Spirit festeggia il sesto anniversario della sua missione su Marte

Spirit – il robot spedito su marte dalla Nasa nel gennaio 2004 – ormai sembra aver segnato il suo destino. Il 10 giugno di quest’anno, infatti, è previsto lo spegnimento definitivo del veicolo robotizzato dato il totale insabbiamento dei pannelli solari di cui è costituito. Anche se la sua missione doveva durare solo tre settimane, il 9 marzo del 2005 – grazie ad alcune tempeste di sabbia che avrebbero ripulito il robot – l'efficienza dei pannelli solari del veicolo balzò inaspettatamente dal 60% originario a oltre il 93%, prolungando così la sua esistenza sino ad oggi.

Struttura del gioiello della Nasa

La Nasa ha festeggiato il sesto anniversario dell'arrivo su Marte del veicolo da esplorazione robotizzato Spirit. La sua missione doveva durare solo tre settimane, ma la sua struttura e la dotazione  dei suoi pannelli solari, gli hanno dato una vita molto più lunga del previsto. Spirit - alto un metro e mezzo, largo 2,3 metri e lungo 1,6 - fu il primo dei due robot “gemelli marziani” a raggiungere il suolo del pianeta rosso: sulla Terra erano le 4:35 Utc (tempo coordinato universale) del 3 gennaio 2004. Tre settimane dopo, dall'altra parte del pianeta, arrivava anche il suo gemello Opportunity.

Il nome fu dato da uno studente, il quale ebbe questa opportunità di collaborare al progetto vincendo un concorso bandito nelle scuole dalla Nasa. Il suo “appellativo scientifico” è Mer-A (Mars Exploration Rover - A). Con le sue sei ruote - mosse da motori elettrici alimentati da batterie al litio - il giorno dopo, Spirit fece il suo primo, breve viaggio: 78 secondi per appena tre metri. Il ritardo di un giorno nell'inizio di questo “viaggio” sulla superficie del pianeta rosso fu dovuto a problemi causati da uno degli airbag destinati ad ammortizzarne l'arrivo, dunque solo dopo qualche apprensione iniziale, la Nasa finalmente annunciò: "Spirit ora è pronto a iniziare la sua missione di esplorazione e scoperta".

Forme di vita su marte?

Da allora sono passati sei anni e Spirit ne ha fatta molta di strada, analizzando rocce e minerali, effettuando misurazioni, cercando tracce presenti o passate di acqua e cercando segni che potessero far pensare a forme di vita su Marte. Spirit ha iniziato da subito a inviare alla Terra splendide immagini a colori di quel pianeta che da generazioni ci incuriosisce e fa volare la nostra fantasia. Tra tutte le immagini scattate da Spirit, una in particolare ebbe grande fortuna e venne pubblicata sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo: quella in cui, per un gioco di ombre e contrasti, sembrava si potesse vedere una creatura aliena. Il 9 marzo del 2005, durante la notte marziana, l'efficienza dei pannelli solari del veicolo balzò inaspettatamente dal 60% originario a oltre il 93%. Gli scienziati della Nasa dedussero che la tempesta di sabbia aveva ripulito i pannelli rendendo così possibile un significativo prolungamento della missione. E fu così, addirittura, il 4 gennaio 2007 sia Spirit che il suo gemello Opportunity ricevettero da Terra un aggiornamento del software dei loro computer di bordo.

Dopo un po’, purtroppo per Spirit, cominciarono i problemi : prima alle ruote, poi ai pannelli che, sotto una serie di tempeste di sabbia cominciarono a produrre energia elettrica in quantità molto ridotta. Il 6 febbraio del 2009 un provvidenziale vento marziano spazzò via, ancora una volta, molta della polvere accumulata sui vitali pannelli, dando un incremento di energia fondamentale per il movimento di Spirit, fino a quando nel maggio del 2009 si presentarono dei nuovi problemi.

La polvere sottile e la scarsa coesione hanno portato all'insabbiamento del veicolo che, nonostante qualche tentativo che aveva fatto sperare, è da allora rimasto pressochè fermo. Ora, se non si riuscirà a orientare meglio i pannelli solari rimettendo in moto tutte e sei le ruote, se non verrà un altro vento pulitore il destino di Spirit è segnato: il 10 giugno di quest'anno - secondo gli scienziati della Nasa - si spegnerà.

 

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