progetti concreti. Ha fatto discutere negli ultimi giorni l’utilizzo di soldi destinati alla ricerca per la tecnica della vivisezione. E’ una questione di consapevolezza: è giusto che chi dona dei soldi non lo faccia solo per alleggerire la coscienza ma diventi partecipe di come la sua donazione viene concretamente utilizzata.

Vi lascio le fonti che hanno ispirato queste mie considerazioni, ad ognuno lascio il compito (non tanto arduo) di trarre le proprie.

Come si vedrà peraltro si tratta quasi esclusivamente di fonti di controinformazione: le uniche che hanno dato il giusto risalto a queste notizie. Ma quella della manipolazione dei mass media è una faccenda che richiederebbe un articolo a parte…

E voi a chi avete fatto la vostra donazione?

Fonti:

La benevolenza francese
Beneficenza per i dirigenti
Raccolta fondi per la vivisezione

Scarica subito una copia gratis

11 Commenti

  1. Avatar photo MB@Project 22 Dicembre 2011
  2. Avatar photo Emanuele 22 Dicembre 2011
  3. Avatar photo divivoma 22 Dicembre 2011
  4. Avatar photo Fabrizio87 22 Dicembre 2011
  5. Avatar photo Giuseppe80 22 Dicembre 2011
  6. Avatar photo Edi82 22 Dicembre 2011
  7. Avatar photo Edi82 22 Dicembre 2011
  8. Avatar photo Fabrizio87 22 Dicembre 2011
  9. Avatar photo divivoma 22 Dicembre 2011
  10. Avatar photo Emanuele 22 Dicembre 2011
  11. Avatar photo Edi82 22 Dicembre 2011

Rispondi a Emanuele Annulla risposta

Seguici anche sul tuo Social Network preferito!

Send this to a friend