La scuola del futuro prossimo

Oramai l'elettronica e l'informatica hanno invaso le nostre vite, i ragazzi adolescenti (ed anche più giovani) passeggiano chattando con i loro amici attraverso lo smartphone, i bimbi di 5 anni usano i tablet meglio di molti adulti, ma la scuola è un po' lentina ad adeguarsi alle nuove tecnologie!!! Vi descrivo il mio ideale di scuola del futuro prossimo (non troppo lontano, spero).

Forse l'evoluzione tecnologica è davvero troppo incalzante e le nostre vite stanno davvero diventando poco vissute, pur di star dietro alle nuove tendenze. I ragazzi non aprono la bocca per ore, parlano con amici, fidanzati/e e genitori solo tramite Whatsapp, Facebook, Viber, etc.

Spesso mi chiedo, da appassionato e utilizzatore, se davvero non sarebbe molto più utile stoppare per un po' tutta questa corsa, per fermarci a riflettere sulla vita, e su cosa davvero riesce a riempirla.

Abbiamo da poco visto nell'articolo ManipolataMENTE come l'uso sbagliato della tecnologia possa inoltre essere un problema alla vita di tutti i giorni.

Eppur ci sono molti settori in cui la tecnologia potrebbe/dovrebbe essere usata per degli scopi davvero nobili e utili. Se da un lato si vedono corse incredibili per trovare la migliore tecnologia per permettere ad una persona di sbloccare il telefono solo con lo sguardo, scorrere una pagina di internet muovendo gli occhi etc, dall'altro lato vedo come alcuni settori siano molto trascurati. 

Uno di quegli ambiti di cui parlo è la scuola (intesa in ogni livello che la costituisce).

Io sono un amante della carta, quindi lungi da me proporre di eliminarla dalla vita degli studenti: il gusto di aprire un quaderno, annusando l'odore della carta e premere con la penna per comporre i propri geroglifici (per lo meno, la mia grafia è poco più comprensibile di così) non ha prezzo!

Ma cercarne di ridurne l'esigenza e l'utilizzo è un nostro sacrosanto dovere!

Inoltre, come si può pensare, in un'Università, di avere un'aula in cui gli studenti possano usare dei PC sia un lusso che non tutti possono permettersi?

Io, un'idea di come alcuni di questi problemi possano risolversi ce l'ho, e ve la vorrei proporre.

Quello che vorrei sottolineare è che questo articolo non tratta di innovazioni tecnologiche spinte (andrei contro ciò che ho detto all'inizio dell'articolo), ma un'idea orientata all'utilizzo di tecnologie esistenti, o per lo meno realizzabili semplicemente (dato lo stato di evoluzione attuale), per fare qualcosa di altrettanto semplice e scontato ma, secondo me, importante per gli studenti.

Quando ero all'Università, molti professori proiettavano slide, e su queste noi prendevamo appunti. Ma spesso, o quasi sempre, noi non disponevamo in tempo di queste slide, per cui una volta che le avevamo c'era la necessità di stamparle e copiare su di esse gli appunti presi altrove per non doversi trovare, in seguito, a studiare con una scrivania piena di fogli e quaderni aperti.

 

Idea: ma se anziché scrivere appunti su un quaderno, si utilizzassero dei PC o dei tablet? E viste le evoluzioni attuali, perché non sfruttare la possibilità di scrivere con pennino su Touchscreen?

A questo punto sorge la proposta da fare alle scuole, alle Università: la scrivania multimediale per gli alunni.

Premetto che si tratta di un'idea, e non di un progetto, per cui non vedrete dettagli implementativi di nessun tipo. Mi piacerebbe però stimolare la vostra fantasia e soprattutto il vostro ingegno.

Ecco illustrata l'idea: una scrivania con Touchscreen inserito in un'insenatura nella scrivania, connesso alla scrivania in modo che prenda da essa l'alimentazione e da essa sia completamente dipendente. Il Touchscreen è reclinabile, in modo che ognuno possa spostarlo in base alla propria comodità. Può quindi essere usato come quaderno, come libro, ma anche come PC. Se lo si inclina come un monitor (i bracci meccanici con cui è collegato alla scrivania permettono ciò) al di sotto c'è una tastiera, per poterlo utilizzare come computer. Magari, oltre alla tastiera, può esserci anche un mouse ottico estraibile in modo da poterlo usare sulla scrivania, ma collegato alla scrivania stessa in modo che non sia accessibile la porta di collegamento (per evitare furti, era un problema comune ai miei tempi.).

Seguendo lo stesso principio si può pensare ad un pennino per lo schermo Touchscreen legato alla scrivania in modo che sia sempre disponibile per ognuna di esse.

Potrebbe inoltre esserci la possibilità di reclinare il Touchscreen al contrario, in modo che il retro del Touchscreen diventi parte della scrivania e questa diventi come una scrivania classica, per poter utilizzare i vecchi metodi carta e penna.

Quella piccola cavità a base rettangolare che si vede nell'immagine è il posto in cui inserirei l'insieme delle porte di cui il sistema può avere bisogno: USB, Ethernet, PCI, etc.

Importante è tutte le scrivanie siano connesse attraverso una rete interna (meglio cablata, per evitare esposizioni a onde elettromagnetiche inutili, dato che si tratta di postazioni fisse), attraverso cui, tramite un piccolo software proprietario, o anche semplicemente tramite Dropbox o simili, il professore possa condividere istantaneamente le slide. Un software presente sul PC potrebbe dare la possibilità di modificare ogni formato di slide, che sia PDF, Powerpoint, etc. e salvare in PDF. Si può pensare ad un software già esistente, ma certamente anche a qualcosa creato ad hoc, ottimizzato per gli scopi, può funzionare.

Il PC potrebbe essere simile ad un PC commerciale, con sistema operativo adatto a far girare anche i software professionali, quali Matlab, ad esempio. Ma potrebbe anche essere pensato come dispositivo ad hoc, ottimizzato per la visualizzazione di testi, come gli e-book reader, in modo che un uso prolungato del PC non crei problemi alla vista. Per le Università sicuramente sarebbe meglio la prima soluzione, ma nelle scuole primarie e secondarie la seconda soluzione credo sia ottimale.

Le scrivanie saranno sempre connesse alla rete elettrica, disattivabile sia tramite comandi generali sia con quelli presenti sulla scrivania. In tal modo sarà possibile che ogni studente possa, coscenziosamente, limitare i consumi ma un controllore potrà comunque occuparsi, in caso di inattività o a fine giornata, di spegnere la scrivania. Importanti in una situazione di questo tipo sono gli UPS, fondamentali in caso di mancanza improvvisa di alimentazione. Ma volendo potrebbero essere anche usate delle batterie di appoggio in ogni scrivania per queste esigenze.

Per quanto riguarda la scrivania dell'insegnante, al posto di un Touchscreen "legato" alla postazione, sarà sicuramente meglio avere una base di connessione per collegare un PC/tablet (non posso far altro che immaginare un sistema simile al Sony Vaio Tap 20 Mobile Desktop o a suoi simili, ma realizzato per poter essere collegato attraverso una base alla scrivania e a tutte le periferiche presenti. Ma forse un tablet 10 pollici è più che sufficiente) che l'insegnante può prendere, usare come quaderno/libro da portare in giro per l'aula, e anche portare a casa, per preparare la lezione per il giorno dopo, ed averla sempre a portata di mano. Nel tablet ci sarà una cartella condivisa in cui inserire il materiale, e una volta collegato alla sua scrivania, e quindi nella rete, tutto il materiale sarà disponibile per il download da parte degli studenti. Sarà sicuramente utile, per il professore, avere uno scanner, importante per chi magari vuole condividere un esercizio o degli appunti presi su carta.

Quali vantaggi si otterrebbero?

Il risparmio sarà visibile in termini di carta utilizzata, penne, inchiostro per stampanti. Ma il vantaggio maggiore sarà per i ragazzi. innanzitutto di tempo, perchè non sarà più necessario fare il doppio lavoro di dover copiare i propri appunti di nuovo sulle slide. Ma poi sarà sicuramente un servizio innovativo, più adatto ai nostri giorni.

Voi direte: ma tutta questa tecnologia ha bisogno di essere alimentata! Sicuri che ci sia davvero un risparmio?

E a questo punto che è necessario far intervenire l'utilizzo di energie alternative, quali i pannelli fotovoltaici. Se la scuola può essere energeticamente indipendente, o quasi, il dispendio di energia che andremmo ad introdurre non implicherà un aumento di spese e sarebbe una soluzione ecologicamente etica.

Per cui sarebbe una buona soluzione realizzare, laddove possibile:

  • Impianto fotovoltaico su tetto;
  • Parcheggi coperti realizzati con pannelli fotovoltaici (che a mio parere sono uno degli utilizzi migliori che si possa fare dei pannelli fotovoltaici: parcheggi coperti dalle intemperie +  energia prodotta da energie rinnovabili + possibilità di utilizzare pannelli fotovoltaici con un buon impatto estetico);
  • Illuminazione esterna gestita attraverso sistemi fotovoltaici (vedi anche il seguente articolo) autonomi.

Se aggiungiamo a tutto ciò pannelli solari per acqua calda, rubinetti e accessori per bagni con sensori di presenza e di movimento, andiamo anche a ridurre i problemi igienici ed i consumi eccessivi di acqua che si riscontrano invece in molte strutture.

Cosa porterebbe tutto ciò?

  • Minore utilizzo di carta (solo chi vuole, stamperà le slide già comprese dei propri appunti).
  • Maggiore interattività con il professore (tutto il materiale aggiuntivo può inserirlo direttamente sulla rete).
  • Minor rischio che vengano “rubati” PC (rubare una scrivania, o addirittura una fila di scrivanie, se si pensa di produrle collegate in serie, è un po' complicato). 
  • Riduzione delle energie da combustibile a favore di energie rinnovabili
  • Tecnologizzazione della scuola, che sarà orientata verso un futuro che altrove è già presente.

Conclusioni

Oramai sono passati almeno 7 anni, da quando, ad un professore, avevo proposto, come tesina, un progetto in cui attraverso uno schermo Touchscreen poter modificare file in PDF come in un quaderno deglio appunti. Mi è stato risposto  che già esisteva un sistema del genere. Allo stato attuale, posso dire che la tecnologia esiste da non molto tempo (ma allora non era sicuramente pronta), ma non è stata ancora orientata a questo tipo di utilizzo. Mi piacerebbe molto avere in mano un quaderno elettronico.

Ho scoperto che già qualcuno ha sviluppato delle idee simili: tipo un quaderno elettronico o un PC per poter prendere appunti.

Come detto più volte, si tratta di un'idea, non di un progetto. Ma mi piacerebbe stimolare le vostre idee sull'argomento e, perché no, proporre una collaborazione per un progetto condiviso tra tutti noi/voi progettisti e smanettoni.

Idee per migliorare poi la scuola ce ne sono a volontà, e possono essere tutte in aggiunta a queste mie proposte (vedi l'articolo sui libri open-source), per cui vi invito a sfoggiare la vostra fantasia e il vostro ingegno.

Quindi la conclusione a questo articolo non può che essere una domanda: che ne pensate?

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39 Commenti

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