L'LPC122x estende il portfolio di microcontrollori ARM a 32-bit e ha come obbiettivo una gamma ampia di applicazioni industriali nei settori della automazione e home automation.
L'LPC122x ha fino a 50% in più di densità di codice rispetto ai comuni microcontrollori a 8/16-bit. L'LPC122x dispone di una libreria ottimizzata ROM-based per il Cortex-M0. L'LPC122x funziona a frequenze di CPU fino a 45 MHz e offre una vasta gamma di opzioni di memoria flash, da 32 KB a 128 KB.
LPC122x: applicazioni
-
- eMetering
- Illuminazione
- Rete industriale
- Sistemi di allarme
- Elettrodomestici
L'LPC122x include un ADC a 10bit, due comparatori con "output feedback loop", due UART, un'interfaccia SSP/SPI, un'interfaccia I2C-bus con Fast-mode Plus, un timer Windowed Watchdog, un controllore DMA, un engine CRC, quattro timer di uso generale, un'RTC a 32bit, un oscillatore interno.
Il microcontrollore a 32bit ARM Cortex M0 LPC122x è a basso costo, ed è disponibile da Farnell

l’architettura ARM Cortex è ormai il presente e ed il futuro…le altre architetture come la MIPS sembrano essere davvero obsolete di fronte alla diffusione di mercato che ha riscontrato l’architettura Cortex…Questo dell’articolo ne è un altro esempio…Non capisco il perchè case produttrici di microcontrollori come la Microchip non decidano di migrare definitivamente verso questa architettura…forse il gusto di mantenere un’esclusiva nell’architettura a 32bit implementata?
La memoria flash da 128 kB ha anche una finestrella per cancellare parte della flash di piccole dimensioni pari a 512 byte… è l’unico del settore che ha anche un driver per display a 40×4 segmenti integrato e opzionale… ha anche l’oscillatore interno da 12 MHz con 1% di precisione …
Inoltre, oserei aggiungere, è davvero low cost…il più costoso della serie, su Farnell, lo paghi appena 6€ e per un microcontrollore a 32bit con architettura Cortex credo che sia davvero un prezzo ragionevole…
penso che NXP sia al momento, tra i maggiori costruttori, quello che abbia la piu’ vasta gamma di prodotti basatu su CORTEX-MX. Infatti freescale e’ partita direttamente con i CORTEX-M4, ST sembra ferma avendo solo i CORTEX-M3 e TI ha acquisito gli M3 di Luminary Micro. Comunque l’M0 ha un numero di DMIPS molto ridotto rispetto a un M3 che non costa molto di piu’ (es. famiglia STM32 value line). Ho usato sia M0 di NXP che M3 di ST.
Non è un problema di tipo tecnico ma un problema di natura economica ,
Usare un tipo di architettura proprietaria permette di non pagare nessuna licenza,
in più ci sono i programmatori che imparano ad usare l’ architettura della Microchip dopo per loro diventa anche difficile migrare su altre tipo di architettura quindi diventano clienti per forza .
Visto che si tratta di un arm cortex vi propongo qui di seguito delle valutazioni su vari tool di sviluppo per tale processore, spero di far piacere a chi si sta accingendo a sviluppare per questo processore:
Una domanda che gli utilizzatori di microcontrollori
che integrano il diffuso core di processore
Cortex di ARM devono porsi è la seguente:
“Perché pagare un fornitore per avere un prodotto
commerciale quando si può averne uno della
stessa categoria a titolo gratuito?” Buona parte del successo del
core Cortex è ascrivibile al fatto che ha contribuito a rendere
estremamente economica l’elaborazione a 32 bit: ad esempio la
nuova famiglia di microcontrollori LPC11xx comprende dispositivi
che costano circa 0,50 dollari – garantendo nel contempo un
percorso di migrazione verso dispositivi più sofisticati.
L’utilizzo del core Cortex assicura notevoli vantaggi a tutti coloro
che sono coinvolti nello sviluppo di prodotti: riduzione del
numero di componenti richiesti (BOM), elevate prestazioni e
ora, grazie al nuovo tool di sviluppo mbed , la
possibilità di azzerare (o quasi) il costo dei tool di sviluppo.
A questo punto è lecito chiedersi se è realistica la speranza di
avere tool di sviluppo gratuiti (o a basso costo) per il core Cortex
di ARM? Vorrei qui confrontare tre differenti
tool che possono essere utilizzati con i microcontrollori con
core Cortex prodotti da NXP Semiconductors.
I tool considerati sono i seguenti:
1) Mbed
Caratteristiche: Tool online con funzionalità base di debug Gratuito
e adatto per la prototipazione rapida
Costo: Gratuito
2)LPCXpress Scheda di sviluppo a basso costo con debugger e JTAG integrato.
Caratteristiche: Utilizza un compilatore GNU e un IDE basato su ECLIPSE
Costo: Gratuito fino a 128 kb
3)IAR Embedded
Caratteristiche:Tool di tipo professionale. Funzionalità avanzate Workbench per ARM di debug e simulazione. Tool professionali per gli
sviluppatori ARM sono disponibili anche da altri
fornitori come Keil, Hitex e Raisonance
Costo:Superiore a 2.000 dollari
Dal confronto che verrà effettuato si potrà vedere che i tool di sviluppo
gratuiti rappresentano una valida scelta, ma sono soggetti a notevoli
limitazioni in termini di prestazioni e funzionalità. I tool
disponibili a titolo gratuito per Cortex lasciano comunque spazio
alle soluzioni di sviluppo commerciali.
Caratteristiche e vantaggi
dei tool commerciali
Dalla lista precedente appare evidente che l’offerta di tool di sviluppo
per ARM è ampia e articolata e coinvolge numerosi fornitori.
Uno dei tool di fascia media più promettente è LPCXpresso
di NXP. Questa soluzione risulta com-
posta da un IDE basato su Eclipse e un compilatore GNU, oltre
a una scheda di sviluppo. Entrambi i tool software sono gratuiti,
anche se limitati a 128 kb di codice.
LPCXpresso supporta tutta la gamma LPC di dispositivi ARM
di NXP, ma non dispositivi di altri costruttori.
LPCXpresso si distingue per alcune caratteristiche che rappre-
sentano, per tutti coloro impegnati nella fase di sviluppo del pro-
dotto finale, un miglioramento rispetto a mbed. In particolare
LPCXpresso permette di ottimizzare il codice per esecuzione sui
dispositivi LPC grazie alla presenza nel codice compilato di
breakpoint e di altre caratteristiche supportate dal core Cortex.
NXP fornisce a titolo gratuito le implementazioni dello stack
TCP/IP e USB base. Lo stack TCP/IP gratuito supporta i proto-
colli di uso più comune come HTTP e DHCP. Nel caso di proto-
colli più complessi, è possibile acquistare uno stack commercia-
le. Il compilatore GNU supporta CMSIS, mentre l’ambiente IDE
mette a disposizione una vasta gamma di codice campione per
Cortex. Per tutti gli sviluppatori che sanno che il loro codice non
richiede più di 128 kb per l’esecuzione, LPCXpresso rappresen-
ta una valida soluzione, garantendo buone prestazioni in termini
di compilazione a un prezzo decisamente competitivo.
Tool commerciali: il costo è giustificato?
La decisione di utilizzare tool commerciali si basa su una sem-
plicissima equazione: il costo
della licenza del tool
deve essere inferiore ai costi che il team di design deve affron-
tare – in termini di costi di progetto, collaudo, certificazioni e
BOM. Per quel che concerne caratteristiche e prestazioni, i tool
commerciali di fascia alta del costo di migliaia di dollari – come
ad esempio IAR Embedded Workbench per ARM di IAR
Systems – mettono a disposizione tutte le risorse necessarie per
ottimizzare il codice del prodotto finale e il processo di sviluppo
del codice stesso. Le schede di valutazione sono realizzate per
un’utenza professionale. Esse integrano numerose periferiche in
modo che l’utente possa collaudarle e utilizzarle come progetto
di riferimento per i prodotti finali. Le prestazioni offerte dal codi-
ce, la compressione e altre caratteristiche sono decisamente
avanzate, di molto superiori a quelle offerte ad esempio di
LPCXpresso. L’insieme di queste caratteristiche contribuisce a
ridurre le dimensioni del codice: ciò a volte permette l’uso di un
microcontrollore con specifiche meno spinte, con riflessi favore-
voli sul costo complessivo del sistema finale.
Il codice è disponibile per una gamma particolarmente ampia di
interfacce e periferiche, tra cui TCP/IP, USB e CAN. Inoltre il
codice è completamente supportato e garantito in modo da con-
sentire il superamento dei collaudi di certificazione previsti dagli
specifici protocolli.
Tutto ciò comporta una riduzione dei costi di sviluppo, in quan-
to è necessario un tempo sensibilmente inferiore per effettuare
le operazioni di collaudo e di debug del codice.
Il debugger JTAG e l’ambiente IDE supportano tutte le versioni
del core Cortex su tutte le MCU ARM. Si tratta di una caratteri-
stica di notevole importanza quando si esegue il porting del
codice dal dispositivo di un costruttore a quello di un altro, com-
preso il codice scritto in formato CMSIS. Tale caratteristica non
è disponibile in mbed o LPCXpress.
Senza dimenticare che aziende come IAR Systems effettuano
notevoli investimenti in personale e in infrastrutture necessarie
per fornire in tempi brevi un supporto qualificato agli utenti.
Inotnro ai tre euro? Wow! Credo che lo troveremo presto in molte più applicazioni di quelle citate!
Credo che i microcontrollori a 32 bit con questa serie di periferiche possano essere impiegati con successo anche in ambito automotive sia per centraline controllo motore (ECU) sia per centraline Body Computer che gestiscono diverse linee seriali di diverso tipo e una grande quantità di informazioni. Avere anche un CAN controller integrato sarebbe sicuramente un vantaggio ispetto ad alcuni concorrenti
Stupendo microcontrollore, il fatto più sorprendente per me è la frequenza di lavoro di 45 MHz e il fotto di possedere un oscillatore interno, il che lo rende molto adatto ad essere installato nei circuiti ad alta densità di componenti con minimo ingombro. Il fatto di avere un bus di dati molto ampio poi lo rende applicabile a tutto non credete?
Sicuramente la versatilità è il suo punto forte =)