
Esiste un grande numero di tutorial in formato video o testo sulla saldatura , ma oggi ho trovato una guida comica... praticamente è un fumetto.
Le prime pagine del fumetto su come saldare sono state create da Mitch Altman (da Cornfield Electronics), Andie Nordgren e Jeff Keyzer (Mighty Ohm). La guida comica, "The Soldering Is Easy", è facile da seguire ed è anche abbastanza informativa. La guida su come saldare è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons.
Se avete difficoltà con l'inglese, chiedete pure, qualcuno di noi (staff) o della nostra meravigliosa community (veramente!) vi risponderà.

Questa non l’avevo mai vista XD Scherzi a parte o meglio fumetti a parte, l’operazione della saldatura che magari può esser considerata una banalità molto spesso soprattutto dagli hobbisti non viene eseguita in modo ottimale sia per inesperienza che per superficialità(dovuta ad una scorretta informazione) e questo comporta grandi o piccoli problemi… sia immediati, del tipo “come cavolo è che non funziona!? Sarà il condensatore o l’IC” che in genere comporta un enorme perdita di tempo alla ricerca di un problema che in fin dei conti è sotto i nostri occhi! Oppure in differita con probabili guasti dovuti all’usura del tempo che ahimè non lascia scampo a saldature deboli o fredde o in generale fatte male. Inoltre molte volte una cattiva saldatura pregiudica anche il funzionamento di dispositivi che lavorano in frequenza!
Si può dire che il segreto della durata di un buon circuito sta certamente per buona parte nella progettazione ma anche nella qualità delle sue saldature!
Molto carina come guida ,
ne avevo già vista una similare dove si spiegava come creare con una bicicletta o ricarica batteria attraverso la dinamo ,
comunque sia le saldature sono importante una saldatura fatta bene può allungare in eterno il funzionamento di un dispositivo .
questo tipo di saldatura a stagno con componenti con terminali sta sempre più scomparendo a profitto delle saldature piantare dove componenti vengono piazzati direttamente sul PCB e saldati di senza forare la basetta ,
basta vedere tutti gli ultimi componenti che ho visto sull’elettronica open source usano parcheggi per montaggio superficiale come SMD .
una cosa molto importante che spesso si dimentica e che illustrano in questo piccolo fumetto è la necessità di lavarsi le mani dopo avere usato il saldatore a stagno e di farlo in una stanza aperta visto che lo stagno o piuttosto la lega a base di stagno… piombo .
Il mio professore all’epoca che frequentavo il tecnico si spiegava che non dovevamo tirare il filo di stagno con le labbra è che era una cosa che facevamo tutti all’epoca ,
e dopo ci spiegò il perché è dopo nessuno ha mai fatto più .
Che forte! Veramente ben fatta e concisa (certo, non è che ci vuole la laurea a fare saldature 😉 Ora me l’attacco in camera 😉
si è fatta molto bene anche e sopratutto i disegni, pensare che da piccolo ci giocavo un sacco con stagno e saldatore… senza poi fare caso a lavarmi le mani… ora la direttiva europea RoHS, che impedisce l’uso di materiali tossici nell’industria elettronica ha fatto si che le nuove leghe saldanti, in genere a base di stagno, argento e rame, hanno una temperatura di fusione più alta di circa 40° rispetto alla convenzionale lega SnPb che aveva il 40% di piombo e punto di fusione intorno a 180-200°C! ah, non respiratene i vapori e se volete le saldature lucide, non soffiateci sopra per raffreddare…. 🙂
Ho dato un’occhiata al pdf, credo che sia una guida molto utile ai principianti! è ben fatta e insegna alcune cose che altrimenti avrebbero dovuto imparare dopo diversi tentativi. il fatto che il titolo dica “guida comica” mi fa pensare a una forzatura da comic book, dato che gli autori hanno affrontato il problema in maniera simpatica, ma comico mi sembra un pò esagerato…
Riguardo i fumi del flussante contenuto all’interno dello stagno (lo so, è una lega), per sbarazzarmene ho comprato a circa 10 euro un aspiratore. in pratica è una ventola con un filtro e un appoggio. è della aoyue. è abbastanza rumorosa, ma è un buon prodotto nel complesso, molto solida. Per quel che riguarda la mia esperienza, ho scritto molti consigli che mi verrebbe da dare ai principianti
http://it.emcelettronica.com/forum/cercasi-appassionato-assemblaggio-circuito#comment-11879
Nella guida io avrei consigliato anche l’utilizzo di una pompetta succhiastagno, è vero che non è strettamente necessaria, ma aiuta molto nella correzione dei propri errori
dai ma comic book sono fumetti, si sa! o no? sarà che sono abbastanza vicino a Lucca dove fanno il lucca comics… se cerchi su internet vedi cosa è 🙂 e mi sembra abbastanza risaputo cosa sono i comics ecc…bhò
comunque anche a me non ha fatto ridere.. ^_^
Mi fondamentali fino che uno li compra su filiali tipicamente RS o distrelec non ci sono problemi con le leghe , ma la maggior parte dei hobbysta le compra durante quelle fiere dell’elettronica che si tengono durante tutto l’anno , dove il materiale la maggior parte proviene dalla Cina dove la sicurezza industriale non è proprio la prima delle loro preoccupazione così si ritrovano ancora facilmente quei gomitoli di lega di stagno a base di piombo visto che costano pochissime , anche io all’ultima fiera di Forlì ho comprato uno di quei rotoli a base di piombo visto che costano 5 euro il rotolo da mezzo chilo .
infatti, hai ragione.. sono ancora facili da reperire… anche all’università ci sono ancora quei tipi di stagno… infatti il prof ci ha detto di evitare di respirare i vapori 🙂 poiche lo stagno era rigorosamente fuori norma (ironicamente parlando)
si, si lo so, anche se non sono un appassionato di fumetti…
una guida per principianti davvero carina, con alcune lacune per qualsiasi principiante, la scelta del saldatore e l’importanza della regolazione della temperatura o della potenza del saldatore in base alla quale a volte o non riesci a fare buone saldature oppure viceversa rischi di cuocere il pcb facendo si che la pista ramata si stacchi dal supporto. Altra cosa che mi viene in mente che manca sono i tempi di saldatura per evitare il surriscaldamento del componente e gli eventuali meccanismi per evitare ciò.
Il fatto che stia scomparendo come detto da Fabrizio87 la saldatura classica con quella superficiale lo trovo alquanto scomodo e difficoltoso per fare una buona saldatura, in quanto il componente dovrebbe in qualche modo essere fissato o mantenuto fermo durante il processo di saldatura, certo con macchinari specifici risulta facile e conveniente, ma per un hobbysta non è proprio facile.
Guida molto divertente!
se guardi il pdf completo, parla della temperatura della punta e dei tempi di saldatura. loro consigliano di stare un paio di secondi a scaldare la piazzola, di mettere 3mm di stagno e di lasciare la punta nello stagno un altro secondo, in modo da dare tempo allo stagno di distribuirsi… penso che orientativamente siano tempi abbastanza giusti…
Se c’è una cosa che, nella mia passione elettronica, non ho mai imparato a fare è proprio saldare. Non so bene il motivo. Da piccolo avevo visto le saldature quelle con la fiamma ossidrica e ho avuto un parente che era stato ustionato. Da quel giorno mi sono un pò spaventato e non ho mai avuto il coraggio di imparare da solo =)
Proprio l’altro giorno ho infatto portato a un mio amico una scheda da saldare perchè io non ne ero proprio in grado e non avevo nemmeno voglia di provarci =)
I “fondamentali” del come si fa li conosco, per le decine di guide lette, e tutto sommato quella postata è carina.. Mettere in pratica però è proprio un altra cosa 😉
Tra l’altro non ero a conoscenza della tossicità dello stagno o di norme che ne regolavano l’utilizzo e la composizione.. è proprio un mondo che mi sta lontano XD
prova e…. sbagliando si impara, vedrai che non è difficile e non è quasi per niente pericoloso 🙂 magari inizia dal dissaldare componenti senza bruciare il PCB da un qualcosa di rotto, giusto per iniziare ad avere una certa manualitàe familiarità col saldatore ^_^
Dipende cosa devi saldare, è solo indicativo, anni fa, ho visto una persona che non riusciva a saldare una batteria (quella con terminali a saldare) e non capiva il motivo. Essendo un saldatore 25/50W della Philips, mi è bastato premere il pulsante laterale per saldare quella batteria ad un’altra. Lui pensava che il saldatore fosse guasto ;).
certo, bisogna stare un pò attenti, anche io una volta in qualche modo mi sono bruciato la punta di un dito. All’inizio ho sentito solo l’odore tipo di pollo bruciato, poi ho sentito il dolore XD comunque non è che uno per forza deve farsi male, anzi, è anche abbastanza difficile farsene
Io l’ultima volta che mi sono bruciato per bene c’era piuttosto l’odore di suino,
anche io le prime volte avevo paura visto che la punta sta comunque 350 C° , ma con il tempo mi sono accorto che stando attento non mi bruciavo .
comunque siaci sono cose ben più pericolose che ho fatto con l’elettronica ad esempio sviluppare e fare o stampare i PCB dove devi manipolare sostanze sia chimiche sia molto corrosive e soprattutto corrosive , come per cloruro ferrico del prodotto che dissolve il rame del stampato dopo averlo coperto con i trasferibili o averci impresso attraverso foto incisione lo stampato .
Credo che il pericolo maggiore sia la soda caustica in scaglie per sviluppare i PCB utilizzando piastre fotosensibilizzate. Ho visto alcuni amici miei che non leggono le avvertenze o meglio gli danno poca importanza e prendono in mano le scaglie della soda.
La soda caustica è pericolosa fino a un certo punto… Un amico che ha sviluppato una 20ina di schede in un giorno ha fatto tutto senza guanti, recuperando le pcb dall’acqua e soda, il risultato è stato che il giorno dopo gli si sono un pò spellate le dita, ma niente di grave…
Durante lo sviluppo delle schede io sto più attento al cloruro ferrico, visto che macchia in una maniera terribile, pur essendo abbastanza molto poco tossico.
L’alternativa al cloruro ferrico che ho visto è stata quella di mescolare acqua ossigenata e acido cloridrico. Quella si che è pericolosa, libera infatti una quantità ingente di cloro e corrode in una maniera paurosa (questa se non sbaglio è l’antica tecnica dell’acquaforte)
Sono io che spendo troppi soldi ,
o il fatto che una scatola 100 pezzi di guanti lattice usa e getta costa ha in circa 5 € ,
Mi sembra proprio poco intelligente badare al risparmio soprattutto con articoli di protezione che costano così poco ,
comunque sia anche le scaglie soda caustica se non ti corrodono le mani rimangono un prodotto una poesia molto pericoloso , io personalmente ammetto anche un paio di occhiali in più di quanti visto che se mi va nell’occhio li sono uguali ben peggio che una bocciatura su una mano .
Comunque meglio sempre usare cloruro ferrico che la soluzione più semplice e più sicura , giocare al chimico leggendo ricette su Internet non vi sembra la cosa più ragionevole.
ricordate sempre che quanto maneggiate prodotti tossici anche nella vita quotidiana per le pulizie di casa mettete sempre guanti di gomma , un paio di guanti di gomma si ricompra con pochi euro , ma se mi fate male con quelli di mani vostre rimangono per molto tempo inutilizzabili se non definitivamente rovinate.
Io da un po’ di anni ho cominciato a utilizzare per i pochi circuiti che faccio i componenti SMD , all’inizio era un po’ problematico visto che ho dovuto anche comprare un saldatore ad aria calda comprato nemmeno tanto caro un centinaio di euro a una fiera dell’elettronica , dopo con il tempo mi sono accorto che quasi più comodo usare i componenti SMD soprattutto per quelle funzioni molto scoccianti ,
ad esempio mettere i diodi in parallelo di un rele , Le mie schede ormai sono diventate miste tra componenti con terminali e componenti SMD .
questo è solo una questione di adattamento dopo aver fatto il primo passo vi accorgerete che vi faciliterà il lavoro.
è anche necessario che ci agitiamo alle nuove esigenze dei fabbricanti di componenti siano non potremo più accedere a nuovi componenti del mercato ,
Anche qui sul sito vediamo quasi esclusivamente componenti saldati a superficie .
Va bè, respira pure i vapori di soda caustica, ognuno è padrone della propria vita.
linus, la soda caustica è un elettrolita, quindi quando metti NaOH in acqua, questo si dissocia in ioni Na+ e OH- e quando la soluzione evapora questi ioni restano a fondo, e il vapore liberato è monossido di diidrogeno. Per conoscere tutti i rischi legati a questa sostanza potenzialmente mortale puoi leggere questo http://www.dhmo.org/
oppure la traduzione italiana
http://www.l-d-x.com/dhmo/facts.html
(ovviamente la versione originale è fatta meglio)
Io personalmente tiro fuori le pcb da cloruro ferrico e soluzione di soda caustica con una pinzetta di plastica, i guanti non è detto che uno non li usa per risparmio, è una questione di comodità e di averli a portata di mano. Quando uno compra i prodotti per lo sviluppo è facile che si scorda di comprare i guanti in lattice, e poi arrivato a casa, non cambia niente se usa altri strumenti… Tra cui anche le mani nude.
Devi considerare poi che per quanto possa far paura la soda caustica pura, quando viene molto diluita perde gran parte della sua azione corrosiva. Per sviluppare una scheda bastano pochi grammi per litro di acqua, quindi è una soluzione poco concentrata. Se anche schizzasse in un occhio basterebbe sciacquarsi bene, non credo sia la fine del mondo. Poi se non sbaglio gli occhi hanno già un pH leggermente basico, quindi è ancora meno grave la cosa.
Conserverei gli occhiali protettivi per un altra categoria di lavori…
ma sei matto è pericolosissimo!!! io lo chiamo spesso “acqua_due_O” ahah
è più pericoloso il CaCO3 (se ingerito o inalato fa venire la diarrea) o il famigerato NaNO3 che in italia è presente in politica..
Bè, diciamo che dovrei davvero imparare. Di componenti da buttare non funzionanti ne ho centinaia in casa XD..Ho sempre amato fare a pezzi fino all’osso qualsiasi cosa [e di recente sono stato ricompensato dato che ho preso da una vecchia scheda un bottoncino per un progetto con Arduino!..Tra l’altro, dato che avevo manualità zero con saldato l’ho tolto levigandone la saldatura e togliendolo con la pinza.. Non ridete di me =)]
Sicuramente potrei cominciare a darmi da fare anche con il saldatore, dato che non sono più un bambino =)
Dopotutto ho imparato cose più difficili 😉
Tra l’altro non sapevo che le pcb venivano “fatte in casa” con componenti come la soda o quelle sostanze tossiche che avete elencato. Di sicuro è meglio che imparo a saldare và.. xD
la vità è vostra, se leggi l’etichetta sulla soda caustica c’è chiaramente scritto:
INTERVENTI DI PRONTO SOCCORSO
Inalazione
Spostare l’infortunato all’aria aperta – Chiamare un medico
Se volete sperimentare, dentro un diffusore di profumo metteteci un po’ di soda caustica.
Provaci che tanto non rischi niente ,
dopo vedrai che ti divertirai mondo con il sagrato ,
È ancor di più quando rimetterà gli affari tuoi propri circuiti dopo le stampi su PCB e infine si sa di componenti e alla fine vidi che funziona perfettamente .
Qui potrai dire l’ho fatto tutto io dalla progettazione alla realizzazione .
leggerti gli effetti del sodio idrossido nella scheda di sicurezza di una azienda, non credo che lo scrivano tanto per burla.
http://www.nuovarafi.it/public/downloads/tazzetti/Schede%20Sicurezza/MSDS_172005_Sodio%20Idrossido%20sol%2030%25%20p_ITA.pdf?PHPSESSID=be8e4020a261b28741c6a36cad89fad1
non usare un paio di guanti con il discorso di comodità mi sembra proprio da imbecille , visto che non sono prodotti così difficilmente reperibili soprattutto che sono venduti in tutti i supermercati d’Italia è che di solito in tutte le case si trovano solo per il fatto che si fanno le pulizie di casa .
Dopo il fatto che la soda caustica è comunque sia un prodotto tossico da maneggiare con cura è necessario utilizzare qualche preoccupazione di un incidente con un prodotto tale può sempre capitare .
La vita è vostra fate cosa vi sembra il più giusto ma dopo non lamentatevi testate male o che peggio ci lasciate la pelle .
comunque sia anche il fatto di usare il cloruro ferrico che macchie dappertutto e soprattutto sulle mani lascia il giallo anche per parecchio tempo .
dopo uno se proprio vuole provare sensazioni forte come mettersi un pochino di soda caustica nell’occhio ben che vada al massimo uno ci perde un occhio visto che l’abbiamo due perché non provarci .
Smettete di pensare che la sicurezza è solo un intoppo al vostro lavoro ,
Mai necessario pensarlo come quella cosa che ci evita di stare male dopo
fabrizio, non ho mai detto che i guanti in lattice sono difficili da trovare. D’estate lavoro in un negozio di alimentari che abbiamo in gestione in famiglia. Di guanti in lattice ne abbiamo quanti ne voglio. Non dico che sono scomodi perchè non ce li ho. Dico che sono scomodi perchè quando li indosso, quella polverina bianca che c’è dentro, che dovrebbe essere talco, mi lascia sempre le mani irritate. Per la cronaca, al lavoro non li uso quasi mai i guanti perchè non sono io quello che maneggia gli alimenti. Di solito faccio il cassiere, e solo occasionalmente mi dedico a frutta e verdura. Lo dico esplicitamente prima che mi dite che sono zozzo.
La soda caustica NON è tossica.
È corrosiva, che è una cosa molto diversa. Gli incidenti certamente possono capitare, ma non è che prendo le scaglie di soda e me le metto in bocca per vedere se frizza come quelle caramelle che si vendevano una volta, non è che sono scemo.
Avete visto il film fight club? C’è la scena in cui Tyler butta della soda caustica sulla mano di quell’altro per provocargli una cicatrice.
Ecco, la soda caustica è usata anche per realizzare saponi e deodoranti.
In ogni caso, come ho già detto Io uso una pinzetta di plastica per estrarre le pcb sia dalla soda che dal cloruro ferrico, dato che non voglio avere le mani gialle.
Per il fatto della soda caustica negli occhi, non ho detto che va bene farlo, ma ho detto che probabilmente le conseguenze non sarebbero così gravi come si crede, specialmente perchè per sviluppare i pcb ci vogliono pochi grammi di soda in un litro d’acqua.
linus, ma perchè prima di pubblicare certe cose non leggi quello che stai pubblicando?
Quella scheda di sicurezza riguarda una soluzione acquosa di soda caustica CONCENTRATA AL 30%!!!!
Quando sviluppi un pcb, la concentrazione non supera l’1%, ora rispondimi, secondo te tra 1% e 30% c’è differenza? lo vorrei proprio sapere!
Credimi se ti dico che quando scrivo una cosa ci penso 10 volte su.
Nelle aziende inoltre la cosa è diversa! perchè se un dipendente maldestro si fa male da solo, la colpa è dell’azienda, e quindi chi gestisce ha tutto da guadagnare a creare un ambiente in cui il rischio che il dipendente si faccia male è minimo.
Se leggi a pagina 4 del documento che mi hai linkato, vedi che il pH di una soluzione concentrata al 30% è maggiore di 13. È una delle soluzioni acquose più basiche che possano esistere in questo universo. È normale che con un tale pH bisogna prendere precauzioni.
E in quel caso sono sicuro che avrò una progettazione enorme, come quando vedo funzionare un programma che ho scritto tutto da solo ^^
Avevo letto la scheda che era concentrata al 30%, non sono poi così stupido come potresti credere, il fatto è che spesso le scaglie che si introducono nell’acqua non sono pesate rispetto all’acqua in cui si fa scogliere, per cui può capitare di introdurre più scaglie di quelle percentualmente ipotizzate per creare la soluzione. Minimizzare gli incidenti è il rischio più grave che si possa commettere, vedi ciò che accadde alla Thyssen dove sette operai furono investiti da una fuoriuscita di olio bollente e morirono, tutto ciò perchè si minimizzano i possibili incidenti che possono accadere.
Ho capito, ma tra 10 grammi e 300 grammi bisogna esser proprio toccati in testa per sbagliarsi. La sicurezza sul lavoro è importante senza dubbio, ma se uno non è buono, dovrebbe proprio evitare di fare certe cose. Poi vabbè, se uno si protegge è certamente la cosa migliore per lui
Carina come guida per iniziare!! Commenti e discussioni a parte vi dico come faccio io.
Iniziamo dal saldatore, direi che un 40W è sufficente per la componentistica in genere, qualcosa di più o anche 80W per le cose più grandi, come connettori a pannello, grossi condensatori di filtro, deviatori ecc. Il saldatore deve essere a punte intercambiabili in modo da poter scegliere la punta più adatta al lavoro che si sta svolgendo. Piccoli componenti –> piccola la punta, anche 0.2mm 0.5mm per SMD di piccole dimensioni.
Non serve un saldatore costoso si riesce a fare dei buoni lavori anche con oggetti da 30 40 euro, purchè ci sia la possibilità di regolare la temperatura e cambiare le punte. Personalmente ho un weller da 40W pagato 80 euro, poi ne ho comprato uno da 14 euro su una rivista, stesse caratteristiche dell’altro, per averne uno da battaglia, incredibile a dirlo ma funziona meglio del weller!!
Per i componenti PTH (quelli che passano attraverso il pcb) poggio la punta del saldatore sul pad del pcb, nelle vicinanze del reoforo, questo perchè è il punto più difficile da scaldare, poi, dopo due tre secondi, metto lo stagno direttamente sul pad e non sulla punta del saldatore. Come dice la guida sono sufficenti 2 3 mm di stagno per la saldatura. Quando lo stagno fonde si deve creare una forma di cono verso l’alto intorno al reoforo, se la saldatura è fatta bene assume una colorazione argentato lucido, tipo specchio. Se la saldatura è fatta male, o come si dice è fredda, assume un’aspetto opaco. In questo ultimo caso è bene rifarla da capo togliendo lo stangno con una pompetta o una retina di rame, che assorbe lo stagno. Evitare di formare una palletta intorno al reoforo in quanto, probabilmente, lo stagno non ha aderito al reoforo e il contatto elettrico non è garantito. Per i componenti SMD uso un trucchetto. Con un pennellino spalmo un pò di pasta saldante sul Pad e poi metto un pò di stagno sul pad con il saldatore (senza componete), faccio sciogliere dello stagno anche sulla punta del saldatore, 1mm o anche meno. A questo punto poggio il componente sul pad (utilizate delle pinzette altrimenti rischiate di saldarvi un dito) ed eseguo la sadatura appoggiando la punta del saldatore ancora sul pad del pcb, e non sul reoforo del componente. La quantità di stagno dipende dalla dimensione del componente per un 0603 o un 1206 va bene un mm di stagno, per uno 0402 ne uso molto di meno.
A questo punto procedo con la saldatura dell’altro pad come per il caso dei componenti PTH, sempre scaldando il pad e non il reoforo direttamente. Per i componenti SMD a più piedini tipo SO, PQFP ecc la cosa si complica un pò. (questo metodo l’ho appreso guardando degli esperti, come si dice gli ho rubato il mestiere) Eseguo il procedimento di prima su uno o due Pad in modo da fissare il componente sul PCB. Poi eseguo un’unica saldatura facendo scorrere la punta del saldatore sui pad del pcb e aggiungendo al tempo stesso dello stagno, la pasta saldante reagisce con lo stagno ed il calore del saldatore, facendo in modo che lo stagno rimanga solo sui pad. E’ necessario fare un pò di pratica in quanto le prime volte si creano dei corto circuiti tra i pin. Se vi succede, usate la rete di rame per togliere lo stagno in eccesso. Per fare pratica io ho iniziato con dei pcb di scarto e altrettanti componeti rotti, non è semplicissimo ma con la pratica si riesce a saldare un pò tutto. Ultimo discorso la punta.
Questa deve essere scelta in base alla superfice da scaldare. Nel caso di PTH si ha una superfice abbastanza grande e per la saldatura scelgo una punta a forma di cono spuntato, con una superfice pari alla metà del pad!! Per i componenti SMD ulitizzo punte più piccole ma il metodo di scleta è più o meno lo stesso. Poi sarà la pratica a farvi trovare la soluzione migliore. Ho visto gente che riesce a saldare SMD con punte molto grandi tipo 3 4 mm. quindi oltre al saldatore serve anche tanta pratica.
mantenere la punta del saldatore sempre pulita utilizzando la spugnetta bagnata, evitare di carteggiare le punte dei saldatori perchè queste sono spesso ricoperte con dei materiali che aiutano la saldatura.
Come linea generale la saldatura deve essere fatta sempre poggiando la punta del saldatore principalmente sul pad del pcb, e non sul, o sui reofori del componente. Il procedimento deve essere fatto cercando di far scaldare il solo reoforo e non tutto il componete, quindi fare saldature veloci. Qui la scelta della punta è fondamentale se troppo piccola rischiate di non riuscire a trasferire il calore su tutto il pad o peggio scaldate solo il reoforo, se troppo grande, e non avete ancora acquisito il metodo e i tempi, rischiate di dare una bella cotta al componete. Ultima nota, il metodo di saldare ogni singolo pin dei componeti smd funziona, ma in genere dà risultati peggiori e si rischia di fare dei corti tra i pin con più facilità. Le punte più piccole da 02mm 05mm si possono usare per questo scopo, ma per saldare uno due pin del componente, magari durante una variante o una modifica del circuito.
Spero che questo sia di aiuto, e da incoraggiamento, per chi vuole imparare a fare delle buone saldature nella relizzazione dei propri progetti. Non so se questo è il metodo migliore, ma funziona da molto tempo!!
A me mi sembrano la cosa stupida un ragionamento che uno non si poté già perché mi dà fastidio l’amido di mais nei guanti ,
visto che anche la l’amido di mais a tendenza a rendere la pelle molto più soffice e valutata ,
Io nella vita mia ho messo La sicurezza prima di tutto ,
è non vorrei chequalcuno leggendo quella si crede che può maneggiare questi prodotti senza nessun pericolo visto che comunque sono prodotti chimici abbastanza pericolosi .
Comunque sbagliare mettendo un centinaio di grammi sodio idrossido al posto dei tre o 4 g necessari capita sempre ,
meglio prevenire che curare.
Ora non per vantarmi di qualcosa, ma io è dall’età di 10 anni che saldo con il saldatore a stagno…le bruciature non sono mancate neanche a me, ma provando vedrai quanto sia semplice, una volta che ci hai preso la mano, saldare su PCB senza ad esempio far saltare le piazzole o addirittura intere piste. Io ho iniziato con il saldare su schede prototipo del tipo millefori dei circuiti sostanzialemente molto semplici e che non richiedevano grande maestria nel saldare i componenti (mi ricordo che il mio primo progetto in assoluto è stato un doppio led lampeggiante da montare come segnalazione posteriore sulla mia bici e che era realizzato tramite due bjt npn, un condensatore in poliestere e un paio di resistenze (oltre ai led, ovviamente) che nell’insieme materializzavano un oscillatore a rilassamento) ma le prime saldature erano davvero orribili e addirittura i fili si staccavano perchè non stagnavo preventivamente le punte. Poi, un pò con l’esperienza, un pò con mio padre che mi ha seguito in questa crescita, sono riuscito ad arrivare a fare saldature davvero millimetriche (e anche meno), con una velocità e una pulizia nel saldare sufficienti da farne addirittura un lavoro ai tempi dell’itis (infatti, nel corso di Tecnologia Disegno e Progettazione, il prof ci assegnava dei circuiti da progettare e saldare, e in funzione del circuito da realizzare mi facevo pagare un tot…il massimo è stato fino 50€ per un voltmetro digitale a 4 cifre progettato sia nello schematico, che nella board)…i soldi che guadagnavo, li reinvestivo in componenti per i miei progetti e così via…comunque al di là del mio passato, per un elettronico saldare i componenti è davvero il primo passo da affrontare, altrimenti ti limita parecchio, sia a livello hobbistico che professionale. Il mio prof di misure diceva: dovete essere in grado di saldare, perchè un giorno prima di essere ingegneri dovete essere tecnici…;) Quindi supera le tue paure e le tue titubanze e datti alla saldatura, perchè una volta imparato le soddisfazioni per il tuo lavoro saranno assicurate! 😉
Ascolterò queste tue sagge parole!!! =)
Tutto sommato non ho fatto altro che ripeterti, con la mia personale esperienza, ciò che ti è già stato detto dagli altri. Alla fine il saldatore lo gestisci tu, e a meno che tu non ti rivolga appositamente la punta calda contro o non ti metti a toccarlo volontariamente nella parte calda, bruciarsi è davvero difficile. Prova e una volta che vedrai le tue saldature belle limpide e ben fatte, ti verrà la voglia di non smettere più! ;)…come si dice…non poui dire che una cosa non ti piace se non la provi…;)