
Il tema scottante del nucleare affrontato dal punto di vista del piano Merkel per la chiusura dei 17 reattori tedeschi. Come colmare il vuoto energetico lasciato da questi reattori.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha rilasciato durante l'ultima settimana una proposta dettagliata per chiudere il discorso nucleare in tutta la Germania. I 17 reattori nucleari verranno infatti dismessi entro il 2022. Merkel promette una transizione ordinata per sostituire l'energia nucleare, che rappresenta circa un quarto dell'approvvigionamento del Paese, con energia rinnovabile. Alla base di queste scelte ci sono indubbiamente le preoccupazioni per quanto successo di recente in Giappone. Non mancano però le opposizioni, soprattutto da parte degli operatori che lavorano ai reattori in questione, tutto ciò potrebbe finire con il gonfiare i costi ed allungare i tempi di tale transizione.
La costruzione di nuovi reattori in vari paesi dell'Europa Occidentale ha subito un brusco rallentato a seguito dell'incidente nucleare di Fukushima in Giappone, basti pensare al caso sollevato nel nostro paese dalla questione nucleare e dall'imminente referendum. Il piano Merkel di fatto etichetta la Germania come la prima nazione disposta a chiudere le centrali in modo definitivo.
Fonti di energia alternative al nucleare sulle quali puntare:
La proposta potrebbe avere un discreto numero di impatti sull' approvvigionamento energetico della Germania che tutt'ora trae enormi benefici dal nucleare. In merito a quanto detto il ministro dell'Economia Philipp Rösler ha stimato che il piano avrebbe il potere di aumentare i costi dei consumatori tedeschi di circa un centesimo per kilowatt-ora, il che si traduce in un incremento annuo di circa 35 a 40 euro ($ 50 a $ 57) per nucleo familiare. Rösler però ipotizza che il governo possa coprire i costi di costruzione di numerose centrali eoliche, attualmente la più piccola fonte energetica della Germania, in modo da poter garantire un quinto della produzione di energia nell'arco di due decenni.
La preoccupazione per i tedeschi riguarda i Black-out a breve termine, in quanto sempre secondo il piano Merkel in Germania ci sono otto vecchi reattori, sette dei quali in attesa di subire controlli di sicurezza in marzo e un altro sottoposto a manutenzione. Nonostante gli approvvigionamento dale altre fonti di produzione energetica potrebbe risultare molto difficile riuscire a colmare il vuoto lascito dal nucleare. La Germany Federal Network Agency ha stabilito che la Germania meridionale, che sta per perdere cinque reattori che producono 5.200 megawatt, potrebbe subire una crisi energetica nel periodo invernale. Durante il freddo scatta infatti la domanda di energia, essa subisce un picco dovuto ai riscaldamenti e altri fattori dominanti. Le importazioni di elettricità risultano inltre più difficili durante il preiodo invernale in quanto anche i paesi vicini si trovano costretti a confrontarsi con i loro picchi di potere.
Il piano Merkel cerca di contrastare la minaccia blackout nei prossimi due anni mantenendo alcuni dei reattori in "riserva fredda", ovvero pronti per essere riavviati in tempi relativamente brevi. A più lungo termine si propone il raddoppio della produzione di energia rinnovabile, dal 17 per cento attuale fino al 35 per cento della fornitura entro il 2020.
"Abbiamo bisogno di una nuova architettura per il nostro sistema energetico", ha riconosciuto la Merkel in una dichiarazione di questa settimana.
Voi che ne pensate? Il dibattito sul nucleare si sta facendo sempre più insistente e deciso. Ciò nonostante non tutti sono della stessa opinione, come per la Germania anche negli altri paesi i contrasti sono forti. Senza dubbio per sopperire ad una fonte energetica così importante ci si deve attivare sin da subito tramite le energie così dette rinnovabili.

Ho già avuto modo di esprimere le mie opinioni in passato riguardo l’insensatezza di questa mossa. Non ha alcun senso ora eliminare la produzione di energia nucleare dalla Germania. Senza dubbio prima del 2022 il piano andrà a monte. 17 reattori nucleari possono fornire una quantità di energia enorme, difficilmente pareggiabile con fonti alternative. C’è anche da dire che la Germania da tempo investe nel mercato mondiale delle emissioni di anidride carbonica ( http://www.torinoscienza.it/articoli/il_mercato_dell_anidride_carbonica_1476 ), questo fa presagire che l’energia in difetto verrà prodotta con il carbone, usando anche le quote di emissione di CO2 accumulate.
A conti fatti dopo il disastro di Fukushima solo la Germania ha deciso di uscirne fuori (e ahimè anche l’italia…), nel frattempo tra Cina e Russia sono in costruzione 35 reattori, l’Arabia Saudita sta progettando i suoi primi reattori, e ce ne sono altri in costruzione in tutto il resto del mondo. Addirittura il Giappone continua l’uso dell’energia nucleare.
Off Topic: Ieri (7/7/11) a Super Quark è stato trasmesso un servizio che indica che in Italia più o meno il 60% delle persone hanno una cultura generale sotto i livelli minimi! Non capisco in una situazione del genere come si possa far scegliere tramite un referendum la possibilità di intraprendere un percorso energetico come quello del nucleare, al quale la gente associa solo Chernobyl e Fukushima, ignorando completamente i vantaggi che ne conseguirebbero
P.S. Sono favorevole alle rinnovabili, ma se non soffia il vento e se non c’è il sole, il blackout è assicurato
Punto di vista di tutto rispetto!
Anche io sono favorevole alle rinnovabili ed in Italia cè il sole e soffia il vento MA
gi incentivi per il solare dove sono finiti? e lo sapete che se un giorno produciamo piu energie elettrica di quella che ci serve il gestore la paga 0,11 mentre se il giorno dopo ci serve, perche è nuvoloso, ce la fa pagare 4/5 volte tanto?
E poi, sapete quanti progetti di pale eoliche sono stati bocciati perche “danneggiano” il paesaggio?
E Allora?
E allora, dati alla mano, il 40% dell’energia che usiamo è INUTILE e risparmiarla non cambierebbe il nostro stile di vita!
PRIMA FASCIA: luce accesa quando non siamo in stanza, televisore sempre acceso, crepuscolari-timer mal regolati, acqua che scorre all’infinito solo per lavarsi i denti, lampadine non a basso consumo/alto rendimento, acquari o luci ornamentali 24h su 24… ETC.
SECONDA FASCIA: Elettrodomestici in classe A , Apparati green con standby irrisori, doppi vetri, isolamenti termici, televisori led, monitor pc a led etc etc
E COSI VIA!
Si fa presto risparmiare energia, poi , ma solo poi, inizierei a parlare di pale eoliche etc.
Che mettiamo a fare una pala eolica se poi l’energia prodotta serve a riscaldare un appartamento con una dispersione termica disastrosa?
Gli incentivi per il solare mi hanno sempre lasciato un pò perplesso, tanto sono tasse in più che paghiamo. Non è nemmeno un tipo di economia molto sostenibile, perchè a conti fatti, all’utente conveniva mettere il pannello solo se lo stato erogava gli incentivi. Il fotovoltaico ha tanti limiti, e se il consumatore si deve pagare da solo l’impianto, probabilmente non ci rientra mai con le spese. Quello degli incentivi era destinato a innescare un circolo vizioso. Ci pensassero le aziende a non speculare sui costi, e allora sarà un percorso sostenibile.
Per quel che riguarda il risparmio energetico, mi trovi assolutamente d’accordo. Quello degli sprechi è un problema enorme, tant’è vero che anche le nuove normative impongono un consumo massimo in standby agli elettrodomestici. Da qualche parte avevo letto che in Italia in un anno sono stati consumati qualcosa nell’ordine di qualche TWh solo per gli apparecchi in standby. mostruoso.
Infine in Italia c’è sempre il problema degli ambientalisti! Qualche anno fa leggevamo questo
http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/comunicati/calssifica-centrali-carbone/
ora leggiamo questo
http://www.greenpeace.org/italy/it/News1/news/PORTO-TOLLE-una-sporca-legge-ad-aziendam-/
e tutta la roba anti nucleare,
poi c’è chi è contrario all’eolico per tanti motivi che non sto qui a elencare, chi è contrario al solare perchè bisogna riempire di pannelli i paesaggi (e anche perchè ci mangia la mafia)
Insomma… un popolo che ha paura di qualunque cosa, ma non se la sente di rinunciare a niente.
Ci vorrebbe più informazione, per far capire alle persone da dove viene l’energia che gli arriva sulla presa elettrica. C’è proprio bisogno di cambiare la mentalità della gente.
Personalmente credo molto nel solare e spero che il futuro possa darmi ragione. Per quanto riguarda il nucleare e la Germani è chiaro che 17 reattori non si possono sostituire con qualche pannello e qualche impianto eolico. Il piano sopracitato sembra però essere di tutto rispetto e con obbiettivi chiari e ben definiti. La mia idea è che la Germania voglia seriamente rimpizzare il nucleare con le fonti alternative.
Ti pregherei di postare in Italiano,
ho dovuto recuperare il commento dallo spam. Grazie