USB – Caricatore portatile: meglio la cipolla o le batterie?

Un caricatore USB è sempre utile, sempre!ormai viviamo di gadget e di dispositivi alimentati tramite USB e in questo articolo parleremo di un paio di metodi per creare un caricatore USB portatile utilizzando pochi materiali e costi davvero ridotti. Questo tipo di soluzione è particolarmente utile prima di partire per un viaggio ed evitare che il vostro iPod si scarichi e vi lasci senza musica. Nonostante sia molto facile eseguire questi progetti fai da te, è bene prestate sempre molta attenzione a non danneggiare i propri dispositivi e a non farsi male.

Il caricatore USB portatile a cipolla

In rete, si sa, c’è di tutto; e a volte diventa difficile trovare la via più credibile quando si è inondati da tante diverse proposte. Sto parlando delle varie trovate per creare dei caricatori USB per iPod. Non sto parlando di notizie dell’ultima ora, ma visto che l’argomento è sempre attuale e delle batterie non ce ne sbarazzeremo presto, avremo sempre bisogno di ricaricarle!Cercando per la rete mi sono rimaste impresse due soluzioni diverse. Una, la più famosa e poi dimostrata essere una bufala, è quella che permette di caricare un iPod o altro dispositivo USB grazie ad una semplice cipolla ed una bevanda energetica.

La voce affabile del presentatore del progetto sembra dare un tono di veridicità alla cosa, ma ad un’analisi leggermente più approfondita il trucco è stato svelato. Semplicemente un iPod ha bisogno di 5 volt di differenza di potenziale e una cipolla, dopo aver subito il processo consigliato, raggiunge una differenza di potenziale di 15 millivolt (qui c’è il < a href=http://www.italianbloggers.it/come-ricaricare-un-ipod-con-una-cipolla/>video esplicativo), ragionevolmente insufficienti. Nel video linkato ci sono tutti i passaggi per costruire il caricatore USB a cipolla, anche se credo che bene o male tutti hanno visto l’originale in rete ai tempi della sua “clamorosa”uscita.

Il caricatore USB portatile a batterie

L’altro metodo, che invece sembra aver avuto successo e credibilità (dico sembra perché non l’ho provato di persona), prevede la costruzione di un piccolo caricatore USB portatile all’interno di una scatoletta di latta tipo quella delle gomme alla menta Altoids o un contenitore di latta simile. In questo caso ciò che serve è appunto un contenitore in latta, 3 batterie da 9V, un regolatore di tensione, una porta USB, uno strumento per bucare la latta, del nastro adesivo e un paio di fili. Per quanto riguarda l’ultimo progetto, scriverò un post nella sezione fai da te su come realizzarlo, visto che pare abbia riscontrato successo; per ciò che concerne l’altro, vi invito seriamente a non provarci neanche per vedere se funziona, rovinereste solo un cavo USB, se non il dispositivo. Il discorso è semplice: non si può pretendere di costruire un caricatore USB che fornisce al massimo 15millivolt quando un dispositivo come l’iPod necessita 5 Volt, tra l’altro in maniera costante.

Il caricatore USB portatile a batterie, seppur funzionale e comodo, presenta un problema non indifferente, rappresentato dai controlli restrittivi per i voli aerei. Sicuramente una confezione di caramelle, in cui si nasconde un non meglio identificato congegno artigianale, susciterebbe l’attenzione degli addetti alla sicurezza che difficilmente permetterebbero il passaggio del caricatore USB. Ma per vedere se in effetti il gioco vale la candela, vi rimando alla sezione fai da te con la costruzione del caricatore portatile a batterie.

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