Il modo più semplice per iniziare con l’IoT

L'Internet delle cose (Internet of Things o IoT) non è un concetto nuovo ma si pensa che esista da più di 35 anni (ancora prima del Web, ma con la presenza di Internet). Ma la collocazione temporale dell'idea è un mistero per tutti. Come si ottengono informazioni utili dagli oggetti collegati? Come si comandano a distanza?

Introduzione

La possibilità di connettere in Rete qualsiasi oggetto è estremamente interessante e permetterebbe di avere tutto sotto controllo. Ma da dove si inizia? Cercando su Internet informazioni sull'IoT, non si può non trovare un semplice progetto, creato da Agustin Pelaez, per iniziare a intraprendere le proprie esperienze con l'Internet delle cose: è un contapersone. Si tratta di un'idea estremamente semplice ma che fa capire, abbastanza agevolmente, come i dati e le informazioni provenienti da un sensore raggiungano il Server, attraverso la Rete, presentandoli poi in un formato elegante e facilmente leggibile e interpretabile dall'utente. Esso utilizza un economico sensore Pir, direttamente connesso ad una porta GPIO del Raspberry Pi tramite tre fili, come visibile in figura 1.

 

Figura 1: La connessione diretta del sensore P.I.R. al Raspberry Pi.

Figura 1: La connessione diretta del sensore P.I.R. al Raspberry Pi.

Il progetto

E' un progetto estremamente economico e, non considerando la spesa del Raspberry Pi, il suo costo dovrebbe attestarsi intorno ai 2€. Per semplificare al massimo le operazioni di programmazione, utilizza la piattaforma Ubidots (vedi home page in figura 2), un sistema estremamente innovativo che permette la realizzazione di progetti IoT senza scrivere alcun codice programma. Per utilizzare tale sistema occorre, naturalmente, possedere un valido account sul sito.

 

Figura 2: La Home page di Ubidots.

Figura 2: la Home page di Ubidots.

In figura 3 è, invece, possibile osservare un esempio di programmazione codefree, che sfrutta ThingBox.

 

Figura 3: Esempio di programmazione codefree di Ubidots.

Figura 3: esempio di programmazione codefree di Ubidots.

Con questo sistema il principiante può impostare una semplice applicazione ed è l'ideale per progetti a basso costo. Se si vuole, invece, approfondire l'argomento, il progetto ThingBox mette a disposizione una immagine SD da scaricare sul RPi, che permette di installare IoT sul proprio Raspberry, senza possedere alcuna conoscenza preliminare in materia. Ci sono anche dei semplici progetti pronti, da cui poter partire e proseguire per ulteriori sviluppi. Esso lavora assieme a Ubidots ed esistono sul sito tanti semplici tutorial per iniziare a comprendere a fondo l'argomento, spiegando anche alcuni tools come, ad esempio, Node-RED.

Esso ha il vantaggio di diminuire le difficoltà iniziali per realizzare un progetto completo IoT con il Raspberry Pi e consente a tutti di approcciare tale problematica che, almeno inizialmente, sembra realmente un mistero. Come si scoprirà, invece, è molto divertente e utile e si tratta di una naturale estensione della programmazione, riferito anche alle porte elettriche di comunicazione di Input e di Output.

Conclusioni

Quanto detto mette in evidenza alcune considerazioni di cui tener conto: per intraprendere la strada della programmazione dell'IoT esistono decine e decine di strade diverse. Alcune sono semplici ma restrittive, altre estremamente potenti ma complicate. Sta allo sviluppatore scegliere quale metodologia utilizzare, anche in relazione alle proprie esperienze, alle esigenze del cliente e alle caratteristiche del progetto finale. Ma, sicuramente, vale la pena investire il proprio tempo in tale settore che nel prossimo futuro coprirà qualsiasi attività dell'uomo, da quella ludica e personale a quella industriale.

Cercando un po' in Rete si trovano tantissime altre soluzioni per iniziare questa grande avventura. Una di queste è rappresentata dalla IoT Web Platform Apio OS. Si tratta di una piattaforma realizzata con Node.js, AngularJS e MongoDB e consente di creare e gestire qualsiasi oggetto collegato con la sua interfaccia grafica.

L'argomentazione è in pieno fermento e siamo sicuri che nell'immediato futuro la Rete e la società saranno totalmente stravolte da questa nuova tecnologia.

Bibliografia e Links

 

 

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2 Commenti

  1. Avatar photo Giovanni Di Maria 7 Aprile 2017
  2. Avatar photo Maurizio Di Paolo Emilio 7 Aprile 2017
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