Il team del satellite Glory supera gli ostacoli ingegneristici

Satellite Glory il team del satellite Glory ha superato gli ostacoli ingegneristici, seconda parte (leggi anche la prima parte: Satellite Glory: il team del satellite Glory ha superato gli ostacoli ingegneristici).

Il satellite Glory e la battaglia con i TF (test failure)

Se c’è qualcosa per cui gli ingegneri aerospaziali perdono il sonno, quella è probabilmente un TF, un test fallito. Nel caso del satellite Glory non sono mancati i TF, visto che era stato inizialmente costruito per la missione Vegetation Canopy Lidar (VCL), un satellite che la Nasa ha poi cancellato nel 2000. Quindi, per il team del Glory reimpostare un mezzo che era stato progettato per un razzo più grande, per differenti condizioni spaziali e per una diversa orbita, è significato mal di testa extra e un sacco di lavoro per risolvere i vari problemi.

In particolare il TF, non atteso, del computer di volo chiamato Payload Interface Processors (PIP), ha complicato la programmazione dell’integrazione e del testing.

Nell’Agosto 2009 i TF sono cominciati a saltar fuori e per Dicembre, una CT (computed tomography) delle componenti critiche ha rivelato un difetto relativo al processo di produzione che ha forzato il team del satellite Glory a cercare un nuovo venditore e a ripetere il piano di integrazione e di testing.

Più recentemente, un problema di costruzione con uno dei SADA (solar array drive assemblies) ha causato non poco scompiglio. A giugno, durante uno degli ultimi test prima di spedire il satellite in California per il lancio, uno dei SADA del Glory non ha funzionato correttamente. Questo episodio ha messo gli ingegneri contro un muro e lo stesso Brucker ha affermato che, facendo una stima, gli esperti parlavano di 22 settimane per produrre, installare e testare una parte di ricambio.

La soluzione arriva da New York

Mentre accadeva il peggio, un’azienda con base a New York City chiamata Honeybee Robotics ha proposto un innovativo pezzo di ricambio chiamato che, installato e testato in poco meno di due mesi, è servito a risolvere il problema.

Il progetto del satellite Glory si avvia alla conclusione e non c’è spazio per gli errori

A questo punto la pressione sugli ingegneri è salita e si è fatta intensa, nella speranza di rientrare nei tempi e nel budget. Senza contare ovviamente che qualsiasi componente a bordo del razzo o del satellite potrebbe non funzionare. Bruckner ha allora affermato in merito: ‘Siamo tutti consapevoli che anche la falla più piccola o una svista può provocare un catastrofico fallimento, quindi abbiamo deciso di prenderci più tempo per essere sicuri che sia tutto a posto’. A lui si è poi aggiunto il Project manager del satellite Glory, Bryan Fafaul: ’Ci sono state di sicuro delle difficoltà, ma sembra che le stiamo superando’.
Al momento il lancio del satellite Glory è previsto non prima del 23 Febbraio 2011 dalla Air Force Base Vandenberg in California.

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