La batteria dell’auto elettrica adesso si può ricaricare a 220V 2/2

Ecco la seconda parte dell'articolo che tratta le auto elettriche ed il loro rifornimento (la prima parte, qui). Il sistema prototipo sviluppato da US Department of Energy's Oak Ridge National Laboratory (ORNL) ha quelle stesse componenti del tradizionale sistema di ricarica ma utilizza l'inverter per caricare la batteria dalla presa di corrente, eliminando la necessità di un caricabatterie separato e permettendo all'auto elettrica di ricaricarsi velocemente e in modo più efficiente.

Anche perché un caricabatterie a bordo di un veicolo ibrido elettrico costa intorno ai 300 dollari per avere comunque una ricarica molto lenta.

La tecnologia messa a punto da ORNL, però, con i suoi 20 kilowatt di ricarica può arrivare a costare diverse migliaia di dollari.

Scambiare energia con la rete elettrica

Il nuovo sistema è progettato anche per consentire alla batteria di un veicolo ibrido elettrico di venire utilizzata come un serbatoio di energia, consentendo alla macchina di tenere l'energia elettrica nella batteria quando c'è bisogno di spostarsi e di scambiarla con la rete quando si è fermi e la rete elettrica ha un picco di attività, durante le ore di punta, per esempio.

L'energia torna alla rete quando quest'ultima ha bisogno di più potere per soddisfare la domanda del picco. In parole povere, la macchina può essere tenuta attaccata alla rete per scambiare l'energia che vi è immagazzinata con la rete elettrica stessa, oppure attingere dalla rete elettrica quando invece è la batteria ad avere bisogno di energia.

Il nuovo sistema cosa comporta?

Cosa propone ORNL? Oak Ridge National Laboratory sta proponendo di utilizzare l'inverter per caricare la batteria (invece di utilizzarlo per ocncertire la corrente continua in corrente alternata) invece di avere un caricabatterie a bordo e separato dalla rete elettrica: l'idea è quella di usare i controller dell'invertitore di energia per caricare la batteria. Tale sistema può essere integrato con l'uso dell'energia contenuta nella batteria dell'auto ibrida elettrica per alimentare l'uso domestico.

Ma per il mercato, la tecnologia proposta da ORNL è una bella gatta da pelare: sebbene il sistema proposto abbia permesso ai veicoli ibridi elettrici di mantenere il caricatore di bordo autonomo ma anche di sfruttare una tecnologia migliore, il problema è che la tecnologia non sembra essere destinata all'installazione sui primi modelli di veicoli elettrici.

Il problema noto ai progettisti è il seguente: più si cerca di sviluppare un sistema che ricarica la batteria in modo rapido, meno efficiente è tale sistema. Quindi, come coniugare efficienze e costi?

La tecnologia sviluppata dal laboratorio potrebbe avere un impatto maggiore sui veicoli puramente elettrici come la Nissan Leaf, di prossima uscita, o RV Ford Focus che hanno non possono contare sulla spinta di un motore a combustione il che significa che le batterie devono essere ricaricate in modo veloce per far sì che la macchina sia pratica.

Al Dipartimento dell'Energia statunitense piace la tecnologia per il proprio potenziale ed ha investito più di $ 1,3 milioni in progetti ORNL sin dal 2008. Ora i ricercatori stanno cercando di concedere in licenza il proprio sistema di unità a una società in grado di commercializzarlo. Diverse società, comprese Raser (un produttore di sistemi di propulsione) e MBtech (che fornisce servizi di ingegneria e consulenza per l'industria automobilistica), hanno espresso interesse nel sistema, anche se non sono stati discussi i dettagli su come la tecnologia possa essere impiegata nelle offerte di tali società sul mercato.

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