Intel MeeGo: quale futuro?

Intel MeeGo, il sistema operativo per cellulari e dispositivi portatili basato su Linux nato da un accordo tra Intel e Nokia, ha subito un duro colpo dopo la decisione del colosso finlandese di puntare su Windows Phone 7 come piattaforma primaria per i suoi futuri dispositivi mobili. Riuscirà MeeGo a ripercorrere la strada già compiuta da Android?

Nei primi giorni dello scorso febbraio è arrivata una brutta notizia riguardante MeeGo, un sistema operativo basato su un progetto open-source: Nokia ha infatti comunicato di avere scelto come sistema operativo per i suoi prossimi smartphone e cellulari di fascia alta Windows Phone 7, destinando MeeGo ad una sorta di progetto sperimentale. Su qualche blog si è commentata questa decisione come una delle pagine più nere della storia dell'open-source, motivando questa affermazione con il fatto che il sistema operativo "mobile" di Microsoft è di fatto un sistema "chiuso", non certo open-source.

In realtà la decisione di Nokia va rispettata e non va interpretata come un "tradimento" verso la filosofia open-source: la società finlandese si trova infatti in una situazione nella quale è obbligata a compiere delle decisioni dal cui successo o meno può dipendere la sua stessa sussistenza (non dimentichiamo che Nokia ha altre attività oltre alla produzione di cellulari). La recente partnership con Microsoft sembra quindi motivata dalla volontà di ridurre i rischi di insuccesso e avere un prodotto operativo e sul mercato in tempi brevi. Qualcuno riteneva che a questo punto MeeGo fosse destinato all'oblio, ma non è così.

Intel ha infatti comunicato che continuerà a portare avanti il progetto, con o senza la collaborazione di Nokia. Originariamente, MeeGo era infatti destinato non solo al mondo della telefonia, ma anche alle applicazione nel settore automotive, ai netbook, tablet, set-top box ed altri dispositivi mobili. Suzy Ramirez, portavoce di Intel, ha affermato che Intel è rimasta delusa (ma per questo non si dispera) dalla decisione di Nokia, e rimarrà fedele al progetto MeeGo apprezzando ogni contributo che Nokia vorrà dare al progetto in futuro.

La decisione di Nokia potrebbe anche influenzare l'opinione che i produttori di cellulari si sono fatti di MeeGo, tuttavia Intel può già contare su un punto di forza, il settore automotive, particolarmente interessato al progetto. lo scorso luglio, infatti, MeeGo è stato selezionato come il sistema operativo di riferimento per applicazioni di infotainment da GENIVI, un gruppo internazionale di aziende operanti nel settore automotive comprendente GM, BMW, ARM, Intel, ed altri.

Come Ramirez stessa sostiene, MeeGo non è soltanto un sistema operativo per cellulari, ma supporta diversi tipi di dispositivi: sistemi automotive, netbook, tablet, set-top box, oltre naturalmente agli smartphone.

Il progetto MeeGo

MeeGo è un progetto open-source, basato su Linux, nato dalla fusione di due progetti di sistemi operativi simili tra loro: Moblin di Intel e Maemo di Nokia. Il progetto ha avuto inizio lo scorso anno, annunciato al Mobile World Congress di febbraio 2010, ed i primi dispositivi con a bordo questo SO stanno cominciando ad uscire quest'anno: i primi ad impiegarlo dovrebbero essere i netbook, poi seguiranno i tabled ed i cellulari.

MeeGo si differenzia sia dall'iOS di Apple (la piattaforma adottata per iPhone, iPod, e iPad), che dal sistema operativo creato da Google, Android, per un motivo fondamentale: MeeGo è destinato a collegare tra loro dispositivi multipli. MeeGo è stato progettato sin dalle fondamenta per supportare dispositivi come netbook, telefoni, tablet, e anche TV, pensando quindi ad una realtà in cui l'utente dispone di più dispositivi sui quali gira lo stesso sistema operativo.

Intel ha ad esempio realizzato una demo in cui ha mostrato come un filmato, visualizzato su un netbook MeeGo, potesse essere trasferito ad un set-top box TV o ad un cellulare. La stessa Apple ha dimostrato un certo interesse verso un'integrazione completa dei suoi dispositivi, permettendo ad esempio ad un iPhone di controllare una Apple TV, o per trasferire un video da un iPad o da un computer verso una Apple TV. quest'ultima considerazione non è casuale, tenendo soprattutto conto delle difficoltà incontrate dai produttori di dispositivi ad utilizzare Google Android al di fuori del mondo della telefonia (ad esempio per permettere ad un tablet equipaggiato con android di competere con un iPad).

La decisione di Intel di continuare a credere ed investire in MeeGo è anche strategica: il tasso di crescita del mercato dei PC comincia a rallentare, mentre quello relativo ai tablet e smartphone è decollato; inoltre Intel può spingere sul piano hardware, dove i suoi processori Atom potenti e risparmiosi possono fare la differenza. Bisognerà poi vedere quali tipi di applicazioni e di quale qualità MeeGo sarà in grado di offrire agli utenti finali; sappiamo infatti che buona parte del successo attribuibile ad un dispositivo portatile è proprio imputabile all'utilità e alla familiarità delle applicazioni offerte.

La versione attuale di MeeGo è la 1.1, mentre la versione 1.2 è schedulata per il prossimo mese di aprile. Le due immagini seguenti mostrano due tipiche applicazioni a cui è destinato MeeGo, vale a dire i dispositivi per la telefonia mobile ed i dispositivi per l'infotainment (automotive).

Nel frattempo, cominciano ad arrivare sul mercato i primi prodotti equipaggiati con il sistema operativo MeeGo. Un esempio è dato dal netbook Fujitsu MH330, un dispositivo ultra portatile dotato di schermo con retroilluminazione a led da 10,1 pollici, processore Intel Atom N455 a 1.66GHz, 1GB di RAM, visible nella seguente immagine:

Il netbook era già presente da tempo sul mercato, ma è il primo in assoluto ad essere commercializzato con MeeGo precaricato. Su un tema analogo è il video seguente, girato al recente Mobile Congress Worldwide di Barcellona, in cui Intel presenta proprio dei netbook equipaggiati con MeeGo.

Intel MeeGo website

MeegoWorld.it

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18 Commenti

  1. Avatar photo Antonio Mangiardi 30 Marzo 2011
  2. Avatar photo piosa 30 Marzo 2011
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