Virtualizzazione Open Source (VMWARE)

Quanto segue su VMWARE vuole descrivere, a chi ancora non lo conosce, i vantaggi della virtualizzazione, ognuno di noi potra’ poi trovare spunto per applicazioni piu’ vicine a quanto sta eseguendo.

Virtualizzazione Open Source (VMWARE)

Virtualizzare significa lavorare in un ambiente emulando il comportamento di un altro, cioe’, per esempio, effettuare un viaggio sul computer piuttosto che un viaggio reale, visitare posti e lidi non di persona (cioe’ non con i 5 sensi tutti insieme) ma per esempio solo tramite la vista.
L’operazione di virtualizzazione puo’ essere piu’ o meno complessa e puo’ estendersi dalla semplice visione di fotografie (per restare nell’esempio di cui prima) fino alle piu’ sfrenate sensazioni offerte da programmi di realta’ virtuale.

OK, torniamo alle nostre virtualizzazioni, magari piu’ semplici e spartane, ma comunque utili per alcuni nostri scopi.

Facciamo qualche esempio:

    a) A furia di caricare sul computer programmi dimostrativi sono arrivato al punto che ci sono troppi servizi attivi, troppi processi, il computer e’ diventato lento, instabile e alla fine devo decidermi a re-installare tutto da capo, chissà che cosa perdero’ in questa operazione.

    b) Raccontano meraviglie di quel sistema operativo ma peccato che non posso provarlo perche’ dovrei disintallare quello con cui sto lavorando perdendo tutti i programmi e i dati

Per risolvere problemi di questo tipo e altri sono disponibili una serie di virtualizzatori (detti virtual machine) che permettono di simulare un ambiente sopra un altro. Sono virtualizzatori di sistema operativo, cioe’ sotto Vista posso lavorare con WindowsXP e cosi’ via.
Il piu’ famoso e’ sicuramente VMWARE (nelle sue due versioni, una e’ il player gratis e l’altra e’ la Workstation a pagamento). Poi esistono le macchine virtuali sono i package relativi ai vari sistemi operativi che possono essere eseguiti nell’ambiente VMWARE.

L’uso del pacchetto ‘ molto semplice e non voglio togliere a nessuno di scoprire e risolvere le eventuali problematiche per il downloading e la successiva installazione.

Facilmente troverete le macchine virtuali piu’ comuni e quindi potrete subito fare esercizi, vorrei pero’ spendere qualche parola su un aspetto che non salta agli occhi immediatamente.
Su di un disco mobile (di quelli con interfaccia USB) ho installato una macchina virtuale XP nella quale ho installato Quartus e ORCAD.
Questo mi permette di trasferirmi a Milano e lavorare su di un desk top, che mi hanno messo a disposizione, come se stessi nel mio ufficio, non solo gli stessi programmi e dati ma anche lo stesso ambiente, lo stesso desktop…

Qualcuno potrebbe obiettare che facevo primo ad usare un PC portatile, si e’ vero ma voi ci avete provato a lavorare piu’ giorni con un portatile per 10 ore al giorno? Bassa risoluzione video, tastiera piccola e con i tasti messi dove il costruttore aveva spazio, poi ora anche i mouse hanno dimensioni cosi’ piccoli che fra un po’ non si parlera’ di problemi al carpale ma piuttosto di rattrappimento delle mani.

L’uso piu’ comune e’ quello di emulare sull’ambiente Windows l’ambiente Linux e magari piu’ di una distribuzione (Ubuntu, Fedora..).
In questa maniera si potra’ godere di una serie di vantaggi estremamente importanti, facciamo un esempio per tutti. Sto lavorando sotto Linux ma il mio archivio e’ sotto Windows, senza l’emulazione dovrei salvare il programma su di un supporto rimovibile, e quindi bootstrappare la macchina Windows per memorizzare i dati in archivio (si e’ vero ci sono anche altre strade, come server in rete ed altro, ma provate a percorrerle piu’ volte al giorno e poi ne riparleremo.

Con la macchina virtuale e’ sufficiente condividere una cartella (accessibile da ambedue i sistemi operativi a run-time) e il gioco e’ fatto.
Ancora, sotto le distribuzioni piu’ spartane di linux l’editor disponibile e’ VI, che ,anche se con piu’ o meno estensioni resta indietro rispetto agli editor disponibili per Windows (adesso la schiera del popolo Linux mi uccidera’ perche’ ho detto questo, pero’ poi effettivamente e’ cosi).

Bene impiegando una macchina virtuale e magari qualche tool come il vecchio ftp oppure WinSCP o altri passo velocemente da una parte all’altra (poi ci sono sempre le directory condivise).

Ancora, i progettisti di HW usano una serie piuttosto lunga di strumenti che non sempre trovano equivalenti sotto i due sistemi operativi, oppure per problemi di licenza sono costretti a lavorare sotto Windows 2000 o peggio.
Bene anche in questo caso la macchina virtuale risolve il problema rendendo il passaggio fra due sistemi operativi semplice e veloce.

Quanto costa un virtualizzatore

La macchina virtuale nella versione player e’ gratuita mentre nella versione workstation e’ a pagemento (il vantaggio piu’ evidente e’ quello che la versione workstation puo’ creare le macchine virtuali mentre il player le puo’ solo eseguire).
Il downloading e’ semplice e veloce cosi’ come l’installazione, e’ chiaro che durante l’esecuzione i programmi vengono rallentati ma lo svantaggio e’ sicuramente trascurabile rispetto ai pregi.

Reference
www.vmware.com: sito ufficiale

Repost: 2008-12-12

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5 Commenti

  1. Avatar photo Ionela 12 Dicembre 2008
  2. Avatar photo andy 13 Dicembre 2008
  3. Avatar photo andy 12 Dicembre 2008
  4. Avatar photo Stefaimg 19 Aprile 2011

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